Un "boss" mafioso in auto ucciso davanti ai passanti
Un "boss" mafioso in auto ucciso davanti ai passanti Il delitto è avvenuto alla periferia di Palermo Un "boss" mafioso in auto ucciso davanti ai passanti La vittima (aveva quarantatre anni), era cognato di Michele Cavatajo assassinato nella strage di viale Lazio - I killers sono poi fuggiti (Dal nostro corrispondente) Palermo, 7 dicembre. Un noto mafioso, Antonino Taormina, di 43 anni, implicato in un racket di aree fabbricabili, è stato freddato con un proiettile di revolver calibro 38 a canna lunga (un'arma sempre più usata dai killers della «nuova mafia»). Il delitto è avvenuto stamane verso le 10, in via Antonello da Messina, nei pressi di Monte Pellegrino, la collina che sovrasta la città. Taormina è stato bloccato da tre, forse quattro killers mentre era sulla sua «500»: era uscito da casa pochi minuti prima, almeno una decina di persone hanno assistito alla sparatoria e alla precipitosa fuga degli assassini, su un'auto di media cilindrata, sembra una «128». Gli hanno sparato alle spalle; il proiettile ha infranto il lunotto posteriore dell'utilitaria e Taormina, colpito alla nuca, è morto all'istante. Antonino Taormina era cognato di Michele Cavatajo (aveva sposato Caterina, so- rella del «boss» assassinato il 10 dicembre 1969 nella strage di viale Lazio. Con lui persero la vita quattro persone). Proprio con il temuto «caporione» dell'Acquasanta, una quindicina di anni fa, aveva fatto «carriera» nella gerarchia mafiosa. Nel 1964 i due cognati erano stati arrestati assieme, per associazione per delinquere. Rilasciati, in seguito collezionarono parecchie denunce per estorsioni, ricatti, selvagge aggressioni, ma riportarono sempre lievi condanne. Dopo l'uccisione del cognato, Antonino Taormina nell'ottobre del 1972 fu nuovamente arrestato dalla squadra mobile per una serie di estorsioni. «Mio marito non era un mafioso — ha detto oggi la vedova al vicequestore Contrada — anzi era una vittima della mafia e delle persecuzioni della polizia». Il mese scorso, il mafioso aveva finito di scontare tre anni di sorveglianza speciale in provincia di Gorizia. Pro babilmente, tornato in Sicilia ha voluto riprendere il controllo sulle compravendite di terreni: la cosa, evidentemente, ha infastidito qualche al tro boss rivale. a. r.
Persone citate: Antonino Taormina
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- 24 novembre 1986
- La Juventus decide stamane la formazione per Padova
- Parla Mussolini
- C'era una volta il Maria Adelaide
- E' calato ieri il sipario sulla massima rassegna internazionale del oiolismo
- Si accusa del delitto di Varese
- LA STAMPA
- A un industriale Villa Moglia di Chieri
- Studenti a lezione in una villa barocca
- Arrestato al ''neurodeliri,, di Genova
- I'industriale insidiava i ragazzini: arrestato
- TV
- Forse un maniaco che si aggira nella brughiera ha uccisa e bruciata la studentessa di Trecate
- L'Italia Ú un paese moderno Vince il il divorzio resta
- La Argerich, Beroff e un travolgente Liszt
- LA PRIMAVERA RAI
- Giovane di Cameri è in coma profondo
- 24 novembre 1986
- Intensa azione dei nostri bombardieri per scardinare gli apprestamenti sulla costa egiziana
- La Juventus decide stamane la formazione per Padova
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- Uccisa con ventidue coltellate
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Grace Kelly ha pagalo
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy