Il giallo della Venchi Unica

Il giallo della Venchi Unica Un'assemblea, molte manovre e dietro tutto; Sindona Il giallo della Venchi Unica U «giallo» della Venchi Unica, che si credeva risolto con l'assemblea della società tenutasi martedì a Torino, è sempre più intricato, Il nuovo consiglio d'ammi nistrazione nominato dall'assemblea che dovrebbe rappresentare la nuova proprietà e le dichiarazioni del dottor Gilardelli, che ha diretto l'assemblea, riguardanti la rinuncia di Rosario Vassallo all'acquisto del pacchetto di maggioranza della società (42 per cento delle azioni) e i =,,„.,„<.,-;,,; contatti con il nuo successivi contatti con u nuo rito nulla sull'avvenire della importante industria dolciaria torinese, che occupa due mila dipendenti. A complicare maggiormente la situazione è arrivato uri comunicato del Vassallo in cui si precisa che « la società Fin.Pro.Fit ritiene di essere la legittima proprietaria del 42 per cento circa delle azioni Venchi Unica e ciò per alcune obbligazioni assunte e di un telex fatto dai vecchi proprietari, come Filama Holding e Amincor Bank di Zurigo, con il quale si autorizzava l'avvocato Giorgio Am- | brosoli (liquidatore della Ban j ca Privata Italiana di Michele Sindona, n.d.r.) a vendere le azioni Venchi Unica pari al 42 per cento al barone Vassallo o a persona o società o ente da nominare ». Il comunicato prosegue affermando che il Vassallo avrebbe risposto affermativamente con un telegramma e sostiene che un legale della società Fin.Pro.Fit, nella persona dell'aw. Giannò inviato all'assemblea per sollevare la eccezione di nullità dell'aa semblea stessa, non sarebbe stato ascoltato. « L'avvocato Giannò — dice testualmente il comunicato — faceva l'eccezione, che però non veniva recepita, a quanto pa^e, dal presidente dell'assemblea, ex gruppo Sindona ». Fra i vari interventi in assemblea non ne abbiamo però udito alcuno che sollevasse « eccezione » e il fatto ci è stato confermato dallo stesso notaio Placido Astore di Torino che ha verbalizzato l'andamento della riunione. « Nessuna azione contraria a quanto deliberato dall'assemblea — ha detto — risulta sia dal verbale, sia dal resoconto stenografico, sia dalla registrazione ». Il comunicato del barone Vassallo lascia, pertanto, alquanto perplessi, specie quando afferma che « ogni e qualunque azione in sede penale e civile sarà intrapresa dal collegio di difesa» diretto dall'avvocato Franco Cuttica, e quando riconferma che « la Fin.Pro.Fit, nel dissociare le proprie responsabilità da quelle del gruppo Sindona, che ha provveduto ad organizzare un'assemblea per noi nulla, si dichiara proprietaria delle azioni Venchi Unica, anche se non materialmente ancora girate ». Per questo, conclude il comunicato, « la Fin.Pro.Fit è stata illegittimamente impedita anche nel mantenimento di quanto aveva promesso nei confronti dei lavoratori della Venchi Unica, ossia del pagamento delle spettanze arretrate e di ogni e qualunque questione che è stata discussa al ministero del Lavoro e presso la sede della Regione Piemonte, quali ospiti della Regione stessa ». In quanto all'azionista Giu- seppe Mascheroni, portatore per delega di 5.219.500 azioni pari al 42 per cento circa del eapitale della società e che all'assemblea di martedì ha condotto il gioco a suo pia-cimento, risulterebbe che ab- bia agito per conto della hold-ing lussemburghese Filama, di proprietà di Sindona, a suo tempo appoggiata presso l'Amincor Bank A. G. di Zu- rigo. Il Mascheroni avrebbe, infatti, seguito le istruzioni da quest'ultima fornite al li-quidatore della Banca Privata Italiana avvocato Giorgio Am-brosoli che è depositario, per conto dell'Amincor stessa del- le azioni in oggetto. Da tutto questo intrico sipuò desumere che il baro-ne Vassallo ha avuto contatti con l'Amincor Bank o con gli effettivi proprietari del 42 per cento delle azioni Venchi Unica (in pratica il gruppo Sindona) e ha ritenuto d'aver perfezionato l'operazione di acquisto, senza tener conto che presso la Privata Italiana, depositaria per conto dell'Amincor del pacchetto azionario, esistevano complicati intrecci di ere diti e garanzie che non per | mettevano di ottenere la li- ibera disponibilità dei titoli, | senza risolvere prima delica ti problemi, | Frattanto gli eventi incal1 zavano perché al consiglio j d'amministrazione della Ven1 chi Unica mancava il nume r0 minimo statutario di cin que membri ed era stata perciò convocata un'assem , Diea per martedì 26 novem ; Dre per sostituire i consi j giieri dimissionari. All'ulti1 mo momento è stato trova \ t0 lm importante gruppo fi1 nanziario « costituito — ce ! me ha sottolineato ieri un comunicato della società — da professionisti che non [hanno rivestito e non rivelsi0no alcuna delle cariche erroneamente indicate ». In particolare, per quanto riguarda Marcello Lauro, ex consigliere della società « Navigazione Toscana » e apprezzato amministratore di aziende industriali, la Venchi Unica ha precisato che « non ha mai rivestito le cariRenzo Villare (Continua a pagina 2 in settima colonna)

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