Banditi rapinano 6 milioni di buste paga Coniugi assaliti in casa, legati e derubati

Banditi rapinano 6 milioni di buste paga Coniugi assaliti in casa, legati e derubati Durante la cattiva stagione si fa sempre più aggressiva la malavita Banditi rapinano 6 milioni di buste paga Coniugi assaliti in casa, legati e derubati Il primo episodio a Orbassano, in una fonderia - Il secondo a Mirafiori - Altre aggressioni: in uno scantinato di Lungopò Antonelii; in via Pianezza (un milione e mezzo); un insegnante accoltellato in via Saluzzo e derubato Sei milioni di lire in contanti, appena suddivisi nelle buste paga, sono stati rapinati ieri da una coppia di banditi armati negli uffici dello stabilimento «Massifond », una fonderia di strada Circonvallazione 7 ad Orbassano. Dopo aver immobilizzato Fammi- nistratrice, un'impiegata e il cu- i stode, ì due malviventi sono fug- | iti con un complice su mia | « A 112 » che attendeva a motore acceso. L'assalto si è concluso come al solito in pochi minuti. Alle 16,30 l'auto si ferma sulla circonvallazione, di fronte alla fonderia; un uomo resta al volante, altri due attraversano il fossato e si dirigono verso gli uffici, a fianco dell'entrata. L'amministratrice, An¬ gela Aghemo, e l'impiegata Lelia jBiondi li vedono avvicinarsi alla porta. Raccontano: «Erano a viso scoperto, sui venticinque anni. Appena giunto nell'ufficio uno di loro ha estratto la pistola e si è tirato il maglione sul volto, intimando: "Ferme, è una rapina". I banditi andavano a colpo sicuro. Dal cassetto della scrivania hanno arraffato le buste paga e si sono impadroniti di un portachiavi d'oro, dimenticando il portafogli della Aghemo che conteneva un milione. Tre banditi armati di pistola sono penetrati ieri sera nell'alloggio di via Pizzi 13, a Mirafiori, dove l'impresario edile Ferruccio Biasio), 45 anni, abita con la moglie Georgette Dschez, 36 anni, nata a Liegi. I coniugi erano a tavola: sono stati legati e imbavagliati. I rapinatori hanno portato via denaro, pellicce e gioielli per 10 milioni. II campanello è suonato alle 20,50, ad aprire è andata Georgette. Sulla porta tre giovani, sui 20-25 anni, uno alto, capelli crespi e completo grigio, che ha detto: « Siamo tre operai, volevamo chiedere se avete del lavoro ». La donna li ha accompagnati dal marito, che li ha introdotti nel suo studio, poi è tornata in cucina. I tre « in cerca di lavoro » hanno subito cambiato tono. Hanno estratto e puntato le pistole: « Non una parola o sei morto ». Gli hanno legato le mani dietro la schiena, poi sospinto nel soggiorno, dove è stato costretto a sedersi su una sedia, alla quale è stato avvinto. La moglie non si è accorta di nulla: ì tre le sono comparsi davanti all'improvviso, pistole puntate, l'hanno co- stretta a raggiungere il marito e legata, come lui, a una sedia. « Dove sono i gioielli? », hanno chiesto. La donna ha risposto: « Slegatemi, non rompete niente, vi accompagno io ». Da un cassetto dello studio hanno preso 500 mila lire in contanti, in ca- i mera da lett0 mtìa orecchini e | una pelliccia di visone. Hanno | riportato Georgette in sala, legandola di nuovo alla sedia, e se ne sono andati chiudendo la porta e portandosi via la chiave. La donna è riuscita a trascinarsi, sempre legata alla sedia, fino in cucina, ha aperto con i denti la porta finestra e si è affacciata chiamando aiuto. ■k Francesco Actis Perinetti, 46 anni, rappresentante dei prodotti chimici, Lungopò Antonelìi 33, è stato aggredito, ieri sera, nel garage della sua casa da tre giovani che lo hanno rapinato del portafogli con 150 mila lire. Dopo averlo colpito alla testa con il calcio della pistola. E' accaduto verso le 18, al rien- tro dal giro d'affari. I banditi at- tendevano nel garage dove erano entrati con una « 128 » rubata. Gli sono balzati addosso puntandogli le pistole. « Erano a volto scoperto e volevano la borsa con i gioielli », racconta. Allora ha sapito che attendevano non lui, ma un commerciante di preziosi ;he abita nella stessa via e che ha un'auto dello dello stesso tipo: « Glie l'ho detto, ma mi hanno colpito al capo facendomi perd"re i sensi ». I banditi solo dopo aver rovistato nell'auto hanno compreso j di avere sbagliato. Sono risaliti , sulla « 128 » ma l'auto non ha po | tuto uscire dal garage. Il cancello si era chiuso automaticamente e 1 rapinatori hanno dovuto scavalcarlo e fuggire a piedi. •k Altro denaro destinato alle paghe di operai è stato depredato ieri alle 12,30 a Riccardo Calzi, 67 anni, impiegato della fabbrica di macchine alimentari Leo di via Pianezza 1. L'aggressione è avvenuta davanti all'ingresso della ditta. Il Calzi tornava da una banca vicina, dove aveva prelevato assegni per 5 milioni e contanti per uno e mezzo destinati al pagamento dei salari. Appena è sceso dalla sua «127», un giovane biondo e magro gli ha strappato dì mano la borsa con il denaro ed è salito su una «Mini» giunta in quell'istante, guidata da un altro giovane. Il Calzi è corso davanti all'auto per cercare di fermarla. Ma il guidatore è partito di scatto urtandolo di striscio e scaravantandolo a terra cosi vicino alla vetture che una ruota gli è passata su un piede, per fortuna senza ferirlo. + Un insegnante di Bologna, Roberto Rostain, 30 anni, via Albertazzi 6, è stato rapinato del borsetto e ferito con una coltellata l'altra sera in via Saluzzo angolo corso Dante. « Ero di passaggio a Torino ed andavo a trovare un amico — ha dichiarato alla polizia —. Verso le 22,40 ho parcheggiato l'auto in via Saluz. zo e stavo per allontanarmi quando un giovane biondo, sui 18-20 anni, si è avvicinato e mi ha chiesto un fiammifero. Poi ha estratto un coltello intimando di consegnargli il portatogli ». Il Rostain ha tergiversato ed è stato colpito ad una coscia. « Subito dopo il rapinatore mi ha strappato il borsetto e si è impadronito del portafogli con 60 mila lire ». Angela Aghemo, rapinata ad Orbassano; Francesco Actis Perinelti, ferito dai banditi; Riccardo Calzi e Roberto Rostain

Luoghi citati: Bologna, Orbassano, Torino