Questa è la storia di sei bambini padre in carcere e madre malata di Luciano Curino

Questa è la storia di sei bambini padre in carcere e madre malata Una vera tragedia (senza morti) all'italiana Questa è la storia di sei bambini padre in carcere e madre malata L'uomo è in prigione a Sanremo per aver firmato con nome falso un assegno rubato - La moglie è ricoverata a Torino - Una ragazzina di 14 anni provvede ai 5 fratellini - Martedì i bimbi si sono recati nella cittadina ligure per chiedere la liberazione del padre - Ora sono tornati ad Asti e temono lo sfratto (Dal nostro inviato speciale) Asti, 27 novembre. «Con che cosa avete pranzato, oggi?». «Pasta. Soltanto pasta con conserva». «E per cena che cosa avrete?». Rosalia fa un gesto che significa boh, non lo sa proprio, in casa non c'è nulla, forse non si cenerà. Rosalia ha quattordici anni, da quando il padre è in prigione e la madre all'ospedale bada ai cinque fratelli minori, l'ultimo è Pieruccio di cinque mesi. Per Pieruccio una zuppetta di latte e grissini riuscirà a rimediarla. E' una ragazzina troppo seria, triste. Chissà da quando non sorride. Zoppica fortemente. E' andata così: a sette anni ha ricevuto un brutto calcio all'anca. «L'osso è marcito)) mi spiega. L'hanno operata una volta, due, tre. Adesso quella gamba è di dieci centimetri più corta, e non è guarita. Rosalia deve andare ogni mese al Rizzoli di Bologna per cure. Ma ora che il padre è in prigione, non c'è nessuno che l'accompagni a Bologna. Bada ai fratellini di dieci anni, di sei, di tre, di due e di pochi mesi, e cerca di trovare il tempo per andare a scuola. «Che classe, Rosalia?». «Quarta». «Quarta media?». «Quarta elementare. Sono rimasta indietro per il fatto della gamba». «Rosalia, è dura la vita con te. Sola con i fratellini, tante preoccupazioni. Dimmi: non hai mai paura?». «Una paura ce l'ho, che ci mandino via da questa casa. Che cosa farci? Posso mica andare a dormire al Tanaro con tutti questi bambini?». Abita nelle case popolari di strada Prai, un alloggio nuovo, pulito e caldo. Soltanto da poco vive qui, prima la famiglia stava in due stanze di una vecchia casa che è una vergogna, con la ringhiera che va a pezzi, buia e senza acqua. Anzi, un po' di acqua veniva dal rubinetto verso le due di notte e bisognava prenderla allora. Un'esistenza rudimentale, subumana. E' stato fantastico quando, due mesi fa, la famiglia è venuta nella casa nuova. Ma poi il padre è stato arrestato, ormai non c'è più un soldo nei cassetti e la pigione e il riscaldamento di due mesi sono da pagare, Rosalia teme lo sfratto. Il padre, Vincenzo Augusta di 39 anni, è muratore. Non ha molto lavoro, di questi tempi, e per tirare avanti con tutta la famiglia doveva fare qualcosa d'altro. Ha venduto angurie. Finito il tempo delle angurie, ha pensato di fare il fioraio ambulante. Bisognava assolutamente fare qualcosa per pagare l'affitto e il riscaldamento della casa nuova, per non ritornare in quelle due stanze senza acqua. Si era sotto i Santi e Vincenzo Augusta è andato a Sanremo ad acquistare una partita di crisantemi. Si è messo nei guai pagando con un assegno di 700 mila lire proveniente da ricettazione. Ha anche esibito una carta d'identità con nome falso e con quel nome ha firmato l'assegno rubato. E' finito al «Santa Tecla», la prigione di Sanremo. Ha presentato quattro richieste di scarcerazione, tutte respinte. Ha sbagliato e sta pagando (non c'è chi per reati assai più gravi ottiene facilmente la libertà provvisoria?). Ma quello che fa grande pena è che a pagare, e duramente, sono anche i figli, tutti di pochi anni. La loro madre, già sofferente di cuore, per l'arresto del marito e per le tribolazioni che ne sono seguite e per l'affanno di tirare avanti e per la paura di perdere la calda casa che per anni aveva sognato, per tutti questi motivi ha avuto un collasso e l'hanno trasportata in un ospedale torinese. Così, una patetica ragazzina che ha molto bisogno di assistenza e di cure si è trovata a dover assistere e curare cinque fratellini. «Pieruccio non mi dà fastidi. Sta tutto il giorno su una sedia, lì, buono». E' molto dolce con i fratellini. Qualche vicino, un po' i parenti finora li hanno aiutati a sopravvìvere, ma è sempre più difficile ottenere altro aiuto. I vicini e i parenti hanno anche i loro problemi, dicono: «Non è cattiva volontà, ma vede: io lavoro solo tre giorni alla settimana ». Abbiamo pubblicato ieri la notizia che un parénte ha portato i sei piccoli Augusta al tribunale di Sanremo perché il giudice, vedendoli, concedesse la libertà al padre. Il magistrato ha soltanto concesso che i bimbi potessero visitare il papà in carcere. «Che cosa vi ha detto?». «Ci ha raccomandati di stare buoni. Ci ha detto: papà sta lavorando, non dovete avere paura, papà deve lavorare qui dentro per un po' di tempo, fra un mesetto verrà a casa». Sono ritornati da Sanremo e hanno cenato con un litro di latte in sei. Ma questo è accaduto ieri. Per la cena di stasera Rosalia non sa se avrà qualcosa da mettere in tavola. Luciano Curino Asti. Rosalia, 14 anni, al centro, con i suoi cinque fratellini (Foto « La Stampa »)

Persone citate: Quarta, Vincenzo Augusta

Luoghi citati: Asti, Bologna, Sanremo, Torino