Nicoli arrestato e liberato subito di Giuliano Marchesini

Nicoli arrestato e liberato subito Per la "Rosa dei venti 99 Nicoli arrestato e liberato subito Il giudice Tamburino ha accusalo l'ex informatore Sid di "cospirazione politica" - Gli è stata concessa subito la libertà provvisoria (Dal nostro inviato speciale) Padova, 2 dicembre. Un'altra giornata convulsa per Torquato Nicoli, il personaggio che in questo momento è al centro delle attenzioni dei diversi magistrati che si occupano delle inchieste sulle trame nere. Il collaboratore del Sid, s'è presentato stamane davanti a Giovanni Tamburino per un interrogatorio, e ha trovato un ordine di cattura a suo carico firmato dal giudice istruttore padovano. L'accusa era quella di cospirazione politica. Nicoli è rimasto praticamente in stato di arresto per la durata del colloquio: circa cinque ore. Ma al termine della lunga fila di domande e di risposte, gli inquirenti hanno deciso di rilasciarlo, in libertà provvisoria. In serata, quindi, l'ex informatore del servizio segreto s'è rimesso in viaggio per ignota destinazione. Che cosa è accaduto durante quelle cinque ore? Per adesso non ci sono spiegazioni. Attraverso certe indiscrezioni, si sono raccolte le poche essenziali notizie sulla i a a , a : ò giornata trascorsa a Padova da Torquato Nicoli. Il resto rimane avvolto nel mistero. Già stamane c'era un clima di attesa inquieta al Palazzo di Giustizia. Questo interrogatorio del collaboratore del Sid, era stato predisposto da tempo, il giudice istruttore doveva aver preparato con estrema cura l'elenco degli argomenti da affrontare con Torquato Nicoli. E probabilmente era già pronto da parecchi giorni anche l'ordine di cattura da mettere sotto gli occhi di quest'uomo. Questa mattina, poco dopo le nove, Giovanni Tamburino è uscito dall'ufficio istruzione insieme con un cancelliere, e contemporaneamente lasciava il suo studio il procuratore della Repubblica, Aldo Fais. Poco più tardi li raggiungeva Luigi Nunziante, cui è affidato il ruolo di pubblico ministero nella massiccia inchiesta sulle manovre sovversive della «Rosa dei venti». Dove andavano i tre magistrati? Inutile cercare di accertarlo attraverso le vie giudiziarie. Comunque, lo si poteva benissimo immaginare: per oggi era in programma l'arrivo a Padova di Torquato Nicoli. Ed era scontato che il collaboratore del Sid non sarebbe stato sentito al Palazzo di Giustizia di Padova, ma in una località a qualche decina di chilometri da qui. Si sa che Nicoli in questo momento è tenuto sotto sorveglianza, e che per i suoi spostamenti si adottano tutte le cautele possibili. Secondo alcune voci, il colloquio sarebbe avvenuto in un ufficio del tribunale di Bassano del Grappa, presidiato da un gruppo folto di carabinieri. C'era l'ordine di cattura e forse Torquato Nicoli non sapeva nemmeno a che cosa stava andando incontro. Doveva essere tutto pronto per la traduzione al carcere. Ma durante quell'interrogatorio, evidentemente, qualcosa è cambiato, per cui l'agente segreto s'è visto spalancare la porta. Torquato Nicoli, 47 anni, odontotecnico di La Spezia, è un personaggio che non ha ancora trovato una posizione precisa nelle indagini sulle «trame nere», sui tentativi golpisti che si sono succeduti in questi ultimi tempi: riceve definizioni diverse spostandosi da una parte all'altra dell'inchiesta. Nicoli è stato rintracciato a Francoforte, dal capitano La Bruna: s'è lasciato convincere a tornare in Italia, ha passato la frontiera con documenti falsi. Poi è stato mandato a soggiornare in una località segreta, tenuto d'occhio costantemente. Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Bassano Del Grappa, Francoforte, Italia, La Spezia, Padova