Due giovani morti in un canale Forse assassinati da un complice

Due giovani morti in un canale Forse assassinati da un complice Tragico regolamento di conti nel Cuneese Due giovani morti in un canale Forse assassinati da un complice Hanno 18 e 20 anni ed abitavano a Tarantasca - Uno di essi ha un colpo di pistola alla testa; l'altro ferite in varie parti del corpo - Vicino al luogo in cui sono stati trovati i cadaveri è stata rintracciata l'auto usata per una rapina (Dal nostro corrispondente) Cuneo, 23 novembre. Due giovani sono stati trovati uccisi in un canale preso Tarantasca. Quasi certamente sono gli autori di una rapina compiuta lunedì sera, all'imbrunire, sulla strada Tarantasca-Cuneo. Il direttore di una agenzia bancaria del piccolo centro, mentre rientrava a Cuneo sulla sua auto, era stato bloccato da un'altra macchina che aveva compiuto una spericolata manovra in fase di sorpasso. Costretto da due giovani armati e mascherati a salire a bordo di una « 124 » bianca per tornare a Tarantasca e aprire loro la cassaforte della banca, il funzionario aveva finito con il rivelare che aveva con sé una busta con dieci milioni in contanti che portava nel capoluogo per versarli alla cassa centrale della Cassa di Risparmio. Oggi, nelle acque di due canali comunicanti, che scorrono a tre chilometri da Tarantasca, ma già in territorio di Centallo, non lontano dal punto ove è stata rinvenuta abbandonata la « 124 » , usata per la rapina, sono sta-1 ti ripescati, ad un'ora di distanza l'uno dall'altro, i cadaveri di due giovani. Uno di essi — Rinaldo Cavallo, ventanni, da San Chiaffredo di Tarantasca — presenta un foro al capo, provocato probabilmente da un proiettile di pistola; l'altro, identificato per Angelo Roberto Barisone, di 18 anni, è segnato da vaste ecchimosi e ferite a) corpo Il Barisone, nativo di Acqui Terme ed orfano di padre (la madre gestisce una rivendita di pane nel centro di Tarantasca ed ha pure una figlia quattordicenne) mancava da casa da lunedì pomeriggio. Sembra che uscendo avesse portato con sé una rivoltella con un caricatore da sei colpi. Forse l'arma che alle 17,30 di quel giorno stesso è stata spianata contro il rag. Giuseppe Manuello, di 30 anni, abitante a Cuneo in cor-, so Nizza 31, direttore della | agenzia di Tarantasca della Cassa di Risparmio di Cuneo, per indurlo a salire a bordo della «124». Può essere anche la stessa arma che ha sparato un colpo nel cranio del Cavallo. Ma a questo punto — a dar credito ad una versione che sembra accettata anche dagli inquirenti — sorge un altro interrogativo: chi ha scaraventato a sua volta il Barisone in acqua, quando era probabilmente solo ferito? Ecco delinearsi l'enigmatica figura del « terzo uomo » che | ifSS*** _* J?E£!5 * «J, "JSSSiSJtJSS^ avrebbe partecipato all'assalto alla « Simca 1300 » del rag. Manuello, avvenuto quando non era ancora del tutto buio, sul lungo rettifilo che collega Tarantasca a Cuneo. La « 124 » si era affiancata alla vettura del dirigente bancario, fino al punto di costringere il guidatore della Due individui erano balzati a terra, e avevano tratto all'esterno quasi di peso il rag. Manuello. Si esprimevano con accento chiaramente piemontese, nell'intimare il « Mani in alto! ». Poi costringevano l'automobilista a salire a bordo della « 124 ». al cui volante c'era un altro individuo. « Ora ci conduci in banca — disse uno dei due — e senza fare una mossa ci apri la cassaforte ». La « 124 » parti in direzione del paese. A questo punto il giovane funzionario, forse temendo la reazione dei banditi, dopo un po' di strada rivelò che il denaro (10 milioni) l'aveva con sé, per portarlo come le altre sere alla cassa dell'istituto. L'auto dei rapinatori fece marcia indietro e raggiunse la vettura del funzionario. I banditi prelevarono il denaro e fuggirono. Cosa è successo dopo? For- ne del bottino; la brutale eliminazione del Cavallo ad opera del Barisone e la reazione del « terzo uomo » contro quest'ultimo. Ma potrebbe anche essere accaduto diversamente: e cioè che lo sconosciuto, terzo componente della banda, si sia trasformato in un feroce killer e abbia ucciso i suoi stessi compagni pur di accaparrarsi l'intero bottino. Sono tutte congetture che dovranno essere attentamente vagliate dagli inquirenti. n. m.

Persone citate: Barisone, Giuseppe Manuello, Manuello, Rinaldo Cavallo, Roberto Barisone