Vilipendio, pene per 4 estremisti

Vilipendio, pene per 4 estremisti Vilipendio, pene per 4 estremisti Per reati di opinione la corte d'assise ha inflitto 4 mesi a esponenti di Lotta continua Accusati di vilipendio sono com- parsi Ieri davanti alla corte d'assi- se (presid. Barbaro, p. m. Burzio, J cancelliere Ferlito) Vincenzo Tia-1 ni, 21 anni, via Andrea Doria 19; Pierino Panarisi, 22 anni, via Lei- ri'. 91; Luca Longo, 28 anni, via! San Quintino 18. Con la stessa im- I putazione è stato rinviato a giudi- zio Fulvio Grimaldi, 37 anni, residente a Roma, via Clivio Monte del Gallo 6. Erano difesi dagli avvocati Guidetti Serra e Formantici. Nel tardo pomeriggio del 7 di-1 cembre 1972, in corso Verona, i Tiani, Panarisi e Longo stavano j j affiggendo un manifesto stampato come supplemento del settimanale «Lotta continua» allora diretto da Fulvio Grimaldi. Il manifesto recava, testualmente, il seguente testo: «Ecco il programma di Andreottl e Rumor: tutto il potere al poliziotti. 12 dicembre 1969, è la strage di Stato; 15 dicembre 1969, Plnelli, fermato dalla polizia, vola dal quarto piano; 12 dicembre 1970, la polizia ammazza il compagno Valerio Saltarelli; 12 dicembre 1971, Rumor mette fuori legge le manifestazioni di sinistra; 12 dicembre 1972, Andreottl e Rumor, per completare la loro opera, propongono la. legalizzazione della dittatura poliziesca, del fermo senza motivazione per 96 ore, delle perquisizioni indiscriminate; 12 dicembre 1972, tutti in piazza contro il governo di polizia». Secondo il rapporto fu un anonimo cittadino che avverti i carabinieri invitandoli a intervenire. I carabinieri accorsero, fermarono i tre giovani e sequestrarono le copie del manifesto non ancora affisse. Nella relazione alla magistratura alcune frasi della pubblicazione affìssa vengono definite «abbastanza significative». Tiani, Panarisi e Longo vennero rinviati a giudizio per vilipendio al gover no e alle forze armate; la stessa J imputazione fu estesa a Fulvio 1 Grimaldi, come responsabile di «Lotta continua» e quindi del sup plemento del periodico, ! i difensori hanno osservato che ji manifesto I ii manifesto incriminato, in so stanza, si limitava ad elencare 1 diritto di critica, sia pure esercì i tato in forma vivace. «Ma la oriti j Ca non può essere fatta con il Un una serie di date alle quali corrispondono fatti precisi e ben noti. SI tratterebbe quindi, secondo gli avvocati Guidetti Serra e Formanj tici, del semplice esercizio d'un guaggio dei salotti e non dobbiamo meravigliarci se, talvolta, usa toni violenti, magari sarcastici o addirittura scherzosi. Del resto il linguaggio usato in questa occasione è particolarmente controllato. La stessa definizione di "governo di polizia", in sé, non può essere considerata offensiva». L'avv. Guidetti Serra, nell'interesse di Grimaldi, ha poi fatto osservare che l'incriminazione del responsabile di «Lotta continua» non poteva essere realizzata senza prima dimostrare che il manifesto, sotto forma di inserto, facesse parte del periodico. «In ogni caso bisognava provare che Grimaldi fosse a conoscenza del testo del supplemento». La corte ha condannato tutti gli imputati a 4 mesi e 10 giorni ciascuno, il minimo della pena, concedendo a tutti il beneficio della condizionale e della non menzione. I giudici, tuttavia, hanno ritenuto che non tutto il testo poteva rientrare nell'ipotesi del vilipendio, ma soltanto le frasi riguardanti la strage di Stato, Pinelli e Saltarelli. Le altre frasi, invece, «non costituiscono reato». I quattro condannati hanno immediatamente presentato ricorso in appello. Luca Longo e Pierino Panarisi condannati per vilipendio

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