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Una nube di cloro intossicò 168 persone: due condanne Una nube di cloro intossicò 168 persone: due condanne L'episodio avvenne otto anni fa alla Spezia per la rottura di un tubo della centrale Enel - Ritenuti responsabili l'ex direttore e un perito industriale (Dal nostro corrispondente) Genova, 2 dicembre. (p. I.) La sezione penale della corte d'appello di Genova ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione (ma la pena è stata interamente condonata) l'ex direttore dello stabilimento Enel di Vallegrande (La Spezia), l'ing. Civis Palmerini, di 48 anni, e il perito industriale Franco Peserico, di 35 anni. Entrambi sono stati ritenuti responsabili per « omissione colposa » della rottura d'un tubo della centrale: il fatto avvenne nella notte fra il 14 e il 15 giugno del 1966. Una nube di cloro intossicò, per fortuna in forma lieve, 168 persone, quasi tutti abitanti nei quartieri periferici di La Spezia. Per quattro ore, quella notte, gli abitanti di San Bartolomeo, di Fossamastra e di Pagliari, alla periferia della città, vissero momenti drammatici. Per soccorrere tutti gli intossicati furono impiegate oltre le autolettighe del pronto soccorso anche tutti i mezzi della polizia, dei vigili del fuoco e della marina militare. La grossa nube di cloro si dilatò nell'aria minacciando anche tutto il resto della città. Gli intossicati furono ricoverati all'ospedale. Palmerini, Peserico ed altri due te¬ cnici dell'Enel, Giorgio Mori, 48 anni, e Bruno Massa di 41 anni, furono rinviati a giudizio e successivamente assolti con formula piena dal tribunale di La Spezia. Il p.m. impugnò la sentenza per quanto riguardava la posizione processuale di Palmerini e Peserico. La causa d'appello è stata perciò discussa a Genova questa mattina: i difensori hanno chiesto la conferma del verdetto di primo grado, mentre il procuratore generale, Jommi, ha concluso la sua requisitoria chiedendo per entrambi gli imputati una condanna ad un anno e sei mesi.