Una ragazza forse drogata si getta dal ponte monumentale a Genova

Una ragazza forse drogata si getta dal ponte monumentale a Genova Morta dopo un volo di trenta metri Una ragazza forse drogata si getta dal ponte monumentale a Genova (Dal nostro corrispondente) Genova, 12 dicembre. (p. l.) Una giovane di 22 anni, Angela Sibilla, nata ad Imperia e residente a Genova in corso Torino 52, si è tolta la vita questa sera gettandosi dal ponte monumentale in via XX Settembre. La ragazza s'è sfracellata dopo un volo di oltre trenta metri. Il ponte monumentale con la sua enorme arcata che attraversa il centro della città ha sempre costituito un richiamo irresistibile per gli aspiranti al suicidio, tanto è vero che per un lungo perio do è stato recintato con un'altissima rete metallica. La giovane, che due mesi fa fu protagonista di un clamoroso fatto di cronaca, era dedita a stupefacenti; conduceva una vita molto disordinata. Questa sera, verso le 21, ha raggiunto in taxi la zona di Carignano, il quar tiere residenziale collegato al centro della città appunto dal ponte monumentale. S'è avvicinata alla chiesa romanica di S. Stefano, che sovrasta via XX Settembre, ha scavalcato il parapetto del sagrato della chiesa e s'è lasciata cadere nel vuoto. A quell'ora il traffico era ridottissimo. Pochi passanti si sono fermati ed hanno dato l'allarme. La salma è stata portata all'obitorio e sarà sottoposta ad autopsia. Il magistrato, che ha disposto la perizia necroscopica, intende accertare se la ragazza ha agito sotto l'effetto della droga. Angela Sibilla era balzata alla ribalta della cronaca due mesi or sono quando aveva accolto nel suo alloggio di corso Torino, Giuseppe Costa, un giovane che era fuggito dall'ospedale San Marti¬ no dov'era piantonato dalla polizia. Molto probabilmente la Sibilla ed altri complici avevano favorito la fuga del Costa dall'ospedale. Successivamente l'appartamento della giovane, venne circondato dai carabinieri. Il Costa, pure dedito alla droga, non volle consegnarsi ai militari, i quali fecero uso di bombe lacrimogene: quando finalmente gli assediati decisero di aprire la porta ed i carabinieri entrarono in casa, il Costa rivolse contro di sé la pistola che aveva in tasca e si uccise. La Sibilla ed altri suoi amici furono arrestati e poi denunciati per favoreggiamento. Ritornata in libertà, la Sibilla non aveva più fatto parlare di sé, aveva ripreso la sua vita disordinata e, secondo le prime indagini, pare si drogasse ancora con una certa frequenza.

Persone citate: Angela Sibilla, Giuseppe Costa

Luoghi citati: Carignano, Genova, Imperia