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Operazione dei carabinieri nelle campagne del Canavese Operazione dei carabinieri nelle campagne del Canavese Arrestati 14 nomadi con armi e milioni: "Banda sequestri,,? Trovati nell'accampamento 13 pistole, un mitra, valuta straniera e italiana per oltre 50 milioni e preziosi per decine di milioni - In carcere anche 5 donne - Le indagini dopo i recenti assalti per rapina in Piemonte (Nostro servizio particolare) Chivasso, 30 novembre. Tredici pistole, un mitra, valuta straniera e italiana per oltre 50 milioni, assegni, documenti d'identità falsi, timbri, pietre preziose, monili d'oro per decine di milioni, sono stati sequestrati, questa mattina, dai carabinieri del Gruppo di Torino in un accampamento di nomadi nella zona di San Benigno Canavese, lungo la sponda del torrente Orco. Quattordici persone sono state arrestate, fra queste cinque donne, per detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, furto aggravato e continuato, falsificazione e uso di documenti. I risultati dell'operazione, che ha impegnato per tutta la mattinata cento uomini, sono stati definiti sorprendenti e molto interessanti per quanto potrà emergere nel corso delle indagini per far luce su episodi di criminalità avvenuti nella provincia di Torino. Gli inquirenti danno molta importanza al ritrovamento delle banconote. Potrebbero essere il frutto di un riscatto pagato in uno dei tanti episodi di sequestri di persona avvenuti in questi ultimi anni nell'Italia del Nord. Ma gli zingari non sarebbero gli autori dei rapimenti, avrebbero solo « acquistato » il denaro dai banditi per rimetterlo in circolazione. Questa naturalmente è solo una ipotesi che il capitano Formato dei carabinieri non | esclude. Le indagini erano iniziate dopo che erano avvenuti numerosi assalti alle banche, uffici postali e aggressioni nelle abitazioni in provincia di Torino. I banditi erano sempre gli stessi e avevano caratteristiche somatiche inconfondibili. Si era notato anche che le rapine e i furti aumentavano con la presenza delle carovane di zingari. I carabinieri hanno fatto un censimento dei nomadi e controllato gli spostamenti. I dati inviati al gruppo di Torino venivano esaminati. Ieri è giunta la segnalazione più importante: da circa cinque giorni a San Benigno Canavese c'era un accampamento con oltre duecento nomadi jugoslavi. La tribù è stata posta sotto sorveglianza, « Abbiamo subito avuto la sensazione — dicono i carabinieri — che fra quelle tende (una quarantina) po- teva esserci qualcosa di interessante ». Alle 6 è scattata l'operazione, coordinata dal col. Oresta. Sono stati impiegati anche i nuclei. Radiomobili e Investigativo comandati dal cap. Formato. L'accampamento è stato circondato. Quando i militari hanno fatto irruzione con le armi in pugno i nomadi stavano dormendo: qualcuno ha tentato di fuggire. Altri sono stati poi trovati con pistole addosso. Raka Kostic, 29 anni, uno dei capi della carovana, quando è stato bloccato, ne aveva tre infilate nella cintura, con il proiettile in canna. L'accampamento è stato ispezionato minuziosamente. Sul greto dell'Orco, nascosta in un cespuglio, è stata scoperta una pistola mitragliatrice. Dicono gli inquirenti: « Ovunque spuntavano fuori armi, proiettili, gioielli e denaro. Molte persone sono state trovate con documenti diversi. In una tenda c'era l'occorrente per la falsificazione: timbri a secco e a umido. Sono saltati fuori parecchi chili di gioielli il cui valore si aggira sui cinquanta milioni. Il denaro era in mazzette, dovremo controllare i numeri per sapere da dove proviene. Abbiamo trovato anche refurtiva di vario genere, assegni, radio e televisori portatili ». « Era una grossa organizzazione — dice il ten. Zacheo — che poteva contare su parecchi elementi. Dovremo indagare a lungo e l'impresa è difficile. Gli arrestati hanno documenti falsi: sarà un problema identificarli ». Una piccola parte della refurtiva (braccialetti e collane) è già stata consegnata ai derubati. Emanuele Monta Ermenegildo Carnevale m Ivo Manko Raca Kostic Novica |ankovic Maria Zaric Mira Drantinovic