Pranzo di festa

Pranzo di festa Saper spendere Pranzo di festa La famiglia riunita attorno alla tavola di Natale apprezzerà l'arte della cuoca Il menù di Sorzio con tartine e "tartufi" Gridolini di gioia e di sorpresa: i bimbi aprono t doni di Gesù Bambino con la dolce illusione dell'infanzia. Natale è festa di serenità e di armonia. Una conquista non facile per le famiglie che si dibattono tra problemi di risparmio e di spese. Ma per un giorno almeno vorremmo che tutti riuscissero a ritrovare un pizzico di felicità. Il nostro augurio è rivolto a tutti i lettori: giovani che sperano nel futuro, padri e madri di famiglia che sognano per i propri figli un avvenire migliore, persone anziane, pensionati, che si ritrovano soli e smarriti con i loro ricordi. Al tavolo di Natale dovrebbe esserci posto per tutti, per l'amico in difficoltà come per il vicino solitario. E in questo spirito di aiuto ed amore reciproco potrebbero fiorire nuove .speranze per un anno diverso. Bando alle tristezze e, dove si duo e il borsellino lo consente, si prepari il pranzo. In famiglia e in allegria. Grandi e piccini prestino la loro opera per abbellire la tavola con fiori di carta fatti in casa, mentre in cucina la mamma e la nonna daranno prova di abilità accanto ai fornelli. 'Meglio non fare tutto all'ultimo minuto — consiglia il cuoco — si eviteranno I guai di un piatto non perfettamente riuscito ». E se mancano le idee per nuove ricette, Sorzio accorre in nostro aiuto, con un intero menù, all'insegna della semplicità. Tartine alla campagnola — Ingredienti per 8 persone: alcune fette di pane-cassetta, 200 gr. di gorgonzola, un cucchiaio di buona grappa, tre pere a polpa tenera. In una terrina metterò il gorgonzola privato della crosta, con una forchetta amalgamare 'a grappa e le pere sbucciate e tagliate a cubetti molto piccoli. Quando l'impasto è pronto tenerlo in fresco fino al momento di andare in tavola, in piccole terrine. Al momento di servire, tagliare le fette di pane a triangolo e tostarle. Ogni commensale si spalmerà un poco del formaggio sul pane. A questa si può accostare un'altra pasta composta da 150 gr. di olive nere snocciolate e tritate con 5 acciughe; mantecare con 30 gr. di burro e spalmare su fette di pane tostato. Crespelle alla fiorentina — Ingredienti: un quarto di latte, un quarto di acqua, 220 gr. di farina, quattro uova intere, un cucchiaio di olio. Sbattere in una terrina le uova, unire la farina e l'olio mescolando con una frusta e aggiungere il latte e l'acqua. Mescolare con cura per ottenere una pasta liscia ed omogenea, senza grumi. In una padellina di ferro, molto calda leggermente unta di burro, versare un mestolino di pastella. Inclinare la padellina per far espandere la crema in maniera regolare sul fondo. Attendere qualche attimo sul fuoco quindi girare la frittatina con l'aiuto di una spatola. Lasciare che cuocia poi far scivolare la crespella su un piatto. Quando tutte le crespelle sono pronte preparare il ripieno. Macinare finemente un pugno di spinaci già cotti e spremuti dell'acqua. Porre la purea di spi naci in una terrina e mescolare assieme 200 gr. di ricotta fresca e due uova. Aggiungere sale, pepe, noce moscata. Con questo impasto riempire le creSDelle formando degli involtini del diametro di circa 2 em. Sistemare i cannelloni in una pirofila ben imburrata e ricoprirli con un velo di salsa besciamella leggera. Una spolverata di parmigiano e gratinare. Quaglie all'arancia — Ingredienti per otto persone: 16 quaglie, 16 fettine di pancetta, 3-4 arance, un quarto di vino bianco secco, un pizzico di zucchero, 20 gr. di burro, un cucchiaio di olio. Pulire con cura le quaglie ed avvolgere ognuna in una fettina di pancetta. Legarle con un filo e farle rosolare In un tegame con l'olio e II burro. Intanto levare la buccia ad una arancia (solo la parte superiore) e tagliarla a filettini molto sottili. Fare a spicchi le altre due arance e spremere la terza. Appena le quaglie sono ben rosolate, scolare un poco del grasso ed unire un pizzico di zucchero: bagnare col vino e col succo dell'arancia. Unire sale e pepe, coprire il tegame e lasciare cuocere adagio per circa 20 minuti. Quando il sugo delle quaglie s'è un poco addensato togliere le quaglie ponendole sul piatto di servizio contornandole con gli spicchi d'arancia. Al sugo aggiungere i filetti di buccia precedentemente sbollentati ed una noce di burro. Mescolare e versare il sugo sulle quaglie. Tartufi alla piemontese — Ingredienti: 250 gr di cioccolato fondente, 120 gr di zucchero, 100 gr di burro, 200 gr di nocciole pelate e tritate, 2 cucchiai di grappa, un pizzico di scorza di limone grattugiata, un tuorlo d'uovo, un pizzico di vaniglia. Tagliare finemente il cioccoIato fondente e metterlo in una casseruola unendo il burro ammorbidito, ma non liquefatto, lo zucchero, la scorza, la vaniglia. Collocare il recipiente a bagno maria e a fuoco dolce, far sciogliere il cioccolato mescolandolo adagio con un cucchiaio di legno. Togliere la casseruola dal caldo ed unire il tuorlo e le nocciole amalgamando lentamente. Lasciare intiepidire il composto mescolandolo ogni tanto e quando è freddo aggiungere la grappa e collocarlo in frigorifero per un giorno. Quando il composto è completamente freddo, formare con le dita, pulite, tanti tartufi della grossezza di una ciliegia sistemandoli subito in pirottini di carta. Conservare in frigorifero coperti. Piccola posta + 'Ho un antico scaldino, ricordo della bisnonna — scrive Lidia Maccagnl —; è In ferro lavorato ed è fatto come una scatola da scarpe. A parte II valore affettivo, ne ha anche uno più concreto per cui valga la pena di conservarlo? ». Il valore affettivo è l'unico pregio veramente prezioso che ci convinca a conservare con amore geloso un pezzo di famiglia. Quando Interviene un valore venale, la prima Ipotesi è cederlo per far quattrini. Non è il suo caso, per fortuna. + E' difficile stabilire II valore delle monete, delle quali il signor Francesco C. di Torino ci ha inviato un elenco. Spiega il dott. Luigi Sachero: . We//a maggior parte si tratta di monete straniere e perciò collezionate soltanto da specialisti non molto numerosi. A me sembra però che non ci siano pezzi degni di nota. In quanto alle 500 lire d'argento della Repubblica Italiana sono ancora a corso legale e quindi non possono avere maggiorazioni di valore. E' vero però che se si trattasse di esemplari splendidi o "lior di conio" interessa no I collezionisti di monete moderne. • Le serie su cartoncino spiega ancora l'esperto — di San Marino 1972 e d'Italia del '69 valgono almeno 12 mila II re l'una; quella d'Italia del '70 si trova in vendita a circa 10 mila lire. Lo "scudo" di Vittorio Emanuele II del 1875 (se è In buono stato) varia tra le 18 e le 25 mila lire, ed I "120 grani" di Ferdinando II del 1857 sono quotati tra le 15 e le 18 mila lire ». Simonetta

Persone citate: Francesco C., Lidia Maccagnl, Luigi Sachero, Vittorio Emanuele Ii

Luoghi citati: Italia, Repubblica Italiana, San Marino, Torino