I bianconeri senza Anastasi partono oggi per l'Olanda

I bianconeri senza Anastasi partono oggi per l'Olanda I bianconeri senza Anastasi partono oggi per l'Olanda II centravanti, bloccato da uno stiramento, resta a casa - Longobucco in formazione, un tempo a testa per Cuccureddu e Gentile Quando faceva l'allenatore a Napoli, Carlo Parola aveva a sua disposizione un maxi-alloggio con sette stanze (e ci viveva da solo). Domenica prossima tornerà a Napoli come allenatore della Juve per sedersi su una panchina nemmeno troppo larga (e dovrà dividerla con tre giocatori di riserva, un dirigente, un medico e due massaggiatori). Alla trasferta partenopea Parola pensa già adesso, anche se il « percorso » che porterà la Juventus da Torino a Napoli passa per Amsterdam, dove i bianconeri domani sera giocheranno contro l'Ajax il « reour-match » negli ottavi di finale di Coppa Uefa: - GII impegni si sovrappongono — osserva il trainer — e io devo preoccuparmi di mandare ogni volta in campo una formazione sufficientemente ricca di energie. Bisogna evitare di « spremere » troppo la squadra, perciò contro l'Ajax faremo ricorso a qualche sostituzione proprio considerando la gara di domenica a Napoli ». Dunque vedremo in Coppa una Juventus con novità. La prima, scontata ancor prima di partire, riguarda Anastasi: il centravanti ha riportato uno stiramento musco- lare alla gamba sinistra nel derby e stamane non salirà sull'aereo per Amsterdam. Pietro rimane a casa con la speranza di guarire in fretta e salire poi sabato mattina su un altro aereo, quello che lo porterà a Napoli. Contro l'Ajax giocheranno — senza « staffette » per una volta — Altafini e Bettega. Le altre novità riguardano la difesa e il centrocampo: Longobucco dovrebbe entrare in formazione con l'incarico di marcare Steffenhagen e la possibilità di far dimezzare la fatica di questo «mer- coledì agonistico» a Cuccureddu e Gentile che giocherebbero 45 minuti a testa nel ruolo di mediano. « Deciderò ad Amsterdam — dice Parola — dopo aver controllato le condizioni fisiche dei giocatori e particolarmente dì Gentile e Cuccureddu ai quali vorrei risparmiare almeno una parte di questo impegno di Coppa per averli più freschi in campionato ». Come dire che la formula della staffetta, ora che si è chiusa la porta (dell'attacco) rientra dalla finestra (del centrocampo). Ma non dovrebbe intaccare troppo il telaio solito della formazione, anche se Furino ha finito il derby con una distorsione alla caviglia sinistra. E noto che Furino ha invisibili dosi di ferro sparse qua e là tra muscoli, tendini e ossa per cui si ferma quando proprio non riesce a camminare: quindi anche ad Amsterdam giocherà, anzi combatterà, come sempre. In conclusione lo schieramento dei bianconeri per la gara dì domani si può anticipare in questi termini: Zoff; Longobucco, Cuccureddu (Gentile); Furino, Morini, Scirea; Damiani, Causio, Altafini, Capello, Bettega. E Viola in panchina, con qualche speranza. E la tattica? Niente di speciale. Con Longobucco su Steffenhagen, sarà Morini a seguire il biondo (e pelatoncello) Geels, un centravanti dinamico e molto abile nel gioco di testa: Parola vorrebbe dire agli amici che gli ricorda un po' Uwe Seeler ma non lo fa. Perché ha deciso di abolire i « paragoni tecnici » per descrivere gli avversari da quando abbozzò un parai telo fra Joe Harper (presunto can noniere dell'Hibernian) e il gran de Gunnar Nordhal: « Ero stato frainteso — spiega il trainer — e adesso voglio evitare nuovi equivoci. Basta con i paragoni ». Come è noto la Juve parte con Il vantaggio dell'I a 0 dell'andata. Ma non baderà solo a difendersi « Nessuno dì noi ha intenzione di fare catenaccio — promette Pa rola — ancne perché ci potrebbe fare molto comoi segnare un gol, In tal caso saremmo qualificati anche perdendo 2 a 1, proprio come è successo all'Alex sul campo di Anversa. Non abbiamo paura dell'Ajax e forse è meglio aver vinto solo di misura a Torino, perché con un 2 a 0 o un 3 a 0 saremmo andati In Olanda con un altro spirito, adesso siamo più stimolati a dare il massimo pure nella partita di ritorno ». Qualcuno si ricorda del Milan, che undici mesi fa, nella doppia finale per la « Supercoppa » vinse a San Siro 1 a 0 e poi incassò sei gol (a zero) ad Amsterdam. Parola tocca ferro e risponde deciso: « No, non faremo la fine del Milan ». Antonio Taverozzi Longobucco rientra