Alfa: incontro decisivo tra azienda e sindacati

Alfa: incontro decisivo tra azienda e sindacati Le parti sono riunite a Milano Alfa: incontro decisivo tra azienda e sindacati Si discute su come ridurre la produzione: "ponte" di Natale, Cassa integrazione, eccetera - Altri argomenti: occupazione, straordinari, programmi aziendali - Domani a Roma i colloqui per la Fiat (Dal nostro inviato speciale) Milano, 27 novembre. L'industria automobilistica italiana (Fiat, Alfa Romeo, Lancia) sta cercando un'intesa con il sindacato dei metalmeccanici per gestire i problemi che derivano dalla crisi del settore -e che si traducono nella necessità di ridurre la produzione (quindi gli orari di lavoro) di fronte alla caduta delle vendite e all'accrescersi del numero delle auto immagazzinate. Per la Fiat è fissato un incontro con i sindacalisti venerdì a Roma. Si tratterà della ripresa del dialogo, dopo circa due mesi d'interruzione, durante i quali 71 mila operai dell'auto (65 mila della Fiat e 6 mila della Lancia) hanno fatto orari di 24 ore settimanali (tre giornate di lavoro alla settimana). La Fiat ha anticipato ai dipendenti il trattamento più favorevole della Cassa integrazione speciale, assicurando così circa il 94 per cento del salario. A Roma venerdì i dirigenti della Fiat ed i sindacalisti della Firn cercheranno una intesa per definire: la fine della Cassa integrazione; un « lungo ponte di Natale » (forse dal 20 dicembre al 15 gennaio) comprendente 14 giornate lavorative da coprire con la Cassa integrazione; l'adozione di un sistema di verifiche mensili degli stocks di macchine, per decidere eventuali riduzioni della produzione nel corso del 1975. Per l'Alfa Romeo è cominciato oggi pomeriggio nella sede milanese dell'Intersind un lunghissimo incontro (il quarto negli ultimi tempi) che nelle intenzioni delle parti dovrebbe essere decisivo. Alla trattativa partecipano i massimi esponenti dell'Alfa: il presidente Cortesi con l'amministratore delegato e direttore generale Vincenzo Moro, i vice direttori generali Caravaggi (responsabile del personale) e Piantini (responsabile della produzione). Per l'Intersind (l'organizzazione sindacale delle aziende a partecipazione statale) è presente Giancarlo Capecchi. La delegazione sindacale della Federazione lavoratori metalmeccanici è composta dal segretario nazionale, Lettieri, con i segretari provinciali milanesi Breschi (Cgil), Galbusera e Serena (Uil), Tiboni (Cisl) e con i coordinatori nazionali del settore auto Zilli e Morese. L'Alfa Romeo, in precedenti riunioni e attraverso dichiarazioni dei suoi dirigenti, ha indicato in circa 20 mila la produzione di vetture da « perdere », corrispondente ad una quarantina di giornate lavorative negli stabilimenti milanesi di Arese e del Portello (il problema non si pone per l'Alfa Sud). Negli stabilimenti di Arese e del Portello gli operai ed impiegati sono circa 22 mila. In seguito al blocco delle assunzioni, che è in vigore dal novembre dell'anno scorso, i dipendenti sono diminuiti di oltre mille unità, per la mancata sostituzione delle persone collocate a riposo. Finora l'Alfa Romeo ha potuto « perdere » quattro giornate lavorative con il « ponte » fatto all'inizio di novembre. Nei precedenti incontri i sindacati hanno subordinato le misure per ridurre la produzione a un esame globale dei programmi dell'azienda: occupazione, straordinari, organizzazione del lavoro, investimenti, diversificazione produttiva. Questa linea è stata confermata nella riunione del Coordinamento sindacale del gruppo Alfa Romeo, che ha avuto luogo stamane e nella prima fase della trattativa di oggi pomeriggio con i rappresentanti dell'azienda. I sindacalisti non sarebbero contrari a un breve « ponte di Natale » ed all'applicazione della Cassa integrazione per le riduzioni produttive a condizione che l'azienda rinunci a chiedere la « crisi di settore », come ha fatto invece la Fiat. La riunione, cominciata verso le 17, è stata sospesa verso le 20,30 per consentire alla delegazione dell'azienda di preparare un documento sui punti che i sindacati ritengono preliminari per affrontare poi il problema del « ponte » e delle riduzioni di produzione. « Se il documento dell'azienda sarà considerato soddisfacente — hanno detto i sindacalisti — faremo poi conoscere le nostre proposte per la riduzione della produzione ». I punti preliminari sono i seguenti: Occupazione. Il sindacato chiede che il blocco delle assunzioni sia una misura transitoria con l'impegno di abolirla appena si profili una ripresa delle vendite. Straordinari. Il sindacato insiste per l'abolizione totale degli straordinari, già fortemente ridotti. L'azienda fa presente che ci sono situazioni obbligate che riguardano i servizi aziendali (pompieri, sorveglianza, manutenzione eccetera), le vetture destinate agli Stati Uniti (che richiedono lavorazioni particolari) e altre attività indispensabili. Organizzazione del lavoro e prospettive di sviluppo. Il tema riguarda parecchi aspetti (organici; ritmi; sistemi di lavoro alle linee di montaggio; sperimentazione di nuove tecniche come le « isole di montaggio »; investimenti e diversificazione produttiva). A tarda notte si è ripreso con l'esame del documento presentato dalla direzione dell'Alfa Romeo. Mentre scriviamo la riunione è in corso. Per il « ponte » di Natale i sindacati intendereboero accettare al massimo la « perdita » di 7-8 giornate lavorative. Sarebbe quindi un « ponte breve ». Sergio Devecchi

Luoghi citati: Arese, Milano, Roma, Stati Uniti