A Val d'Isère oggi tocca a Plank ? di Giorgio Viglino

A Val d'Isère oggi tocca a Plank ? Si conclude il primo concorso della stagione con la discesa libera A Val d'Isère oggi tocca a Plank ? Ieri è stato il migliore nel difficile tratto finale della pista - Con l'italiano favoriti Grissmann e Collombin La gara è apertissima: cosa faranno Gros e Thoeni? (Dal nostro invialo speciale) Val d'Isère, 7 dicembre. Domani si chiude questo primo concorso di stagione con una di- scesa libera che più aperta di così non potrebbe essere. Per il gigante, e così sarà per lo slalom, non c'erano sinora molti dubbi su chi sarebbe stato protagonista assoluto e invece qui ci troviamo di fronte ad una situazione di estremo equilibrio che rende più che difficile ogni pronostico ed ogni previsione. In più ci si mette questa pista di Val d'Isère che è selettiva soltanto quando ha fondo duro e ghiacciato e che invece in questi giorni appare morbida e tenera, gioia di sciatori turistici e di pesi massimi austriaci. I tempi di questi giorni di allenamento contribuiscono a confondere ancora di più le idee, tanto più che, a secondo dell'umore, ciascuno ha pensato di « tirare » più o meno in questa o quella prova. Sino all'anno scorso c'era la « no-stop » e in quest'occasione erano in pochi a bluffare trattandosi praticamente di una prova generale. Adesso, invece, c'è spazio per i giochi tattici, anche per gli errori, i ripensamenti e magari una sosta sul percorso. Quest'oggi l'unico che abbia forzato in tutte e due le manches è stato Grissmann, ma c'è il sospetto che non sia proprio capace di andare più adagio, visto che non è certamente un mostro di tecnica. Tutti gli altri hanno provato a tirare in una serie o nell'altra, poi si sono limitati a controllare gli avversari o a prendere confidenza con questo o quel passaggio più difficile. Allora bisogna affidarci alle osservazioni dei singoli tratti, soprattutto ai cronometraggi su quel tratto di piano che finisce per condizionare tutta la gara. Sono 40", dopo i 10 o 15 dei due " schuss » di avvio, sui quali si può acquistare un margine sufficiente a vivere di rendita sino in fondo. In questo tratto Grissmann ha dato 5" a Besson ed è un distacco severo per un atleta di gran valore che soprattutto ha sci di marca austriaca, che sembrano in questo momento i più veloci in assoluto. E' inutile parlare di scioline giuste o sbagliate poiché nelle condizioni attuali tutti quanti usano la stessa miscela e compiere un errore non sarebbe facile per nessuno. Plank è stato cronometrato dai tecnici della Omega come il migliore nel tratto finale da due terzi della pista all'arrivo. In questo tratto c'è il famoso passaggio definito compressione, nel quale gli atleti piombano a 100 e più all'ora da uno « schuss » lungo 300 metri in una contropendenza e debbono immediatamente affrontare una curva sulla sinistra. In questo stesso tratto, lo scorso anno Plank ha trovato il successo dopo aver retto bene il confronto nella parte alta. Bisogna vedere se quest'anno riuscirà a fare altrettanto con la neve soffice che chiaramente non gradisce. II migliore degli italiani, secondo il cronometro, è il giovane valtelllnese Renato Antonioli, unico sceso al di sotto dei 2'10". Poi ci sono Gustavo Thoeni, Marconi e Corradi a 2'10", Anzi e Plank a 2'11", Gros a 2'12" e Besson a 2'13". Cercando di intravedere in mezzo a tutti questi segreti più o meno reali, si può indovinare il nome di qualche protagonista sicuro. Ci saranno certamente Grissmann, Klammer e anche Zwilling per l'Austria, Plank per l'Italia. Collombin e un Russi più sicuro che non nella passata stagione, per la Svizzera. In mezzo a loro il vincitore, con qualche possibile Inserimento dall'esterno. Una certa incertezza destano gli altri italiani che pure potrebbero essere carte vincenti, come Anzi e Besson. Abituati alla sovrabbondanza degli slalom, non essere per niente sicuri di vincere domani, dà un senso di disagio e di povertà. Salvo poi ritrovarci magari di colpo con un Thoeni discesista. Giorgio Viglino 11 1| L'azzurro Plank è oggi uno dei favoriti a Val d'Isère

Luoghi citati: Austria, Italia, Svizzera