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I tram fermi per tre ore autolinee tutto il giorno I tram fermi per tre ore autolinee tutto il giorno La fermata dei trasporti pubblici in città dalle 9 alle 12 - La Sipra presidiata fino a lunedì - Ancora incertezze per la Venchi Stamane, dalle 9 alle 12, si fermano 1 tram. Per gli addetti alle autolinee in concessione, che servono la provincia, lo sciopero sarà di 24 ore. SI tratta di una manifestazione di carattere nazionale, proclamata da egli. Clisl. UH con lo scopo di sollecitare l'estensione del trattamento economico e normativo del lavoratori delle aziende pubbliche al dipendenti delle private e la riforma del trasporti. Sipra — Dalle 18 di ieri, per iniziativa del consiglio d'azienda e della Federazione Cgil Clsl UH, la direzione generale (via Bertola) e le sedi di Milano e Roma sono presidiate da picchetti di lavoratori. I dipendenti della società pubblicitaria vogliono opporsi a «oscure manovre che, mediante lo smantellamento dell'azienda di Stalo Sipra e delle Consociate e con l'attacco al livelli occupazionali, si prefiggono di affidare un controllo quasi totale del mercato pubblicitario dei giornali alla Montedison e a' gruppo MaestroMonti ». Si denuncia inoltre l'intendimento di «snaturare e vanificare il monopolio pubblico della radiotelevisione con la privatizzazione incontrollata della pubblicità delle emittenti estere e delle stazioni via cavo». Il presidio durerà sino alle 8 di lunedì. Oggi alle 10 incontro con i consigli d'azienda della Rai, Eri, Comitato di gestione della Gazzetta del Popolo e Stampa subalpina. Domani alle 10, dibattito con i rappresentanti politici e pubblici amministratori. Venchi-Unica — I sindacati hanno confermato l'incontro avuto l'altro ieri al ministero del Lavoro con il barone Rosario Pasqualino Vassallo «dichiaratosi nuovo proprietario della Venchi-Unica». Le trattative in difesa dei livelli d'occupazione e dei diritti dei lavoratori proseguiranno alla Regione mercoledì prossimo, tenuto conto dell'intenzione manifestata dal Vassallo di costituire un nuovo consiglio d'amministrazione per il 25 o 26 novembre. Sulla vicenda della Venchi-Unica Il Fiorino ha pubblicato ieri una intervista con l'avvocato Ambrosoli, liquidatore della Banca Privata. Egli ha dichiarato che la banca ha in deposito le azioni della Smeriglio e il «42 per cento del pacchetto azionario della VenchiUnica. Si dice che siano stati acquistati dal barone Rosario Pasqualino Vassallo. Il barone Vassallo mi ha comunicato il suo interesse per le operazioni, ma non posso dire che le abbia perfezionate c stia agendo per conto proprio o di altri gruppi». L'avvocato Ambrosoli ha aggiunto che la Banca Privata vanta un miliardo e 100 milioni di credito dalla Venchi-Unica. Quando venderà le azioni? Non è ancora deciso «ma certo il più presto possibile». Pecchiolì fotografica — Rag- temperatura di ieri giunto l'accordo all'Ufficio del lavoro per II pagamento delle competenze ai dipendenti licenziati. L'azienda si è impegnata a mettere a disposizione di tutti i lavoratori 95 milioni per il pagamento degli stipendi di ottobre e un anticipo delle liquidazioni ai licenziati. Altri 40 milioni saranno stanziati dalla Pecchioli il 25 novembre per un altro acconto sulle liquidazioni. Il saldo verrà pagato entro il 31 gennaio '75. Emanuel — La mostra dei quadri offerti da un gruppo di artisti teinesi per i lavoratori di quest'azienda, fallita a fine maggio, h» attirato nello stabilimento di Moncalieri numerosi visitatori. Sono anche stati fatti parecchi acquisti. Oggi alle 17 la mostra sarà trasferita al Piccolo Regio. Giovedi 21 novembre le opere invendute saranno messe all'asta. I lavoratori dell'Emanuel presidiano lo stabilimento dal 26 luglio. Fino al 30 settembre hanno continuato a lavorare consegnando il prodotto finito al magazzino. Il 30 novembre scadranno 1 180 giorni previsti dalla legge per la conclusione della procedura fallimentare. Se non si troverà un acquirente, a fine mese gli impianti verranno messi all'asta. Monoservizio (cartotecnica di Settimo) — Occupa 300 persone. Ieri ì sindacati hanno denunciato 1. licenziamento di un loro rappresentante, con la motivazione che in un'assemblea ha fatto delle affermazioni lesive per l'azienda e deciso la fermata in fabbrica dei lavoratori fino alla revoca del provvedimento.