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Rogo a bordo d'una nave-garage che porta auto negli Stati Uniti L'incendio sulla "Savonita" nel Golfo del Leone Rogo a bordo d'una nave-garage che porta auto negli Stati Uniti Sul mercantile vi erano 3300 vetture: 250 sono state distrutte o danneggiate (Nostro servizio particolare) Savona, 27 novembre. (s.c.) La nave-garage «Savonita», un gigante del mare, ha preso fuoco mentre era in navigazione nel Golfo del Leone, dopo aver salpato dal porto di Savona. L'incendio, domato con i mezzi di bordo, ha gravemente danneggiato le strutture dei ponti 7 e 8, dov'erano imbarcate 3300 automobili GX Fiat. Il comandante dell'unità, che batte bandiera norvegese, dopo aver consultato via radio l'armatore, ha deciso di invertire la rotta e dirigersi verso il porto di Savona, per scaricare le 250 vetture danneggiate (una ventina sono andate completamente distrutte) e far eseguire i lavori di riparazione. La «Savonita» è lunga quasi 160 metri, larga 25 e alta 23, e stazza 6500 tonnellate. Viene impiegata sulla rotta per gli Stati Uniti d'America; trasporta ogni volta circa 3000 autoveicoli. Era salpata ieri alle 17, dopo aver completato le operazioni di carico, dirigendosi verso lo stretto di Gibilterra. Sarebbe dovuta giungere a New York dopo una decina di giorni di viaggio. Poco dopo 12 ore di navigazione, quando si trovava nel Golfo del Leone, ad ovest della costa di Marsiglia, è divampato l'incendio al ponte 8, verso poppa. Le cause sono da accertare, ma si presume si tratti di un cortocircuito. Ben presto le fiamme si sono estese anche al ponte 7, le cui strutture sono in legno. L'allarme è stato immediato. Sono entrati in funzione i mezzi antincendio di bordo (tra i più moderni che esistano), che in un'ora hanno avuto ragione del fuoco . Il comandante ha ordinato di invertire la rotta e di far ri¬ o l i ¬ torno a Savona, dove l'unità è giunta poco prima delle 19. Sono saliti a bordo i rappresentanti della «Zust-Ambrosetti», l'agenzia marittima a cui si appoggia la «Savonita», della società assicuratrice, della Fiat, assieme agli ufficiali della Capitaneria di porto, della guardia di Finanza, della polizia e ai funzionari dell'Ente porto. I portelloni dei ponti 7 e 8 erano ancochiusi ermeticamente, per motivi precauzionali, essendo invasi dal fumo; verranno riaperti domani. Domattina il comandante, sentite le autorità portuali, l'agenzia e l'armatore, deciderà sul da farsi. In serata è stato sgombrato il piazzale antistante l'autosilos (alla banchina di fronte è attraccata la gigantesca unità) per far posto alle auto danneggiate, che dovranno essere riportare a terra.