Bilancio regionale povero e in ritardo di Ugo Zatterin

Bilancio regionale povero e in ritardo Motivo di preoccupazione Bilancio regionale povero e in ritardo Il Piemonte ha ricevuto dallo Stato poco più dell'anno scorso - Le spese sono salite del 25% - La Mandria e il parco Ticino Anche quest'anno 11 Consiglio regionale non potrà approvare il bilancio di previsione 1975 in tempo utile e dovrà quindi votare, entro la line del mese, l'esercizio provvisorio. E' pronubile che lo faccia il 23, antivigilia di Natale. I motivi del ritardo sono nella maggior parte da imputare alla lentezza dello Stato nel definire l'enti- tà del Fondo comune, pilastro portante della vita regionale, c la sua suddivisione. Lo ha fatto il 30 ottobre scorso e il decreto del ministero del Tesoro ha sorpreso tutti: il Fondo ha a disposizione 588 miliardi e 55? milioni, esattamente 2 miliardi e 201 milioni, cioè il 6,5 per cento più dell'anno scorso. Il presidente della Giunta regionale, Gberto, ha riferito ieri al Consiglio su questo argomento preci¬ sando che la notizia è stata colmi nicata il 20 novembre, insieme con l'annuncio che la somma de stillata al Piemonte è di lire 52 miliardi 105 milioni 479 mila 444, cioè 935 mila lire (1,8 per cento) in più dell'anno scorso. «Queste cifre — ha detto Oberto — costituiscono motivo di perplessttà e preoccupazione: bisogna chiarire al più presto se lo Stato ha veramente la volontà di far vivere le Regioni, la cui autonomia politica è tale solo se affiancata dall'autonomia amministrativa». La crescita globale del Fondo e della quota assegnata al Piemonte sono ridicole rispetto all'aumento dP: costo della vita e alle spese per la gestione dell'ente; proprio per questo motivo gli assessori reg'onali al bilancio, nei giorni scorsi a Bologna, dopo aver chiesto un incontro con il governo per discutere questi problemi, hanno deciso di iscrivere in bilancio la io re 75 di e, oiel rza somma del «riparto» maggiorata del 25 per cento «Anche noi faremo così — ha detto Oberto —, Il bilancio sarà discusso dalla, giunta lunedì prossimo, poi sarà consegnato alla presidenza del Consiglio perché lo assegni alle Commissioni». Una sfida al governo? Le Regioni non intendono così la loro azione: i- soltanto un invito perché si assuo i n.a le sue responsabilità, onoran c i do l'impegno preso con i presi¬ so Tedo e arer ee, sici¬ mime de 52 44, o) to erna to vimia ta a». e te to se io ri ni ieer no la are enioonore dipo tte artte ore rine. p' na, a ti o e ite lli coerto or00 7 no zi: ro ste rà erli, j IJno cnazìo Her Torino Ni-| UUU " MU presi denti delle Regioni dal ministro del Bilancio, presente anche quello del Tesoro. Al problema del bilancio e dei fondi è legato quello degli ospedali. Su questo argomento il presidente della Giunta ha ricordato l'incontro svoltosi nei giorni scorsi con i presidenti e assessori delle altre Regioni a statuto ordinario e speciale e ancora una volta ha lanciato la richiesta al presidente del Consiglio del ministri per un incontro urgente nel quale si pongano le basi per consentire alle Regioni di operare. Ma anche un'altra richiesta urgente fanno le Regioni In questo momento allo Stato: « Quanti hanno la responsabilità facciano Il possibile per spezzare le trame nere e per garantire la salvaguardia c la sicurezza del cittadini e di tutti 1 democratici ». Cosi ha affermato Ieri mattina II presidente dell'Assemblea, Vlglionc, ricordando « I tragici fatti avvenuti cinque anni or sono a Milano In piazza Fontana ». Ha annunciato il convegno che s' svolgerà domenica e lunedi a Reggio Calabria sul ruolo delle Regioni contro il neofascismo. «Crediamo — ha detto — che questa manifestazione organizzata dal consigli regionali del Piemonte, Lombardia e Calabria, costituisca un'occasione e un momento di Impegno politico, morale e sociale per ribadire la condanna del cittadini e delle Istituzioni contro quelle spinte eversive clic hanno trovato una tragica concretizzazione cinque anni or sono con le bombe di piazza Fontana». ★ * Il tema della difesa naturalistica è stato affrontato sulla base di due interrogazioni comuniste: una sulle trattative per l'acquisto della Mandria ed eventualmente il suo esproprio, l'altra su una cava dì sabbia nel Novarese, che ha portato il discorso sul parco del Ticino. Sulla Mandria, l'avvocato Oberto ha risposto che sono in corso le perizie e anche, parallelamente, gli studi di carattere legalo sulla possibilità dell'esproprio m base alle tariffe previste dalla legge, con gli aumenti previsti dalla stessa legge. In merito al parco del Ticino, l'assessore Debenedetti ha annunciato che la tutela della zona sulla sponda piemontese avverrà mediante un piano territoriale di coordinamento. Intanto fin dalla primavera scorsa sono stati coinvolti tutti gli 11 Comuni rivieraschi perché predispongano i loro piani regolatori in modo da tutelare la fascia verde «riservandola u insediamenti di interesse generale». Un solo Comune, ha detto I l'assessore, non si è adeguato. «E' un passo avanti che abbiamo compiuto e procediamo su ] questa strada per giungere alla i tutela In modo diverso, più. realistico, di quanto ha fatto la Lom- ' bardia con la sua legge». Sul parco della sponda piemontese del Ticino esistono ora due studi, dell'Ires e della Provincia e le deliberazioni di dieci Comuni. Il comunista Sanlorenzo, interrogante, ha chiesto un confronto di tutti gli enti interessati su questo argomento, perché «la legge esca organica da una consultazione preventiva». v. gi. on te il 0), oni il Alle 21 di stasera, sotto il patronato dell'assessorato alla Cultura del Comune, si terrà al Piccolo Regio una tavola rotonda sul tema «Uno spazio chiamato Torino». Interverranno Silvano Alessio, Giovanni Arpino, Enzo BiffiGentili, Edoardo Calieri, Walter Mandelli, Diego Novelli e Valerio Zanone; moderatore, Ugo Zatterin