Fallita per crisi la Tavella & C.
Fallita per crisi la Tavella & C. In pericolo 160 lavoratori Fallita per crisi la Tavella & C. Ma il colpo di grazia gliel'hanno dato otto incendi - Il deficit si aggira sui 1200 milioni Un deficit che si aggira sul miliardo duecento milioni, lo stabilimento presidiato dal dipendenti, 160 posti di lavoro in pericolo. Questa, in cifre, la realtà della fabbrica di gomma sintetica e di polistirolo espanso « Tavella e C. » di Beinasco, dichiarata fallita il 15 novembre. Ieri mattina il curatore fallimentare, dott. Giorgio Ramenghi, ha preso contatto con il giudice del fallimento, dott. Corradlni. Nei giorni scorsi aveva avuto incontri con le maestranze, i sindacati e con il responsabile ed amministratore unico dell'azienda, Giovanni Tavella, 47 anni, di Racconigi. Il curatore non ha rilasciato dichiarazioni. Si è limitato soltanto ad assicurare: « Farò il possibile per tutelare i legittimi interessi dei lavoratori ». La crisi dell'azienda non è di ieri. Da tempo la fabbrica di Beinasco « soffriva » le incertezze di un mercato condizionato dalla crisi energetica. Ma a dare il colpo di grazia è stata l'impres- stonante serie di incendi — ad- dirittura otto — che hanno danneggiato la fabbrica in questi ultimi tempi. L'ultimo è divampato 11 20 settembre scorso ed ha semidistrutto un capannone in muratura di 800 metri quadrati. Il danno era stato stimato intorno ai duecento milioni. Si temeva una paralisi della produzione proiettata nel futuro già incerto della fabbrica. I timori oggi sono diventati purtroppo una realtà. La prima udienza per la verifica del passivo e la nomina del comitato dei creditori è stata fissata dal giudice fallimentare per il 14 gennaio del 1975. Ieri mattina c'è stato un incontro dei sindacati con gli amministratori comunali e nel pomeriggio con i responsabili della Regione.
Persone citate: Giorgio Ramenghi, Giovanni Tavella, Tavella
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