Propaganda del Natale di Stefano Reggiani

Propaganda del Natale FANTACRONACHE Propaganda del Natale lì' duro animcltcrlo, ma in origine il Nalale non eia slato istituito per far vendere panettoni e liquori. C'è slato anzi un tempo in cui non esistevano le cassette regalo e l'atmosfera delle ore liete non si misurava con la gradazione alcolica. Qualcuno pensa che in fondo si traili sempre di pubbliche relazioni: prima erano più forti i precetti religiosi, poi hanno preso il sopravvento Stock e Alcmagna. In giro si nota un certo risveglio di interesse per la pubblicità intesa come propaganda anche della propria fede. Servirà a cambiare i costumi? E poi: è possibile gestire la reclame fuori del languente consumismo? Sembra che nei giorni scorsi ci sia stato un incontro tra il direttore di Famiglia cristiana e i tre Re Magi. L'appunlamento era di notte su un colle della Langa, nei pressi di Alba. Il direttore della rivista, Giuseppe Zilli, aveva acceso un fochcrcllo per scaldarsi e faceva delle brevi corse per non essere preso a tradimento dall'aria diaccia. I cammelli con sopra i Magi sono finalmente arrivali, dalla parte di Bossolasco, guidati da un biancore di cometa. Gaspare è stalo il primo a scendere, dopo aver fatto inginocchiare l'animale. Ha voluto subito vedere il manifesto che don Zilli teneva arrotolato in un cilindro di cartone. Alla luce cangiante del fuoco ha scrutato il ritratto del giovane signore biondo con giacca e cravatta ed ha riflettuto sullo slogan: «Guarda bene in faccia lesus ». Anche Melchiorre e Baldassarre si sono fatti intorno, in meditativo silenzio. Il primo a parlare è stato Gaspare, tendendo le mani verso il calore del falò. « Come lei sa, Famiglia cristiana giunge con grande rilardo in Medio Oriente. Conoscevamo solo per sentito dire la sua iniziativa di rimodernare Gesù. Perciò abbiamo deciso questo incontro di lavoro in terra occidentale, per discutere un eventuale piano di sviluppo ». E' intervenuto sorridente Melchiorre: « Intanto la complimento per aver fatto irritare i tradizionalisti e la Curia; poi mi chiedo: è rivolta al pubblico giusto questa riscoperta di Jesus? ». Don Zilli ha attizzato il fuoco, sollevando un nugolo di scintille nella notte chiara. Ascoltava attentamente. Baldassarre, con una voce grave da basso, ha aggiunto: « Per coerenza lei dovrebbe stimolare anche gli altri ro¬ tocalchi ad attualizzare la figura dì Gesù, ciascuno secondo la propria formula. Ci pare che l'occasione del Natale potrebbe essere sfruttala ». 11 direttore di Famiglia cristiana è stalo subito al giuoco, approfittando dell'indulgenza dei Re Magi. « Certo — ha dclto. — Ho preso contatto tra gli 'litri con i direttori di Panorama e dell'Espresso. Ne ho ricevuto parole di incoraggiamento e progetti di articoli ». Ha natio alcuni fogli dalla lasca, ed ha inizialo a leggere qua e là, trascegliendo i punti più significativi. « Il primo settimanale vorrebbe una rievocazione secca, tutta notizie. Un bambino è nato alla periferia di Betlemme in condizioni igieniche a dir poco drammatiche, dopo che i genitori, una coppia di ebrei, erano stati respinti dagli alberghi e dalla clinica della città. Il bimbo avrà nome lesus. Il padre Giuseppe, 45 anni, falegname, barba bionda, sorriso mite, ha dichiarato: Egli porterà al mondo la novella ». Baldassarre ha corretto: « La buona novella ». Don Zilli ha spiegato: « Anche in questo caso si traila di separare i fatti dalle opinioni ». Gaspare ha chiesto: « E l'altro rotocalco? ». Zilli: « Vorrebbe fare un grande servizio nostalgico: mode culturali, il revival di lesus. Ed analizzare tutto in chiave seittiologica con un intervento di Umberto Eco. Cristo come il segno dei segni ». Melchiorre s'è lisciato la barba: « Non è male. Ma lei vede che questi progetti laici confermano l'impressione che ci ha mosso dall'Oriente». Il direttore di Famiglia cristiana ha accarezzalo sulle orecchie uno dei cammelli: « E cioè? ». Gaspare ha parlato per tutti: «Cercheremo di dirlo in modo succinto. A noi poco importa che il mondo moderno riceva informazioni su Jesus e che la figura pubblica di Lui si venda bene nelle edicole. La parabola che noi proponiamo è semplice: la fede non ha nulla da spartire con le informazioni. Spesso, meno analisi si fanno, più si è buoni cristiani, Il lesus dei mass media sembra un'ennesima operazione di potere ». Zilli era esterrefatto: « Ma volete dire che la fede nasce dall'ignoranza? ». 1 Re Magi sono rimontati sul cammello, mentre Gaspare diceva: « Forse, solo dalla speranza ». Si sono allontanati, dondolanti contro la luna. Peccato che fossero venuti dopo venti secoli in Occidente solo per una provocazione. A pensarci bene, Gaspaie somigliava ad Arafat. Stefano Reggiani

Persone citate: Arafat, Gesù, Giuseppe Zilli, Umberto Eco, Zilli

Luoghi citati: Alba, Betlemme, Bossolasco, Medio Oriente