Sci al femminile tutto in salita

Sci al femminile tutto in salita Le azzurre all' attacco delle superstar mondiali Sci al femminile tutto in salita Dopo l'esplosione di Claudia Giordani e l'ascesa di Cristina Arigoni si punta ad avere una squadra - Anno di sconfitta per Anne-Marie Proell? io sci italiano si è sviluppato In progressione costante. Prima c'è stato il fenomeno Thoeni. poi la crescita globale di tutti gli altri, quindi la scoperta della fuoriclasse al femminile Claudia Giordani. Adesso siamo in attesa del passo successivo, l'allineamento al livello di Claudia di una squadra completa, squadra che prende l'avvio da Cristina Arrigoni che è già inserita nella élite mondiale, e dovrà completarsi con le più brave fra le molte ragazzine selezionate da un paio d'anni di esperienza internazionale. Claudia Giordani non è simpatica a tutti perché ha un carattere, e quindi dice quello che pensa, non necessariamente quello che vorrebbero gli interlocutori. Ha quindi un buon numero di detrattori, e solo per questo non viene ancora considerata in Italia per quel che vale. Con Hanny Wenzel e Lise Marie Morerod, Claudia costituisce il gruppetto di punta dello sci mondiale, anche se poi la Proell continua ad ottenere una massa di risultati migliori, e la Serrai con quel suo stile a - slitta I veloce » vince le gare che con-1 tano di più. In prospettiva le due j ragazze di scuola svizzera — la Wenzel è del Liechtenstein ma si allena con la formazione elvetica \ — e l'azzurra dovrebbero avere via libeia, magari anche in tempi brevi, fin da quest'anno cioè. La squadra azzurra per ora si completa soltanto con Cristina Arrigoni che è ancora un passo Indietro rispetto alla Giordani, ma ha comunque conseguito progressi notevoli. Si dice abbia un carat-1 fere difficile e non è vero, ha semplicemente tutte le incertezze di una ragazza ventenne proiettata fuori del proprio ambiente per effetto dello sci e del matrimonio. Finora il vero malanno delle squadre femminili italiane è sfa'9 sempre e soltanto a livello psicologico, e i guai non sono certamente finiti adesso. Lo • scandalo » sciocco dell'estate si ripercuote ancora adesso su tutto il clan e rischia di annullare ogni miglioramento tecnico. Una volta ancora è bene ripetere che la sfera affettiva e sessuale di queste ragazze che hanno scelto quasi per professione lo sci è strettamente personale. Non può e non deve essere diversa da quella di coetanee che studiano o lavorano In fabbrica. Il caso dell'estate viene strumentalizzato da chi ha interessi diversi da quelli federali, cioè il successo italiano nelle gare, e il guaio è che molti di questi mestatori sono all'Interno della Fisi stessa. Ecco perché risulla precario il nuovo assetto tecnico dato al settore femminile, e che pure rappresenta il massimo sforzo che si potesse fare, a reclutamento avvenuto delle atlete. Se le manovre falliranno il gruppo femminile potrà contare quest'anno su una guida estremamente qualificata. Dalla ' B » maschile è stato prelevato Franco Vidi, il tecnico che ha impostato tutti i campio¬ ni del dopo-Thoeni cioè Pegorari, Pietrogiovanna, Radici, Gros, Plank. Sale a livello di responsabile Franco Cotelli, lo studioso più attento della preparazione fisica degli sciatori, e i ranghi si completano con Claudio De Tassis e Luciano Lazzaro, tecnicamente indiscutibili ma soprattutto dotati di una carica umana che dovrebbe sgelare un ambiente tanto difficile. Nei mesi dell'estate è stato mutato il criterio di preparazione, intensificando la mole del lavoro per giungere ad un potenziamento decisivo. La filosofia è un po' crudele all'insegna del - salviamo chi resiste ». ma ha la sua logica nel vivaio che si è finalmente riusciti a creare alle opalle rastrellando praticamente tutte le ragazze che In Italia sciano ad un livello superiore allo spazzaneve. La squadra » C » ha un organico robusto e l'esperienza di Franco Arigoni accoppiata all'entusiasmo tutto romano di Daniele Cimini, dovrebbero produrre nell'arco della stagione già qualche elemento di buone possibilità. La concorrenza a livello mondiale è forte come sempre. Le austriache hanno il vantaggio del numero, e con esso quello di disporre della ' superstar » Anne Marie Proell. Eppure proprio Anne Marie che ancora nella passata stagione ha ottenuto il successo pieno in Coppa del Mondo, il quarto consecutivo, sembra la più esposta ad una rapida decadenza. Specializzatasi in libera, ha ormal perso punteggi e abitudine allo slalom, e si difende in gigante soltanto se I percorsi sono tracciati secondo vecchi schemi, quelli per intenderci che permisero a Schranz di diventare campione del mondo in Val Gardena. Nello sci femminile il mutamento segue a qualche anno di distanza ma adesso è arrivato e per la Proell anche questa via si chiude. Le altre austriache seguono il medesimo filone e non c'è gran che nemmeno fra le giovani. Salgono invece le svizzere nella scia della Morerod e della Wenzel. con la spranza di recuperare al massimo livello la Nadig per le discese e la Zurbriggen per tutte le specialità. Le francesi puntano sull'opportunismo della Serrat, su una sfortuna minore di Danielle Debernard, e magari sul recupero di Patricia Emonet. Potenzialmente sono in grado di dare i migliori risultati complessivi le tedesche con. la Zechmeister, la Behr, la Mittermaler. Assai più forti delle equivalenti formazioni maschili sono le squadre canadese e statunitense, mentre salgono a livello individuale ragazze di tutte le nazionalità: è più facile per chi non ha montagne impostare un programma sullo sci femminile (squadra numericamente limitata, allenatori che sono anche skimen, livello tecnico inferiore} e presto ci saranno campionesse autentiche anche al di fuori di Alpi e Montagne Rocciose. Giorgio Viglino MI Claudia Giordani, numero uno dello sci azzurro femminile

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