Come salvarsi dagli Trenta consigli per anarchici i tedeschi di Tito Sansa

Come salvarsi dagli Trenta consigli per anarchici i tedeschi Come salvarsi dagli Trenta consigli per anarchici i tedeschi (Dai nostro corrispondente) Bonn, 5 dicembre. Tre dei più eminenti cittadini tedeschi — l'ex presidente deHa Repubblica Gustav Heinemann, l'ex cancelliere Willy Brandt e il premio Nobel per la letteratura, Heinrich Boell — sono intervenuti con energia per condannare la campagna di isterismo diffusa nelle ultime settimane in Germania dai mezzi di informazione in connessione con le azioni della banda di anarchici Baader-Meinhof, invitando la popolazione a non drammatizzare e a non lasciarsi prendere da un panico immotivato. Alla televisione l'ex capo dello Stato ha detto stasera che la Baader-Meinhof non costituisce un pericolo per lo Stato, ma per il pensiero liberale, e — tutto sommato — gli anarchici « sono i migliori amianti dei reazionari » in quanto permettono loro di predicare drastiche misure di riforma e di disciplina. Willy Brandt, a cena iersera con un gruppo di giornalisti stranieri, ci ha detto che l'attività del gruppo anarchico non deve venire sottovalutata, « ma non bisogna comportarsi come fossimo alla vigilia della fine del mondo », che « non c'è assolutamente alcun motivo di essere isterici » Heinrich Boell, chiamato in causa dal filosofo francese Jean Paul Sartre, che ieri aveva visitato Andreas Baader nel carcere di Stoccarda (suscitando un pandemonio di indignate proteste della stampa borghese che lo ha messo in ridicolo) si è detto disposto a far parte di una commissione di difesa del gruppo Baader-Meinhof, pur condannando l'attività dei suoi membri, i quali « probabilmente sono colpevoli, e forse più di quanto si pensi ». Egli respinge come « assurdo » il sospetto di simpatizzare per le idee politiche degli anarchici. Boell è preoccupato per la campagna di stampa scatenatasi già nel 1970 sull'argomento, per la « permanente delazione e denuncia contro chiunque voglia portare un po' di saggezza in questo affare » e si domanda se sarà possibile che i giudici del processo agli anarchici potranno essere obiettivi « sotto la pressione di un'opinione pubblica altamente demagogizzata ». I moniti di Heinemann, Brandt e Boell non sono stati ascoltati. Non solo i giornali, ma anche le autorità continuano a seminare la paura. Oggi si apprende che in diverse città della Germania gruppi di magistrati seguono corsi di tiro rapido con la pistola. E a Bonn, dove le ronde della polizia armata sono sempre più numerose e i carri blindati passano con sempre maggior frequenza, il capo del gruppo di sicurezza Gerhard Boeden è andato al Parlamento a fare un corso accelerato per la sicurezza personale, impartendo precise istruzioni a tutti, dai fattorini ai deputati. Sono state distribuite istruzioni per prevenire attentati e rapimenti, elencate in trenta punti. Tra i consigli: mutare ogni giorno abitudini, cambiare automobile e percorso, controllare cofano e bagagliaio e fondo della vettura prima di mettersi al volante, controllare nello specchio retrovisore se si è seguiti, non salire su tassi che non sostino negli appositi parcheggi, non pas¬ seggiare soli, non dare informazioni personali per telefono, controllare l'identità degli operai che vengono a fare lavori in casa, non perderli mai di vista, installare segnali d'allarme in ogni camera, comperare un cane da guardia, installare luci dinanzi all'abitazione, non aprire a nessuno, nemmeno al postino (se non lo si conosce personalmente) non aprire pacchetti, non accettare regali natalizi da sconosciuti, in ogni caso sospetto chiamare la polizia. Tito Sansa

Luoghi citati: Bonn, Germania, Stoccarda