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Un Cruyff al risparmio o pronto alla mischia? Un Cruyff al risparmio o pronto alla mischia? (Dal nostro inviato speciale) Rotterdam, 19 novembre. « Orlandini su Cruyff ». è l'unico titolo dedicato al grande Johan dai quotidiani olandesi del mattino. Non ci sono sue fotografie, e neppure viene sottolineato il fatto che sia ancora l'Ajax con quattro Rep) a dare II maggior contributo | | ! i I Te egraar » sotto hnea p uttosto i J ,„, new c;„ji.„ I alla Nazionale. Con una grande foto a tutta pagina o quasi, « De grande momento del PSV Eindho Yen. che dà alla Nazionale il rientrante Van Der Kuylen e la riserva Van De Kerkhof. ed ha dato stasera alla Under il portiere Van Gerwen. i difensori Krjgh e Van Kraay, il centrocampista Lubse. C'è qualcosa di nuovo quindi nel football olandese, che non ha voltato pagina rispetto ai mondiali (tanto è vero che senza l'infortunio a Jansen domani sera contro gli azzurri giocherebbero gli undici della finale di Monaco), ma sta apprestandosi ad un rinnovamento, dettato appunto dal PSV che guida la classifica della se- rie A, e che ha in Van Der Kuy- len il cannoniere con quindici reti, | e fa pesare il suo maggiore en tusinsmo, la sua maggior grinta, oltre al valore indubbio di qualche j elemento. .. In certe cose — ci ha spiegato j un collega di Rotterdam — sia- j mo rimasti dei pionieri, almeno lo ■ spirito è quello. Se non abbiamo ! qualche traguardo nuovo, ci sedia- i mo ». E' quanto sembra stia sue- I cedendo all'Ajax che pare in lieve | declino anche come club, e non solo per la partenza dei suoi due ! campioni i quali peraltro — se- I condo chi li conosce bene — sono i anch'essi già saturi dell'esperienza spagnola, benché accompagnata dal tintinnio delle pesetas. Cerca- ì no già qualcosa di nuovo. In Italia, i magari, se le nostre frontiere cai- • cistiche si riapriranno, o almeno un trionfale ritorno a casa, con arrivo in battello per i canali di j Amsterdam ed i tifosi a buttarsi I dentro vestiti, in segno di giubilo. ! Il grande Johan non è stato certo dimenticato, ma in cuor suo deve soffrire dell'evidente distac- 1 co con il quale è considerato ora. ; Ieri a Zeist, nell'ultima conferenza j stampa pre-partita, è stato cortese come sempre, ma non pareva mol- ! to allegro. Ha polemizzato dura- ! I mente con un giornale italiano che gli ha attribuito dichiarazioni mai | uscite dalla sua bocca. Ha detto: « Voi e gli spagnoli siete tutti uguali in queste cose ». Non c'era disprezzo nella sua voce, queste ; no, ma amarezza per una scorrettezza che lui — vero professio- ! nista del foot-ball — non riesce ' a capire. « Non ho mai detto — o i . o o o | m„ „ Barcellona, nell'in- ha spiegato — che occorrano due uomini per inarcarmi. Non sono un presuntuoso, ne ho già trovati di avversari die mi hanno fatto soffrire ». L'ultimo, e lo hanno visto tutti in televisione, è stato Rijsbergen, il biondo stopper del Feyenoord, un Benetti più giovane e ancora | alleati, ma ! contro di Coppa fra la squadra di i I casa e quella di Rotterdam, tra i i , „ . ' „„:„mirt I due c sono state scintille. Oon- e e a n n i a i o a V - scio di non poterlo fermare con mezzi leciti. Rijsbergen ha iniziato alla maniera forte, tentando d'intimidire il rivale. Ricevuto un pugno, Cruyff si è fermato e gli ha fatto vedere con il gesto che falli del genere non era disposto a tollerarli. Dopo, lo stopper si è calmato un poco, ma Cruyff ha cercato sempre di più di defilarsi nella zona dell'ala sinistra, vendicandosi con i cross che hanno permesso a Rexach di diventare il mattatore della serata. La gara di Barcellona può insegnare qualcosa agli azzurri. Ad - Orlandini in particolare, se da* , | ^sarà ^'.1^1°^ 'L?!^!! , e j di oggi è cambiato, non solo ha perso, logicamente (come gli aldel resto), la magnifica carica dimostrata ai mondiali, ma cer- ! ca sempre più di risparmiare le gambe. Può darsi abbia ragione, ma di certo il favoloso spumeggiante Cruyff dei bei tempi dell'Ajax prima maniera è rimasto un ricordo, a meno che Johan non si risvegli e torni all'antico proprio domani sera. Già a Belgrado, contro la Juventus, del resto Cruyff partecipò ben poco al successo della squadra. Magari servì ad ipnotizzare i difensori bianconeri, ma entrò raramente nel vivo della manovra. Allora era fuori forma e veniva da un infortunio, adesso si tratta di una scelta, i Si ha l'impressione che ora il 1 campione voglia risparmiarsi. Con questo spirito il calciatore professionista Johan Cruyff, 28 : anni nel prossimo marzo, soldato di ventura del football, ancora giovane ma con una carriera pesante alle spalle, scenderà in i campo domani sera contro gli ' azzurri. Si scatenerà, tornando davanti al pubblico olandese, o cercherà di dare il suo sempre valido apporto senza spingere a fondo? E' forse questo i'interrogativo-chiave della partita di domani sera, una gara, sia chiaro, nella quale i pericoli per noi non arrivano solo dal grande camplo, ne del Barcellona. Il trainer Kno' bel non si fida troppo degli azzurri, ha richiamato tutti gli uomini di maggior esperienza e cerca il risultato. La Coppa Europa interessa perché, al limite, può portare ad un duello-bis con i tedeschi dell'Ovest. Il calcio olandese non ha ancora accettato la sconfitta di Monaco, vorrebbe rigiocare la finale domani, e allora non ci sarebbero dubbi sulla carica degli « arancioni ». Di certo non ci snobberanno, | comunque, non è nel loro carat! tere. Rijsbergen ha detto che non j avrebbe rinunciato mai a questa ! partita di fronte ai suoi tifosi del Feyenoord. chiederà al massagJ giatore di fiducia, Pierre Van Den j Akken. un altro bendaggio speciale per la gamba fresca di infortunio. E Van Hanegem, pure del , Feyenoord, è detto in gran for| ma da chi l'ha visto giocare nelle ultime settimane. E poi c'è Van Der Kuylen, con tanta voglia di ben figurare in nazionale dopo la lunga assenza, e il « pacchetto » dell'Ajax caricato dal sorteggio di Coppa contro la Juventus, e ancora Jongbloed, Il quale ricorda il fresco successo ' con l'Amsterdam sull'Inter. Le | strade del calcio olandese e di j quello italiano si intersecano, ' quello di domani sera è un In] contro importante per noi e per \ loro. Bruno Perucca