I bianconeri debbono evitare le "barricate,, di Bruno Bernardi

I bianconeri debbono evitare le "barricate,, I bianconeri debbono evitare le "barricate,, Tra gli olandesi la novità è Ruud Geels, vicecapocannoniere (Dal nostro inviato speciale) Amsterdam, 10 dicembre. Domani sera all'Olimpish Stadion di Amsterdam la Juventus tenterà di ripetere, con l'Ajax, l'impresa che le riuscì tre anni fa quando eliminò dai quarti di finale di Coppa delle Fiere — l'attuale Coppa Uefa — un'altra squadra olandese, il Twente. Nel piccolo stadio di Enschede, i bianconeri furono sopraffatti durante i primi 90' dal Twente e. poiché il punteggio finale (2 a 0) era uguale a quello dell'andata, si resero necessari i tempi supplementari: nell'ultima mezz'ora però gli olandesi crollarono e la Juventus, con lo scatenato Anastasi. segnò in contropiede due gol e si qualificò alle semifinali della competizione. Ed è sul contropiede che la Juventus imporrà la sua partita per contenere l'assedio degli « aiaci » e tentare di segnare un preziosissimo gol. Qualcuno non ha dimenticato l'infuocata partita del 1971. E' Piet Schrijvers, l'attuale portiere dell'Ajax, che a quell'epoca militava nel Twente. Stamane, quando ha saputo che Anastasi era rimasto a casa, ha tirato un sospiro di sollievo. Quel precedente favorevole alla Juventus, i'andamento della gara disputata recentemente a Torino ed il momento critico attraversato dall'Ajax. hanno messo in allarme mister Kraay che stamane ha ordinato a Geels, Suurbier. Blankenburg, Haan ed ai fratelli Miihren, di allenarsi a tirare i calci di rigore in vista degli eventuali tempi supplementari. Qualcosa, dunque, è cambiato nell'atteggiamento dei « tulipani »: sono meno spavaldi, anche se sono sempre convinti che il gol segnato da Damiani all'andata è rimontabilissimo. Kraay farebbe carte false pur di recuperare Krol. Medici e massaggiatori stanno dannandosi per consentire al capitano di disputare almeno un tempo. La sua presenza è fondamentale in una partita in cui l'Ajax dovrà attaccare sfruttando, soprattutto, le fasce laterali, raggirare lo sbarramento difensivo juventino. C'è però, il rischio che Krol, convalescente dallo stiramento inguinale, sul campo pesante possa rimanere vittima di una ricaduta che lo metta fuori uso per due o tre settimane, costringendolo, in modo particolare, a saltare l'importantissima partita in programma domenica prossima, sul campo del P.S.V., capolista del campionato olandese. Senza Krol. l'Ajax dovrà modificare un po' il suo assetto tattico, pur giocando con il 4-3-3 elastico. A! posto di Krol dovrebbe esserci Dusbaba, anche se Van Santen si avvicina, come caratteristiche, al gioco di Krol. Dusbaba è meno portato del titolare a collaborare all'azione offensiva: per questo motivo potrebbe essere il controllore di Altafini mentre Hulshoff se la vedrebbe con Bettega. Il « tornante » Damiani verrebbe controllato da Suurbier che, per l'occasione, si sposterebbe a sinistra. Recentemente, contro la Nazionale italiana, a Rotterdam, Suurbier aveva dato un'ennesima dimostrazione delle sue capacità di terzino d attacco, propiziando, con una puntata, il secondo gol di Cruyff. Rispetto all'andata, l'uomo nuovo è Ruud Geels, vicecapocannoniere del torneo olandese, con 11 centri. Geels gioca di punta, ma è abilissimo nel sottrarsi alla ■ u^atura stretta pur senza ripiegare in retrovia, come fa Cruyff. Tecnicamente è un giocatore completo: forte nel dribbling, ambidestro, eccellente sui palloni alti, pur essendo di media statura. Il suo stacco è perentorio, precise le sue « incornate ». Morini non dovrà mai distrarsi con Geels che è tornato in ottime condizioni fisiche, non risente della distrazione muscolare che gli aveva impedito di giocare a Torino. Meno arduo sarà il compito di Longobucco su Steffenhagen, la piccola ala sinistra dell'Ajax che Morini aveva « imbavagliato » nel primo round. Steffenhagen, domani sera, dovrebbe però agire prevalentemente sulla destra, mentre a sinistra si alterneranno Arnold Mùhrer, e Geels, in un rapido movimento che favorisca gli inserimenti di Suurbier nonché di Hulshoff. Il barbuto stopper. che non è ancora al massimo della condizione e che continua a giocare con un po' di soggezione per i postumi dell'operazione al menisco del ginocchio destro, dovrà spingersi anche lui in avanti. Un tempo Hulshoff era temibilissimo nelle conclusioni e prorio contro la Juventus, a Cadice, partendo dalla sua area, si era spinto sin nei pressi di Zoff e l'aveva battuto con un gran tiro dal limite con¬ i ! sentendo ai blancorossi di re la partita valida per vincetelo e quarto posto del trofeo Ramon de Carranza. La forza dell'Ajax è anche nel suo centrocampo che. con la pari tecipazione corale di tutta la squa! dra, riesce a conservare a lungo il possesso del pallone: una ragnatela ad ampio respiro che ha in Haan l'ispiratore principale. La Juventus, con i Capello, i Furino, i Causio ed i Gentile, dovrà cercare di togliere l'iniziativa agli olandesi e di spezzare il ritmo ossessivo della loro azione, evitando però di « far muro » davanti a Zoff se proprio non vi sarà costretta dalla pressione avversaria. Una volta entrata in possesso di palla, la Juventus dovrà « amministrarla ». La difesa dell'Ajax non è insuperabile ed il contro¬ piede manovrato dei bianconeri potrebbe andare a segno. Krol dice che Ajax e Juventus in questo momento si equivalgono. Lo sanno anche i juventini tant'è che Parola sostiene che la Juventus non ha paura dell'Ajax. Il tecnico bianconero afferma che il contropiede juventino, fatto di scatti veloci, può mettere in crisi la retroguardia olandese. E annuncia che la Juventus non farà catenaccio, ma cercherà di replicare. « Un gol possiamo segnarlo ». conclude Parola. E segnare un gol (che in trasferta conta doppio, in caso di parità di punteggio) e perdere 1 a 2 vorrebbe dire qualificarsi. La partita è aperta e forse la Juventus ha davvero a portata di mano l'occasione per cancellare Belgrado. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Amsterdam, Belgrado, Longobucco, Rotterdam, Steffenhagen, Torino