Cupa America di Henry James

Cupa America di Henry James CRONACA TELEVISIVA. Cupa America di Henry James "L'ereditiera", di William Wyler - Una tavola rotonda sulla riforma della Rai E' ovvio che in momenti come questi il telegiornale — tra politica e cronaca nera — è il programma, nonostante le sue lacune e deficienze e condizionamenti, più atteso e probabilmente più seguito. Ed è anche, di sicuro, il programma di gran lunga meno allegro. Non è però che ieri sera il pezzo forte, sul « nazionale », fosse molto più allegro. «Piazza Washington» (1880) del grande Henry James è un triste, cupo, straziante romanzo giocato a tre, un padre autoritario, una ragazza disadorna destinata a restare zitella e un cinico cacciatore di dote: groviglio di odio, di desolazione, di meschine avidità, di devastanti delusioni e, infine, su tutto, la grigia cappa della solitudine e del tempo che trascorrerà senza speranza. Dal romanzo, che è un autentico capolavoro, fu ricavato oltre sessant'anni più tardi, ad opera dei coniugi Goetz, un dramma, « L'ereditiera », di gran lunga inferiore all'originale ma provvisto di buone doti teatrali (anche in Italia ebbe successo per una fortunata edizione con Ricci, la Magni e, se non andiamo errati, l'allora giovane Achille Millo). Dal dramma, attraverso la sceneggiatura dei Goetz, ecco il film di Wyler, che è del 1949. In questi trapassi chi non ci ha guadagnato, naturalmente, 6 stato James: e consigliamo a quanti non lo conoscessero di andarsi a leggere lo straordinario racconto, ripubblicato di recente in edizione economica. Comunque Wyler ha svolto un probo lavoro di artigianato superiore: l'ambiente oppressivo è stato ricostruito con notevole abilità e soprattutto il regista ha saputo dirigere da maestro gli attori tra i quali spicca un'ottima Olivia De Havilland, affiancata dal severo e poderoso Ralph Richardson e da un Montgomery Clift molto adatto alla parte. In alternativa doveva andare in onda, per Incontri, una intervista alla popolare scrittrice Liala. Ma al posto di Incontri è stato trasmesso un dibattito su un tema di attualità, che il nostro giornale sta approfondendo da qualche settimana: la riforma della Rai, che è stata discussa dal sindacalista Quarenghì, dal giornalista televisivo Nuccio Fava, dal vicepresidente del Consiglio regionale Emilia-Romagna, Vecchi, e dal presidente della Federazione nazionale della stampa Paolo Murialdi. E poiché siamo in tema di dibattiti, ci sia permesso di ricordare quello che s'è svolto sabato per Controcampo, sui preti d'oggi: fra i presenti in studio (la registrazione era stata effettuata poco prima della sua morte) abbiamo visto Franco Antonicelli e lo abbiamo ascoltato ancora una volta in un intervento lucido, pacato e fermo com'era nel suo costume. ★ * Domenica: Canzonissima continua nel suo modesto tran-tran; Anna Karenina ha fatto esplodere il grande amore travolgente tra la protagonista, una sciolta Lea Massari, e il conte Vronskij, ruolo dove Pino Colizzi non sembra essere troppo a suo agio. Apprezzabile Sbragia nel difficile personaggio del marito, e incisivo e persuasivo, come rustico Levin, Sergio Fantoni; allo sceneggiato ha fatto concorrenza Elton John per / grandi dello svettacolo. ★ ★ Stasera prima parte (la seconda sarà trasmessa giovedi) del poliziesco II dipinto, ambientato in Germania. Seguirà Giallo vero di Enzo Biagi, con un'inchiesta sul «caso» di Patricia Hearst. Sull'altro canale un documentario sui rapporti tra l'uomo e il cane, e alle 22 Voci liriche dal mondo, rassegna di giovani cantanti, u. bz. Museo del cinema — La personale dedicata a Carlo Lizzani prosegue, questa settimana, con il terzo film, « Il gobbo », interpreti Gerard Blain, Anna Maria Ferrerò, Bernard Blier, Ivo Garrani (1960, vietato ai minori anni 14). Ogni giorno due proiezioni alle 16 e alle 21,15, fino a domenica 24. I film dei Taviani — Il ciclo cinematografico dedicato all'opera dei fratelli Taviani e di Valentino Orsini, promosso dall'Istituto di storia del cinema e dello spettacolo dell'Università di Torino, diretto dal prof. Guido Aristarco, si aprirà domani alle 17,30 nell'Aula Magna di magistero, in via S. Ottavio 20. Sarà proiettato « Un uomo da bruciare » (1962). E' previsto un incontro con gli autori. « I sette a Tebe » — Proseguono tutta la settimana, alle ore 16, nel teatro degli Artigianelli di corso Palestro (entrata da via Juvarra), le recite della tragedia di Eschilo, allestita dalla cooperativa teatrale « Unione 4 cantoni », con la regìa di Rino Sudano. Lo spettacolo viene presentato dallo Stabile nel programma per le scuole e il decentramento. Interpreti, con Sudano, Gianni Guaraldi, Anna D'Offizi, Anna Galiena, Nadia Srebernik.

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