Il Cus impone al Pisa la legge del 3-0

Il Cus impone al Pisa la legge del 3-0 Continua in serie A la travolgente marcia dei pallavolisti torinesi Il Cus impone al Pisa la legge del 3-0 E' il quarto successo consecutivo della squadra di Leone - Incontro molto spettacolare nonostante il severo passivo per i toscani - Facili vittorie di Panini e Ariccìa - Nuova sconfìtta della Paoletti Catania a Parma contro la Pneus // Cus Torino continua ad imporre la sua legge. E' una legge amara per gli avversari costretti ad uscire dal campo con pesanti sconfitte per 3-0. Dopo Denicotin Cesenatico. Cus Siena e Gorena Padova, miglior sorte non è toccata al Cus Pisa che pur presentava credenziali ben più consistenti che non i precedenti avversari. Cosi il -poker- di vittorie per 3-0 è stato realizzato, e sabato a Modena contro la Coop Italia, se la squadra continuerà ad offrire il suo rendimento standard, la possibilità di continuare lo serie è notevole. Cus Torino perfettamente in linea con le ambizioni da scudetto che di settimana in settimana vanno assumendo sempre maggiore concretezza. Il Cus Pisa è in fase di evoluzione come ammette lo stesso tecnico -samurai- Claudio Piazza, fanatico del gioco alla giapponese: -Per migliorare dobbiamo alzare la statura media della squadra inserendo qualche giovane delle ultime leve, ma il lavoro è lungo e bisogna avere pazienza». Cosi nel sestetto base del gruppetto di amici di Pontedera, Piazza incomincia ad inserire due giovani stanghe. Zecchi e Sabatini, promettenti ma che attualmente finiscono per incrinare la meravigliosa armonia del complesso che ha sempre in Lazzaroni, il migliore regista giovane del campionato, e negli ex azzurri Innocenti e Nassi i suoi punti di forza. Il Cus Torino gioca con quello che è ormai il suo sestetto base, vale a dire: Karov. Forlani, Lanfranco, Scardino, Borgna e Pilotti. Una scelta ormai inevitabile dopo che Vycpalek ha dichiarato di non volere più giocare e Pellissero non ha il coraggio di lare la riserva preferendo soffrire per la sua squadra Ira il pubblico delle gradinate, fumando una sigaretta do- | po l'altra con un comportamen' to discutibile sotto ogni punto j di vista. Non fosse nitro che un I atleta, pur sentendusi -ex-, dovrebbe dare l'esempio non fu! mando in un ambiente coperto I dove si pratica lo sport. ■ Pochi ma buoni» è ora /'/ ! motto di Franco Leone che però I in cuor suo sarebbe ancora una I volta disposto a riaccogliere- le •pecorelle smarrite-, solo che queste capissero l'importanza di fare parte di una squadra in grado di lottare sino in fondo per la conquista dello scudetto, partecipando e soffrendo anche dalla panchina per essere poi pronti e caricati al massimo quando sarà necessaria la loro presenza in campo. A pallavolo si gioca in sei ma nelle partite più difficili è necessaria una rosa di almeno tre cambi di prim'ordine mentre ora il Cus deve affidarsi solo ai fedelissimi e grintosisimi Bossola e Piota ed al «boc/a» Giardina. Contro il Pisa il sestetto base ha retto per intero la fatica, e tale è stata nonostante i toscani non siano riusciti a realizzare nemmeno un parziale. La partita è sempre stata combattuta e gli stessi punteggi dei set sono avari con i toscani che hannogiocato una gran bella partita, compiendo diversi salvataggi spericolati e spettacolari ed hanno messo in mostra un più che discreto gioco offensivo almeno fino a quando la stanchezza non ha limitato l'elevazione dei suoi giocatori. Per una partita del genere il solo rammarico è che il pubblico non sia stato numeroso. Solo la metà dei quattromila spettatori presenti alla gara d'esordio contro il Cus Siena. Il mercoledì di campionato con la telecronaca di Ajax-Juve è stato un fallimento sul piano degli incassi, ma c'è da dire che questa volta gli assenti hanno avuto doppiamente torto. La gara è stata infatti sempre avvincente e spettacolare, tanto che i presenti sono stati . costretti » ad un tifo insolito per un pubblico spesso troppo freddo, e poi il Cus vlnc endo In un'ora e mezzo ha permesso a tutti di correre dinanzi al video in tempo utile. Difficile una graduatoria dei valori. Tutti I torinesi su di un piano di eccellenza pur non esenti da sbavature, con un Karov poco preciso all'inizio ma poiquasi millimetrico nelle alzate più fantasiose ed autore di alcuni salvataggi in tuffo che hanno strappato l'ovazione del pubblico; Forlani bene avviato a ritrovare tutta la sua dirompente forza offensiva: Lanfranco sempre spettacolare seppure certe volte troppo lezioso: Pilotti validissimo a muro ed in alcune potenti bordate seppure non ancora assuefatto completamente alle • veloci » di Karov: Borgna che riesce a piazzare le sue bordate con precisione trigonometrica; Scardino che compensa con una grinta eccezionale una statura non eccelsa. Nel complesso più che buono l'arbitraggio, nonostante qualche dissenso da parte pisana che nulla può recriminare sulla vittoria del Cus Torino. Rino Cacioppo Il Cus ha vinto, esultano Lanfranco, Karov, Scardino e Piloni (f. « La Stampa » - S. Bosio)