Il ragazzo con la valigia
Il ragazzo con la valigia Il ragazzo con la valigia (Guernieri, benzinaio) Sono storie semplici, a volte a sfondo amaro, a volte ricche di serenità, storie che non vogliono insegnare niente a nessuno, ma soltanto dire a tutti che la boxe può essere crudele, ma anche generosa, può abbattere un uomo, ma può anche aiutarlo a vivere meglio. La prima di esse viene da Torino e riguarda un ragazzo con la valigia sempre pronta per andare a combattere. Walter Guernieri, trentatré anni, un rosso di pelo, conosciuto da tutti come il benzinaio di via Cravero. E' un modenese, trasferitosi nella nostra città nove anni la. Sessanta Incentri da professionista gli hanno permesso, cinque anni fa, di diventare gestore In proprio di un chiosco dell'Agip: « Ho cominciato — dice — con una borsa di 35 mila lire e sono arrivato ad un massimo di un milione. Non è molto, ma non mi lamento. Devo alla boxe la mìa posizione privata: molti vengono a far benzina da me perché sono un pugile. Per questo cerco di essere sempre In buone condizioni di forma, perché se no le mie sconfitte si trasformerebbero In una pubblicità negativa ». Walter Guernieri non vince sempre, anzi perde ai punti abbastanza frequentemente, ma si fa sempre applaudire. E' richiestissimo, e non dice mal no a nessuna chiamata. Per questo 10 chiamano • il ragazzo con Ir valigia », perché è sempre proi, to a combattere, anche chiamato all'ultimo momento: « Almeno per una ventina di volte — dice Walter — ho latto II tappabuchi all'ultimo momento. Ma 11 record assoluto l'ho battuto due anni la, a Milano. Era venuto a mancare l'avversario di Castellini, Trombetta, il mio manager, riuscì ad avvertirmi alle 19,30. Presi la valigia, salimmo in macchina, mi cambiai sull'autostrada, arrivai a Milano già con l'accappatoio addosso. Alle 21,40 salii sul ring e persi al punti ». • Per ora — conclude Guernieri — non penso a ritirarmi. Quei pochi soldi in più fanno comodo, e poi spero di battermi per il titolo italiano. Non farei fare la boxe a mio figlio, ma sinceramente, debbo dire che io, alla boxe, devo molto ».
Persone citate: Castellini, Guernieri, Trombetta, Walter Guernieri
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