Brema: due condanne all'ergastolo per il somalo dato in pasto agli squali

Brema: due condanne all'ergastolo per il somalo dato in pasto agli squali La tragedia del clandestino assassinato nel Mar Rosso Brema: due condanne all'ergastolo per il somalo dato in pasto agli squali (Dal nostro corrispondente) Bonn, 22 novembre. Il « processo dei pescicani » (così chiamato perché un negro fu dato in pasto agli squali del Mar Rosso) si è concluso oggi a Brema con due condanne all'ergastolo e una a quattro anni di reclusione. Il primo ufficiale della nave da carico Margitta, Klaus Henning, e il marinaio Volkhard Eggers hanno avuto il carcere a vita per avere assassinato « per motivi abbietti» il passeggero clandestino scoperto a bordo della nave; il carpentiere Karl Adler se la caverà con quattro anni per avere dato soltanto un pugno al negro e obbedendo poi all'ordine di dare una mano per gettare il ferito in mare. Il comandante della nave, Volkert Anders, che aveva dato ordine di rinchiudere il clandestino in una toilette per farlo sbarcare a Gibuti non era tra gli imputati, benché — secondo diversi osservatori del processo — avesse taciuto con le autorità portuali do¬ po aver avuto notizia del crimine commesso a bordo. Il delitto accadde la notte del 13 marzo di quest'anno. Scoperto il passeggero clandestino (uno sconosciuto somalo di circa 35 anni) il comandante ordinò di rinchiuderlo. Il primo ufficiale e il marinaio — noti per il loro razzismo — decisero di ucciderlo, a mente fredda. Ma, per farsi coraggio, si ubriacarono con vodka e birra, invitando al festino an-1 che la vittima predestinata, del tutto ignara del suo destino. Poi, eccitati dall'alcol, cercarono di lanciare l'uomo fuori bordo, dicendogli « la costa è vicina, soltanto a una ventina di miglia ». Il somalo lottò con tutte le forze. Allora presero sbarre di ferro, lo colpirono selvaggiamente, e lanciarono il corpo fuori bordo. Il giorno dopo alcuni negri che facevano parte dell'equipaggio denunciarono lo assassinio alle autorità portuali di Hodeida, i tre furono arrestati e — grazie all'in¬ tervento del console tedesco — estradati in Germania. Nell'esporre la sentenza, il presidente della corte Berndt Creme, ha detto: « L'assassinio era premeditato, è stato commesso per odio rassiale, il negro sarebbe stato sbraììato dagli squali anche se non fosse stato ferito prima di venire gettato in mare. Per un crimine del genere la pena non può essere che l'ergastolo ». t. s.

Persone citate: Brema, Eggers, Karl Adler, Klaus Henning, Volkert Anders

Luoghi citati: Bonn, Germania, Gibuti