Altro tragico gioco a Milano

Altro tragico gioco a Milano Altro tragico gioco a Milano Un bimbo brucia vivo davanti a suo padre Aveva 17 mesi - La sorellina ustionata - Forse hanno giocato con la benzina nel garage (Dal nostro corrispondente) Milano, 30 novembre. A poco più di una settimana di distanza dalla tragedia di via Tibaldi, dove cinque bambini, tra gli 8 e i 12 anni, sono morti asfissiati dai gas di scarico di un'auto messa in moto per gioco in un box, un altro bimbetto di soli 17 mesi è bruciato vivo sotto gli occhi del padre, di uno zio e del nonno: anche una sorella della vittima è rimasta seriamente ustionata. La nuova disgrazia è avvenuta ieri sera in via San Francesco 66, in località villaggio di Ponte San Pietro, piccolo paese a circa 7 chilometri da Bergamo ed ha avuto per protagonisti la famiglia dell'operaio Andrea Anastasi, di 26 anni, abitante con la moglie Mirella Ravasio, di 24 anni, e i due figli Tiziana di due anni e mezzo e Antonio di 17 mesi in un appartamento all'ottavo piano di via Sardegna 9, a CiniseUo Balsamo, dove viveva anche il fratello del capofamiglia Franco Anastasi, di 27 anni, operaio alla Marelli. Andrea Anastasi fino a qualche settimana fa lavorava alla Breda siderurgica, ma ha lasciato il posto per entrare in una ditta di trasporti, che gli ha offerto vantaggiose condizioni. Ogni fine settimana, l'operaio era solito recarsi con la moglie e i 2 figli in casa dei suoceri Isaia e Adele Ravasio, che possiedono una villetta con giardino alla peri¬ feria di Ponte San Pietro: così ha fatto anche l'altro ieri. A mezzogiorno Andrea Anastasi era a tavola coi suoceri e tutta la famiglia e col cognato Enrico Ravasio. Subito dopo colazione, l'operaio è uscito in giardino a godersi il sole assieme ai due figlioletti: poco dopo è stato raggiunto dal suocero e dal cognato, che ha proposto ad Andrea Anastasi di cambiare le gomme delle auto, una Giulia e un'Alfasud. Mentre i due uomini, aiutati dal rispettivo suocero e padre, stavano armeggiando coi cric, improvvisamente hanno sentito delle grida provenire dal box la cui saracinesca era stata aperta, permettendo ai due bimbi di entrare per giocare: la piccola Tiziana è uscita di corsa con le vesti in fiamme. Il padre si è gettato su di lei strappandole le vesti e una scarpina che bruciava, mentre il cognato col padre si precipitavano nel box per portare aiuto al piccolo Andrea, che si era già trasformato in una torcia. Quando è stato possibile spegnere le fiamme il corpo del bimbo era ormai trasformato in una piaga. A bordo di un'auto è stato trasportato all'ospedale locale da dove i medici, vista la gravità delle condizioni, lo hanno dirottato al reparto ustionati dell'ospedale di Bergamo. I sanitari si sono prodigati per strapparlo alla morte, ma poco prima delle 22 il piccolo Andrea è deceduto. Allo stesso ospedale è stata trasportata anche la sorellina, le cui condizioni fortunatamente non sono gravi. I carabinieri, avvertiti della disgrazia, hanno aperto un'inchiesta. Nel box hanno trovato una piccola caldaia a gas in perfetto funzionamento, alcune taniohe vuote e un pacco di giornali. Non è stato possibile accertare con esattezza come possa essere avvenuta la disgrazia, in quanto non è stato trovato nulla d'irregolare. L'ipotesi più probabile è che i due fratellini si siano messi a giocare con dei fiammiferi trovati in casa e li abbiano lasciati cadere accesi sul pavimento, dove forse si trovava qualche chiazza di benzina perduta dalle automobili. La fiammata ha avvolto Antonio e Tiziana Anastasi: la sorellina ha fatto in tempo a uscire e salvarsi, il fratellino invece non è stato | in grado di seguirla, g. m. Il piccolo Antonio

Persone citate: Adele Ravasio, Andrea Anastasi, Enrico Ravasio, Franco Anastasi, Marelli, Mirella Ravasio, Tiziana Anastasi

Luoghi citati: Bergamo, Milano, Ponte San Pietro