Facchetti: "Non me la sento di rientrare con la Juventus,,

Facchetti: "Non me la sento di rientrare con la Juventus,, Facchetti: "Non me la sento di rientrare con la Juventus,, Dice: "Non sono ancora a posto" • Dovrebbe giocare stopper con Bini "libero" - Perplessità di Suarez - Nel Milan alternativa Calloni-Bigon? (Dal nostro corrispondente] Milano, 26 novembre. L'importanza di chiamarsi Facchetti: è quasi guarito, ma non se la sente di giocare contro la Juventus anche se Suarez continua a sperare il contrario. Forse, più che per una questione fisica, Giacinto ha paura di dovere tornare in campo e rischiare oltre il dovuto contro un'avversaria forte. Bisogna capirlo: Facchetti ha un nome e un passato da difendere, soprattutto ora che rischia di oerdere il posto come libero a favore del giovane Bini, uno così bravo che persino Bernardini sta meditando di chiamarlo in Nazionale. Un radiocronista di Montecarlo chiede proprio a Bini: «■ La grande Inter è Irripetibile? ». Risponde il nerazzurro: « Duella, ormai, un ricordo, giocava addirittura con due registi come Suarez e Corso, come può saltarne fuori un'altra simile? ». Le parole sono di un ragazzo che nella nuova Inter è riuscito a conquistarsi un posto proprio ai danni di uno dei pilastri dello squadrone del passato, Facchetti: involontariamente, Bini, avalla con le parole e con i fatti un taglio ai ricordi che sovente condizionano l'ambiente nerazzurro, comprimendolo quando occorrerebbe invece un realismo adeguato ai tempi e al materiale disponibile. Uno dei pochi a farlo è Luis Suarez. Allo spagnolo è stata data una « patata bollente », ossia una squadra ben preparata sul piano atletico ma con campioni sul viale del tramonto e con giovani, a parte un paio, ancora immaturi. Con Mazzola infortunato, Facchetti in fase di recupero, Bertini fra il sì e il no, Oriali irrecuperabile. Suarez è costretto a fare sorrisetti o a dire: ■ Come posso parlarvi di formazione? Ve la dirò sabato, an:i probabilmente la saprete soltanto domenica. Chi ha mai detto che Facchetti giocherà stopper o terzino? lo no, sicuramente. Sono tutti convocati per sabato: se Mazzola non starà bene tornerà a casa. Fedele oggi è rimasto a riposo per motivi precauzionali. Sono d'accordo che dopo un mese di assenza Facchetti non può avere il ritmo necessario a una parità così impegnativa, ma se non torna a giocare, quando riacquista questo ritmo? ». Suarez fa e disfa; risponde e chiede ma non si addentra nei problemi probabilmente perché non può farlo considerato il momento decisamente poco fortunato della sua squadra tartassata dagli infortuni. Facchetti, ad esempio, stamane ad Appiano Gentile ha giocato nel- l'amichevole contro il Monza, finita 2 a 2 dopo che i nerazzurri si erano trovati in svantaggio di due reti per un gol di Maiani e un'autorete di Catellani poi pareggiati da Boninsegna e Bini nel finale. Nella squadra di David ce una mezza punta, Antonelli. del quale Sacchero, general manager del Monza e già direttore sportivo dell'Astimacobi ai tempi di Antognoni, parla come di una grossa rivelazione del calcio. Facchetti, dicevamo, si è impegnato abbastanza, ha corso, è andato anche all'attacco giocando dapprima come stopper a zona e quindi senza precisi punti di riferimento. Il dr. Ouarenghi lo ha definito guarito. Ebbene, quando è uscito dagli spogliatoi e gli abbiamo chiesto se stesse già facendo un pensierino su Anastasi o su Damiani, il difensore ha ribattuto: « Non penso di farcela per domenica, non sono in condizioni altetiche buone. Quando rientro, voglio stare bene, perché devo giocare se non sono a posto? Quando scattavo ed andavo in progressione, sentivo le gambe pesanti, mi di¬ spiace, ma non credo che sarò in campo contro la Juventus ». Parole inaspettate, che hanno letteralmente gelato l'ambiente confermando di riflesso vecchie impressioni e cioè che Facchetti non intende rientrare In un ruolo diverso da quello che occupava prima della lunga assenza, né tantomeno dunque asoggettarsi a fare il terzino o lo stopper in una partita cosi combattuta come sarà sicuramente quella con la Juventus. Anche Giagnoni ha provato nel pomeriggio a Milanello la squadra che domenica dovrebbe scendere in campo contro il Torino; dovrebbe, in quanto nella ripresa si è avuta una variante che potrebbe essere stata dettata da motivi contingenti ma che si presta anche ad altra interpretazione. Giagnoni ha tolto Galloni dal centro dell'attacco mettendolo nelle riserve e schierando al suo posto Bigon: un ballottaggio fra i due rossoneri? E' possibile, anche se il tecnico in proposito non ha voluto pronunciarsi. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Appiano Gentile, Milano, Montecarlo