Domani sciopero generale Fermi due ore treni e tram

Domani sciopero generale Fermi due ore treni e tram Per la contingenza, l'occupazione, il salario Domani sciopero generale Fermi due ore treni e tram In città i mezzi di trasporto non circoleranno dalle 10 alle 12 - In ferrovia dalle 10,30 alle 12,50 - Manifestazione interregionale e comizio di Lama - La vertenza Sipra Domani sciopero generale proclamato dalle Confederazioni nazionali del lavoro Cgil, Cisl, Vii. Con questa manifestazione si vuole ottenere: salario garantito; aumento ed unificazione del punto di contingenza; aumento delle pensioni più basse e loro aggancio ai salari, almeno fino a 100 mila lire mensili, come mezzo per difendere e completare la riforma delle pensioni avviata nel 1969; prezzo politico dei servizi pubblici. Le segreterie provinciali dei sindacati hanno stabilito le norme per tutti i settori. Industria e aziende commerciali — Astensione dal lavoro tutto il giorno. Ciò significa che e proclamato uno sciopero di 8 ore per turno. Tram, autobus e filobus — Si fermeranno dalle 10 alle 12. Sarà invece regolare il servizio delle autolinee in concessione ai privati per mantenere i collegamenti tra la provincia e Torino. Treni — La circolazione verrà sospesa dalle 10,30 alle 12,30. I sindacalisti precisano che la ripresa delle corse non scatterà immediatamente con la fine dello sciopero, perché prima di rimet. tere in moto i treni è necessario assicurarsi che ciò possa avve¬ nire senza disguidi ed incidenti. Essi prevedono che soltanto verso le 14 i treni ricominceranno a funzionare con regolarità. Scuole — I sindacati aderenti alla Cgil, Cisl, Uil partecipano allo sciopero generale ed invitano insegnanti e personale non docente ad astenersi dal lavoro tutto il giorno. Condividono i motivi della protesta aggiungendone uno che interessa in particolare la vita scolastica e cioè la « ristrutturazione ed unificazione dei ruoli, come avvio alla riqualificazione retributiva del lavoro in una scuola riformata ed aperta ad una vera gestione sociale ». Poligrafici — Sciopero di 8 ore. Gli addetti ai quotidiani si asterranno dal lavoro in modo da impedire l'uscita di Stampa Sera oggi pomeriggio e dei giornali del mattino domani. Nel pomeriggio di domani Stampa Sera riprenderà le pubblicazioni. Negozi — L'Associazione dei Commercianti della Confcommercio non partecipa allo sciopero. Vi aderisce invece la Confesercenti, disposta a discutere l'aumento della contingenza, « pur consapevole che la realizzazione di tale richiesta sindacale comporterà inevitabilmente un onere per le imprese ». In merito rileva « la necessità inderogabile di rimettere in moto il mercato interno, attraverso l'aumento dei consumi dì massa e la difesa del potere d'acquisto delle retribuzioni ». E' probabile che domani restino chiusi i grandi magazzini. Per quanto riguarda i rifornimenti domestici non ci saranno disagi, perché la maggioranza dei negozi è a conduzione familiare. Il programma dell'agitazione prevede l'afflusso di lavoratori a Torino dal Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d'Aosta per una manifestazione pubblica che si svolgerà alle 10,30 in piazza San Carlo. Parlerà agli scioperanti Luciano Lama, segretario generale della Cgil. Al comizio i lavoratori affluiranno in corteo da cinque diversi punti della città: Fìat Miraflori (porta n. 5); Lingotto (palazzina impiegati Fiat); ponte Stura c. Giulio Cesare; corso Mortara; piazza Sabotino. Il Sida, sindacato dell'auto, in una nota afferma: « Le riserve sullo sciopero generale, espresse dalle correnti di opposizione della Cisl e della Uil sono condivise dal Sida (il segretario della Uil Ravecca ha dichiarato che lo sciopero è destinato a cadere nel vuoto non essendo stata nemmeno ancora votata la fiducia al governo). Tuttavia — prosegue la nota — i lavoratori rimarcano come, a governo rinnovato e dopo gli accordi stipulati nelle grandi aziende, sia necessaria la ripresa incisiva e rapida della vertenza per la contingenza, al fine di garantire un minimo di adeguamento dei salari al costo della vita ». Il Sida invita i lavoratori a scioperare « restando a casa anche per evitare degli scontri ». Non partecipa allo sciopero la Confederazione sindacati autonomi « Cdsal ». Si appella alle autorità « perché tutelino i lavoratori che vorranno recarsi ai loro posti di lavoro ». Sipra e consociate — Le assemblee dei lavoratori hanno dibattuto i problemi conseguenti al mancato inserimento nel decreto di riforma della Rai-tv della clausola relativa al mantenimento della presenza pubblica nel settore della pubblicità. In una mozione hanno espresso « perplessità sulle alternative che la commissione dei quattro partiti di centro-sinistra ha proposto al governo ». Inoltre hanno auspicato che il governo e i partiti democratici, ■ eliminati i dubbi che tuttora permangono, impediscano qualsiasi possibile manovra tendente a compromettere la realizzazione della soluzione pubblica richiesta ». Venchi-Unica — I sindacalisti chiedono un incontro con il governo per sollecitare l'acquisto dell'azienda da parte del potere pubblico. « Al punto in cui siamo, dopo i contrasti sorti sul nuovo proprietario — dicono i sindacalisti — ciascuno deve assumersi le sue responsabilità. Se ci si preoccupa di intervenire per sanare conseguenze del dissesto Sindona in altri settori, non si j capisce perché non lo si faccia ' per la Venchi-Unica, sana e con buone prospettive di mercato ». Ferri (cartotecnica di Moncalieri) — La direzione ci ha scritto: « Contestiamo la nota della federazione poligrafici per quanto avvenuto il 29 novembre scorso (pubblicata su "La Stampa" del 1" dicembre - n.d.r.). La lavoratrice è stata allontanata dal posto di lavoro perché in evidente stato di crisi isterica e dopo che aveva reiteratamente rifiutato dì obbedire agli inviti del prestatore di lavoro, affinché ottemperasse alle norme antinfortunistiche che prevedono di proteggere le chiome con cuffia in vicinanza di macchine riscaldate con gas liquido. D'accordo con la rappresentanza sindacale, è stato richiesto l'intervento dei carabinieri, i quali non sono riusciti a calmare l'esagitata, che è ridiscesa in fabbrica chiamando alcune altre lavoratrici allo sciopero fuori dei cancelli ». Gallino — Da ieri mattina, assemblea permanente nelle fabbriche di Rivalta e Borgaro. Da oggi anche in quella di Regina Margherita contro « le voci di 400 licenziamenti su 1600 lavoratori ». I sindacalisti informano che « la direzione ha già manda¬ to a chiamare alcuni dipendenti offrendo 5 mensilità se si licenziano ». atea (Avvolgibili in plastica) — Anche in questa fabbrica i 135 dipendenti sono riuniti in assemblea permanente da ieri. I sin. dacati hanno interessato gli assessori al lavoro Fantino del Comune e Conti della Regione. Oggi alle 15 incontro presso l'Api.

Persone citate: Borgaro, Gallino, Lama, Luciano Lama, Sindona

Luoghi citati: Liguria, Lombardia, Moncalieri, Piemonte, Rivalta, Torino, Valle D'aosta