Israele ha l'atomica? Divampa la polemica

Israele ha l'atomica? Divampa la polemica Le dichiarazioni del presidente Katzir Israele ha l'atomica? Divampa la polemica Tel Aviv, 4 dicembre. I discorsi e le proposte sul l'armamento nucleare nel Medio Oriente hanno suscitato molte reazioni, in particolare la dichiarazione del presidente israeliano Katzir, il quale ha detto che Israele ha la capacità potenziale di converti- re i propri impianti nucleari, j E' stata una frase poco felice. | li più grosso giornale israelia-1 no, il Maariv, ha criticato i Katzir, affermando che gli annunci importanti vanno lasciati al governo. «Simili dichiarazioni — scrive il giornale — non si possono fare superficialmente e certo non le può fare il presidente Katzir la cui indiscussa autorità di scienziato non comporta tuttavia l'autorità di rilasciare dichiarazioni di natura strategica o politica le cui implicazioni potrebbero essere fatali». Il Jerusalem Post sostiene che la dichiarazione di Katzir potrebbe rivelarsi utile. «Il fatto che la stampa straniera abbia riservato tanta attenzione alle sue affermazioni, può essere interpretato come un'indicazione del fatto che il mondo occidentale comincia a rendersi conto che Israele viene spinto troppo lontano» dagli arabi e dalla loro potenza petrolifera. Il giornale libanese Al-Anbar, esasperando i termini della questione, afferma: «La minaccia di invadere il Libano meridionale diventa cosa insignificante dì fronte alla sottintesa minaccia atomica al mondo intero». E' significativo che la stampa e la radio inglesi abbiano dato tanto peso alle parole del presidente israeliano e che il Times abbia scritto in un lungo articolo in prima pagina che «in confronto ai grandi Paesi capaci di produrre armi nucleari, e anche in confronto alla Germania \ Occidentale e all'India, Israele svolge una limitata attività nel campo della ricerca nu cleare; questa le ha tuttavia dato la possibilità di produrre negli ultimi anni sei o sette bombe atomiche. Israele possiede un reattore nucleare a Dimona, capace di produrre plutonio dall'uranio naturale». Il giornale inglese afferma che a Dimona occorrono annualmente venticinque ton- nellate di uranio e che Israele l'ottiene facilmente dai fo sfati, abbondanti nel Neghev. Secondo il Times. Israele ha varato negli ultimi tempi un vasto programma nucleare: «Gli scienziati israeliani lavorano negli Stati Uniti ed anche nel centro atomico europeo dì Karlsruhe, in Germania». Non è la prima volta che si parla di produzione di armi nucleari in Israele. Ben Gurion lo smenti nel 1960, Levi Eshkol nel 1964 controbattendo le dichiarazioni di Nasser, e poi di nuovo nel 1967. Israele, successivamente, ha rifiutato, e agli avversari è sembrata una conferma di programmi nucleari militari, il controllo delle attività dei suoi reattori da parte dell'Iaea (Agenzia internazionale per l'energia atomica). r. s.

Persone citate: Ben Gurion, Jerusalem, Katzir, Levi Eshkol, Nasser