Saponetta di tritolo (residuato bellico) trovata alla Fiat

Saponetta di tritolo (residuato bellico) trovata alla Fiat Saponetta di tritolo (residuato bellico) trovata alla Fiat Duecento pellicce, valore approssimato 350 milioni, sono state rubate l'altra notte nel negozio di Leone Cellino, 62 anni, via Monginevro 4". I ladri hanno usato la tecnica del « buco », c non sono bastati a fermarli né la blindatura della camera né l'allarme elettrico. Il furto è avvenuto, probabilmente, fra le 22 e le 23 dell'altra notte: per pochi istanti si è udito un debole suono di sirena. I ladri, abilissimi, o in possesso di notizie molto precise, dopo essere penetrati dal pavimento nel negozio hanno tagliato i fili dell'allarme. Col silenzio i rischi sono diminuiti. Hanno lavorato indisturbati. La banda si era preparata con cura, l'attrezzatura era voluminosa ed efficiente: cric, pali e tubi a cannocchiale, sacchi e una lunga scala; l'itinerario prescelto passava per le cantine. I malviventi si sono fermati proprio sotto il «pozzetto» del negozio e hanno forato il soffitto a volta, a metà strada fra banco di vendita e scaffali. Un buco di circa un metro, qualcuno della banda è salito nel negozio, ha cominciato a staccare le pellicce e le ha passate ai complici attraverso il foro. A terra, più tardi, sono stati trovati i 200 portamantelli. Quando ieri mattina ha scoperto il furto, il titolare, Leone Cellino, è stato colto da malore, poi hp commentato: «E' la settima o ottava volta che mi svaligiano il negozio. Non c'è sera che dorma tranquillo, non trovo più una compagnia che voglia assicurarmi». Gli è rimasta una polizza, per 10 milioni «per la quale pago 810 mila lire all'anno». In passato l'uomo aveva catturato un ladro seguendolo sul tram, quattro anni or sono i carabinieri avevano preso una banda che aveva fatto il colpo. La «base» era a cento metri dal negozio. «Uno dei ladri abitava nella casa di fronte. Era anche disertore, è rimasto in carcere meno di un anno» ha detto il derubato. Due giovanissimi, 14 e 16 anni, sono al Ferrante Aporti sotto una gravissima accusa: rapina. Gli uomini della Mobile li hanno pre- si domenica pomeriggio alla Crocetta, mentre portavano a termine l'ennesimo «colpo». Si chiamano, Giuseppe Landolfa, via Dei Mille e Antonio Natalino, via Accademia Albertina. Vivono entrambi iu casa, con la famiglia, fanno gli apprendisti. Perché le aggressioni continue con il coltello puntato, lo strappo della catenina ai passanti sgomenti, dell'orologio o dell'anello, per le strade della Crocetta quasi sempre di sera? Per qualche migliaio di lire che Giuseppe ed Antonio ottenevano da un ricettatore, già identificato. «7 soldi del nostro stipendio — hanno detto i due ragazzi — li davamo tutti in casa e a noi non re¬ stava nulla per il cinema, per i nostri bisogni». Giuseppe e Antonio sceglievano le loro vittime tra persone giovani. Per questo il dottor Fersini che aveva già ricevuto numerose denunce dagli abitanti della Crocetta, aveva ordinato al brigadiere Siviera e al maresciallo Mari, che hanno il fisico adatto, di aggirarsi nella zona in veste di potenziali vittime e coglierli sul fatto. E' stato invece Vito Rosiello, 18 anni, via Cuneo 5, a condurre gli agenti sulle loro tracce. Aggredito verso le 18 di domenica ha accompagnato gli uomini della Mobile in una battuta intorno finché li hanno presi. I due arrestati hanno confessato di aver compiuto oltre una ventina di aggressioni. * Nella notte fra domenica e lunedì, in via Tripoli 58, uno studente che stava rincasando. Guido Girardi, 20 anni, è stato derubato della «Vespa» da due giovani che lo hanno minacciato con un coltello. Il fatto è successo davanti all'abitazione del Girardi, verso l'una, mentre apriva il cancello di casa. Dall'oscurità sono sbucati due giovani che gli hanno puntato alla gola un coltellaccio: «Vogliamo la "Vespa"», gli hanno intimato. Il Girardi ha reagito colpendo con un pugno al viso uno degli aggressori, poi è corso in casa. * Un'altra aggressione a scopo di rapina è avvenuta domenica pomeriggio in corso Galileo Ferraris 63 dove abita Antonio Bertasso, 19 anni. Era sotto casa quando tre giovani, dopo avergli chiesto l'ora, gli hanno puntato un coltello alla schiena. E' stato costretto a consegnargli l'orologio, la catenina d'oro e il portafoglio con 5 mila lire. * Una « saponetta » di tritolo è stata trovata ieri mattina verso le 5 nei pressi del cancello numero 13 della Fiat Mirafiori. L'allarme è stato dato dal sorvegliante Filippo Anastasio; l'ordigno era stato deposto accanto al muro divisorio tra un parcheggio e una strada interna dello stabilimento. La « saponetta », del peso di 200 grammi, si trovava in un contenitore metallico, era però priva di miccia e detonatore. L'artificiere del reparto mobile della questura ha accertato che l'ordigno era un residuato bellico, del tutto inoffensivo. Si ritiene che qualcuno abbia voluto sbarazzarsene. llillii l l Il pellicciaio derubato, Leone Cellino - Antonio Natalino e Giuseppe Landolfa, arrestati