Olandesi senza "punte,, Anche Geels infortunato

Olandesi senza "punte,, Anche Geels infortunato Olandesi senza "punte,, Anche Geels infortunato Squalificato Rep, inutilizzabile in Coppa Brokamp - Unico attaccante di ruolo è Steffenhagen, un tedesco che ha giocato in Sud Africa • Opzij! Op weg naar Ajax ». La frase, più o meno, significa » Attenzione! E' in arrivo l'Ajax » e la si può leggere su parecchie migliaia di auto olandesi, scritta in stampatello sugli adesivi. Il to- no, si capisce, è alquanto minac-cioso. come pretende il blasone del club di Amsterdam, ricco di un prestigio facilmente misurabile con i 16 titoli nazionali conquistati e le tre Coppe dei Campioni d'Europa che stanno in cassaforte di fianco a 7 Coppe d'Olanda, una » Supercoppa » europea, una Coppa Intercontinentale. Fondato una mattina del 18 marzo 1900 durante una riunione di gentiluomini con mustacchi e bombetta — sede dell'incontro il Caffè delle Indie Orientali in Kalverstraad, stemma del club un guerriero aiace con barba ed elmo — l'Ajax è diventato negli ultimi anni una società-guida del calcio mondiale. Oggi che non ci sono più Cruyff e Neeskens, che la squadra ha meno titoli e meno stimoli (gioca in Coppa Uefa e non più in Coppa Campioni, ha ceduto il titolo olandese al Feyenoord ed ora deve temere pure il PSV Eindhoven che lo precede di un punto in classifica) l'Ajax fa decisamente meno paura e dunque quella frase intimidatoria provoca reazioni meno preoccupate. Arriva l'Ajax, ma la Juve non trema: anche perché il suo trainer Parola è andato di persona a controllare questo Ajax due settimane fa ad Anversa e l'impressione visiva ha confermato certi dubbi sullo squadrone olandese che si è qualificato d'un soffio, grazie alla regola del « gol doppio in trasferta » come già nel turno pre cedente contro lo Stoke City. Certo è tutto diverso l'Ajax di oggi dall'Ajax della finalissima europea del '73 a Belgrado. Nuova anche la guida tecnica, affidata a Kraay, trentottenne ex-calciatore del Feyenoord: è lui che decide la formazione (che poi non comunica ai giornalisti, ai quali riserva solo freddi sorrisi coi suoi dentoni sporgenti) anche se sul campo di allenamento gran parte del lavoro di preparazione tocca a Bobby Haarms, già » vice » ai tempi di Michels e Knobel. Nuova la numerazione sulle maglie, ora che i regolamenti di Coppa Uefa impediscono quell'autarchia che pareva un vezzo (il « 14 » di Cruyff. ad esempio) e nuovissimo l'impaccio offensivo di una formazione che ha sempre un robusto telaio ma stenta come tutte le altre squadre « normali » a produrre palloni-gol. Del grande Ajax che fu sono rimasti alcuni giocatori (sempre temibilissimi), il presidente Van Praag ed il cuoco, Rikus Walter, che cura in ogni trasferta il « menu » dei giocatori. Ieri sera, con la collaborazione del personale di Villa Sassi, ha proposto: crema di funghi e spaghetti al pomodoro (a scelta), carne al burro con cavolfiori e verdure varie, insalata mista, torta di mele, frutta. Da bere: acqua minerale e succo d'arancia. Niente birra, nemmeno una bottiglia. Così come nessuna moglie al seguito, con rimpianto di chi a Belgrado aveva notato le doti estetiche delle « signore Ajax » ammirabilissime almeno quanto le doti calcistiche dei loro mariti. I giornalisti olandesi al seguito della squadra non fanno troppo affidamento sull'Ajax. soprattutto adesso che mancano quasi totalmente le punte: perché Rep è squalificato. Brokamp può giocare solo in campionato (causa un tardivo tesseramento) e Geels, Infortunato domenica scorsa, ha risentito proprio ieri mattina, durante l'allenamento al campo Combi, del dolore inguinale. « lo vorrei giocare, chiederò di andare in campo con l'aiuto di una iniezione anti-dolorifica » dice Geels. Ma il suo recupero appare improbabile, così l'unico attaccante « vero » dell'Ajax risulterebbe Steffenhagen, la riserva di Rep: e al suo fianco, per tener in piedi lo schema del 4-4-2 ormai usuale per l'Ajax. avanzerà Mulder, un ex-centravanti da tempo trasformatosi in centrocampista. Dando per scontata l'assenza di Geels, lo schieramento dell'Ajax stasera risulterebbe questo: davanti al portiere Scrijvers quattro difensori in linea, con Suurbier e Krol sulle ali, Hulshoff e Blakenburg al centro (il primo fa lo » stopper », il secondo il « libero » quando il pallone è agli avversari). A centrocampo altri quattro uomini: il famoso Haan (che in Nazionale gioca da «libero») più arretrato rispetto al giovane Dusbaba (18 anni) e ai due fratelli Arnold e Gerrie Muhren. In avanti Steffenhagen e Mulder. Se per caso Geels potrà andare in campo, verrebbe messo al fianco di Steffenhagen, con arretramento di Mulder al posto di A. Muhren. Alla vigilia insomma ci troviamo di fronte ad un Ajax un po' dimesso. Ma la solidità atletica dei singoli, l'esperienza del collettivo, l'intercambiabilità dei ruoli tipica della « scuola olandese » (per cui un Hulshoff o un Krol possono arrivare al gol e i centrocampisti tutti dare aiuto agli attaccanti) sono basi sicure. I giocatori sembrano più ottimisti dei giornalisti. Hulshoff ha detto di Altafini: - Non è un pericolo, è troppo vecchio ». E Steffenhagen vuole conquistarsi un posto fisso da titolare, stanco coni e di far la riserva dopo essere emigrato sino in Sud Africa per poter giocare quando tre anni fa venne coinvolto in uno scandalo di « partite vendute » con l'Hertha Berlino: Steffenhagen è tedesco come Blankenburg. ma molto più piccolo ed esile. Vorrebbe tornare in Germania, lo aveva richiesto l'Eintracht Francoforte ma l'Ajax ha chiesto troppo (mezzo milione di fiorini). Così fa la riserva, stasera ha una grande occasione da sfruttare contro quella Juventus che lui ha già incontrato nel '71 nelle fine dell'Hertha. Lui, piccolo tedesco capitato in Olanda dopo essere stato in' Sud Africa, vuole dimostrarsi più bravo a far gol di quell'Altafini, brasiliano diventato famoso in Italia. Antonio Tavarozzi