Terroristi di destra uccidono 2 guerriglieri e un peronista
Terroristi di destra uccidono 2 guerriglieri e un peronista La violenza politica in Argentina Terroristi di destra uccidono 2 guerriglieri e un peronista Buenos Aires, 5 dicembre. In Argentina anche oggi ci sono state altre vittime del terrorismo politico. Due sono guerriglieri di sinistra, non ancora identificati; il terzo è un giovane appartenente al movimento peronista di sinistra. Che l'assassinio dei due guerriglieri sia stato compiuto da elementi della destra non ci sono dubbi. I loro cadaveri sono stati trovati in un'auto parcheggiata nei pressi del teatro dell'opera Colon di Buenos Aires, un cartello deposto sui cadaveri dice: « Sono stati giustiziati per l'assassinio del maggiore Juan Gimeno ». Era, questi, un ufficiale dell'esercito ucciso in ottobre dall'Esercito Rivoluzionario del Popolo (Erp), il movimento di estrema sinistra che, negli ultimi mesi, ha ucciso una decina di ufficiali, per vendicare la morte di guerriglieri « passati per le armi dalla polizia e dall'esercito ». Nessuna organizzazione terroristica si è assunta per ora la paternità del delitto dei due guerriglieri dell'Erp. Non vi sono dubbi sull'identità politica degli esecutori: forse la « Alleanza Anticomunista Argentina » (Aaa), che ha già assassinato una quarantina di peronisti di sinistra. I due cadaveri erano avvolti nella bandiera bianca e dazzurra dell'Ep, sulla quale gli autori del delitto hanno segnato delle croci nere. La terza vittima della giornata si chiamava Roberto Reinado Silvestro. Aveva 26 anni ed apparteneva al movimento giovanile peronista di sinistra. Una decina di terroristi, facendosi passare per poliziotti, hanno fatto irruzione nella sua casa e lo hanno ucciso a colpi di mitra. La polizia ha proseguito i rastrellamenti e le perquisi¬ zioni domiciliari, alla caccia degli autori dell'uccisione di ufficiali dell'esercito. Domenica ne era stato ucciso un altro, il capitano Humberto Viola, mentre era in gita con la famiglia. Anche una figlia di tre anni era rimasta uccisa dalle raffiche di mitra sparate da una'uto, che aveva superato la macchina dell'ufficiale. Nell'auto del Viola si trovavano anche un'altra figlia, rimasta gravemente ferita, e la moglie, uscita incolume dall'attentato. I rastrellamenti della polizia hanno portato alla cattura di una quarantina di militanti dell'Erp in operazioni condotte a Santa Fè. Sono oltre 160 le persone che hanno perso la vita in attentati dei guerriglieri, in conflitto a fuoco con la polizia o per l'esplosione di bombe lanciate dei terroristi dal primo luglio, giorno in cui morì il generale Perón. (Associated press)
Persone citate: Humberto Viola, Juan Gimeno
Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires
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