Portato via su un furgone

Portato via su un furgone Portato via su un furgone (Dal nostro corrispondente) Brescia, 15 novembre. Un altro clamoroso sequestro in Lombardia: questa sera a Brescia è stato rapito il figlio ventiquattrenne dell'industriale Luigi Lucchini, 54 anni, titolare di tre ac- ciaierie, comproprietario del giornale « Brescia oggi » e di una fabbrica di birra. Il giovane si chiama Giuseppe, frequenta il quarto anno della facoltà d'Economia e commercio. Il padre è tra le persone più facoltose del Bresciano: sull'ultima imposta di famiglia risulta tassato per 710 milioni. Attraverso la testimonianza di due autisti è stato possibile ricostruire le modalità del rapimento dello studente. Il giovane alle 17,30 stava rientrando alla propria abitazione al volante della sua auto, una « Porsche » azzurra, targata Monaco di Baviera. Aveva trascorso il pomeriggio in casa di un amico a studiare e percorreva la periferica via Oberdan. Era ormai a po- che centinaia di metri dalla sua abitazione quando ha dovuto fermarsi ad un semaforo. Un «Fiat 238» di colore azzurro che seguiva la «Porsche» ha tamponato leggermente l'auto del Lucchini. Il giovane è sceso per rendersi conto di quanto era accaduto: dal furgone sono balzati a terra tre uomini che l'hanno immobilizzato e caricato di peso sull'automezzo che si è subito allontanato. Due camionisti hanno assistito a tutta la scena. Appena è stato possibile ridare fluidità al traffico, intasato a causa della «Porsche» del Lucchini di traverso sulla strada, i camionisti hanno proseguito il loro cammino. Poco più avanti hanno incrocato una «gazzella» dei carabinieri e informato l'equipaggio dell'episodio a cui avevano assistito. I carabinieri hanno subito raggiunto la vicina Villa Lucchini ed informato la famiglia dello studente di quanto avevano saputo. L'episodio ha trovato conferma nel fat¬ to che Giuseppe non era ancora arrivato a casa, dove lo aspettavano la mamma, Emilia Rota, il padre e la sorella minore, Gabriella. Un'altra figlia dei Lucchini, Silvana, è sposata ed abita in altra parte della città. Immediatamente è scattato il dispositivo d'allarme e pochi minuti dopo la città è stata circondata da posti di blocco. Nessun furgone con le caratteristiche di quello indicato dai camionisti è però incappato nella rete. E' da tenere presente che il rapimento è avvenuto nei pressi di un quadrivio e non si sa che strada abbiano poi imboccato i banditi. Di origini modeste — è figlio di una contadina e di un fabbro della Val Sabba — Luigi Lucchini oggi è conosciuto come il «re del ferro». Tempo fa ha rilevato le ferriere «Antonini» e gli stabilimenti «Gnutti»; in quest'ultima azienda aveva lavorato, quando era giovane, come impiegato. Luigi Lucchini, la moglie e gli altri suoi due figli, rifiutano qualsiasi colloquio con i numerosi giornalisti che stazionano all'esterno. Evidentemente l'industriale ritiene opportuna la sua presenza a casa al fine di attendere accanto al telefono una chiamata del rapitori. m. v.

Persone citate: Antonini, Emilia Rota, Gnutti, Lucchini, Luigi Lucchini

Luoghi citati: Brescia, Lombardia, Monaco Di Baviera