Adinolfi, fulmineo k.o.t. è campione in 2 minuti
Adinolfi, fulmineo k.o.t. è campione in 2 minuti Adinolfi, fulmineo k.o.t. è campione in 2 minuti Sconfìtto a Campione il tedesco Klein con decisione ineccepibile L'ex "cavallo matto" della nostra boxe è tornato in gran forma (Dal nostro Inviato speciale) Campione, 4 dicembre. Domenico Adinolfi, l'ex « cavallo matto » della boxe italiana, ha impiegato soltanto 2 minuti e 12 secondi per diventare campione d'Europa dei pesi mediomassimi. Il tedesco Karl Heinz Klein, che gli contendeva sul ring del Casinò municipale di Campione d'Italia la corona continentale lasciata vacante dal britannico John Conteh, non è riuscito a resistere ai precisi colpi dritti dell'estroso pugile di Ceccano. Adinolfi, che veniva da un periodo di intensa preparazione dapprima nella palestra della Mari¬ na militare in Roma, poi a Genova nel clan di Arcari, era tanto sicuro di se stesso, della sua determinazione di riuscire dopo le molteplici mattane del passato, da anticipare ai giornalisti italiani che il suo match con Klein sarebbe durato poco, che «avremmo avuto // risultato In tempo per la prima edizione del giornali •. Lo ringraziamo per aver tenuto fede alla promessa, anche se non pretendevamo certamente che Domenico Adinolfi fosse cosi rapido nella « esecuzione » di Klein da incontrarsi praticamente con se stesso che saliva sul ring. In questo velocissimo flash di boxe Adinolfi è riuscito tuttavia ad alimentare ancora una volta i rimpianti di chi credeva in lui già quattro anni fa, all'epoca del suo trionfale k. o. a Giulio Rinaldi, e lo ha visto invece perdersi alla ricerca di un equilibrio che ha ritrovato soltanto ora. Adinolfi conosce a fondo tutto il repertorio della boxe, porta II diritto — un'arma da vero campione — con assoluta naturalezza, ha il fisico e l'intelligenza tattica per restare al vertice per un bel po' purché non si perda di nuovo dietro a se stesso. Klein, che pure aveva un record più che dinnitoso, pulito da sconfitte da quasi quattro anni, e con un solo k. o. al passivo, ha fatto contro di lui la figura di un novizio quasi inerme. Adinolfi ha usato il sinistro solo come arma dì disturbo e per prendere la misura al suo tenace destro. Il tedesco lo ha assaggiato una volta e ha fatto una significativa smorfia, lo ha provato una seconda volta e ha visibilmente barcollato. Il terzo colpo, infine, ancora un diretto destro preparato da un lab sinistro, gli è stato fatale. Il tedesco è finito in ginocchio al tappeto, si è rialzato dopo quattro secondi, ma solo per ricadere un metro più in ìà, quasi nel suo angolo. L'arbitro spagnolo Sanchez Vilar ha proseguito il conteggio fino al nove, e poi, quando ha visto che Klein, pur essendo chiaramente frastornato, pretendeva di riprendere a combattere, ha preferito interrompere giudiziosamente la lotta, proclamando il k.o. tecnico. Una decisione ineccepibile a termini di regolamento e che tuttavia ha tolto qualcosa ad Adinolfi, negandogli la soddisfazione di un k.o. con tutti i crismi, come quelli che si ottengono vedendo l'avversario a terra dopo i regolamentari dieci secondi. Con il successo ottenuto stasera da Adinolfi, l'Italia ha riconquistato un secondo titolo europeo dopo quello dei pesi mosca che Udella, un mese fa, aveva conquistato a spese dello spagnolo Molledo. La faticosa riscossa della boxe italiana continua e intanto maturano dei giovani che potrebbero darci un futuro meno nero dell'attuale. Gianni Pignata Campionato d'Europa pesi medio-massimi: Domenico Adinolfi (di Ceccano, kg 78,200) batte Karl Heinz Klein (di Amburgo, kg 78,200) per k.o. tecnico a 2'12" della prima ripresa. Pesi gallo: Fabrizio (di Genova, g 54,800) batte De Prosperis (di Fresinone, gk 55) ai punti in sei riprese.
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