La tredicesima di Mario Salvatorelli

La tredicesima La tredicesima (Segue dalla 1" pagina) te. tanto che aziende private ed enti pubblici, in molti casi, si trovano nell'impossibilità di riempire le buste-paga di fine anno, con o senza conguagli fiscali. E' giunto, forse, il momento di un'iniezione di ottimismo. Si verificherà domani se si è trattato di un bluff, intanto oggi può servire a riportare un po' di fiducia. Nel convegno di ieri a Roma sull'inflazione, Galbraith ha detto che se l'inflazione fosse un problema tecnico, a quest'ora sarebbe già stato risolto, ed ha aggiunto: «E' importante rendersi conto che non esiste una mano invisibile che guida l'economia: il timone è affidato all'uomo, alla sua volontà, alla sua intelligenza», si potrebbe aggiungere, alla sua fantasia. L'austerità è stata un fallimento almeno nel modo in cui è stata imposta all'Italia un anno fa. Si potrebbe ora provare una medicina diversa: quanto I meno, se non farà guarire il malato, non ne aggraverà la malattia, anche perché il fisco può attendere: se incasserà quanto deve un mese più tardi, avrà forse delle difficoltà contabili di esercizio, ma non ci rimetterà nulla. Anzi, potrà guadagnarci qualcosa, se un risveglio delle vendite e della produzione farà aumentare il gettito delle entrate sugli affari e sui consumi. Un esperio come Bruno Visentini certo non entra in crisi per difficoltà contabili e sa valutare vantaggi e svantaggi. Se c'è una «tredicesima» da salvare, è proprio questa: se uno stipendio non dev'essere falcidiato dalle imposte, è certo il prossimo, ultimo di uno degli anni più difficili e ansiosi del dopoguerra. Qualche centinaio di miliardi in più nelle tasche degli italiani non ci starebbero male, e siamo certi che ne farebbero (ne faremmo; buon uso: malgrado i facili luoghi comuni, siamo tra i popoli più risparmiatori del mondo (lo dimostrano le cifre), anche se poi non sappiamo o non vogliamo gestire questo risparmio e lo affidiamo agli intermediari. Ed è un altro luogo comune il dire che le «tredicesime» finisconu in tacchini e mortaretti: è in dicembre che la maggior parte delle famiglie fanno le loro spese più utili, anche se «straordinarie»: a incominciare dal cappottino per l'inverno. Mario Salvatorelli

Persone citate: Bruno Visentini, Galbraith

Luoghi citati: Italia, Roma