Le voci d'allarme di Igor Man

Le voci d'allarme Le voci d'allarme (Segue dalla 1a pagina) Israele più forte che mai, pronto a tutto». Considerate le difficoltà che il regime di Assad attraverserebbe in questo periodo, qui non si esclude un colpo di testa da parte della Siria. Rabin afferma che Israele è pronto. Corrono le notizie più disparate, si sente parlare di concentramenti di truppe e di richiami. Di certo si sa — lo ha pubblicato il giornale della sera Maariv — che il generale Sharon è stato richiamato in servizio (si era dimesso dall'esercito per farsi eleggere deputato del Likud, l'opposizione di destra). Anche due altri prestigiosi soldati, protagonisti della guerra dei Sei giorni e di quella del Kippur, sarebbero stati reintegrati nelle forze armate: il generale Tal e il generale Elazar, quest'ultimo già capo di Stato Maggiore. Il primo ministro si è incontrato con Sharon e con il leader dell'opposizione Beghini si fanno sempre più insistenti le voci della composizione di un governo di unità nazionale, sollecitato, «data la gravità del momento», dal Likud, dai liberali indipendenti, dal partito nazional-religioso. Le rivelazioni di Rabin, il richiamo in servizio dei generali, la prospettiva di un governo di unità nazionale, le voci sui richiami dei riservisti confermano le impressioni degli osservatori: sono, queste, ore di emergenza. Ieri, sette ministri hanno visitato i posti avanzati sul Golan, accompagnati dal comandante del fronte Nord, generale Rafael Eitan. Successivamente, si sono incontrati, in prima linea, col capo di Stato Maggiore Mordechai Giti. Infine hanno visitato il kibbutz di El Rom, uno dei più avanzati. Circola intorno un'aria strana, tormentosa. Quello odierno non sembra un shabbath come gli altri, e non solo a causa dell'austerità. Si vedono pochi uomini in giro, il traffico automobilistico è piuttosto ridotto. A prescindere dalle voci di cui si è detto, si ha veramente la sensazione che Israele sia pronto a tutto. Forse non accadrà nulla di irreparabile, forse si tratta soltanto di «guerra dei nervi», ma appare chiaro che gli israeliani non si lasceranno più cogliere di sorpresa come avvenne nell'ottobre del 1973' Igor Man

Persone citate: Assad, Beghini, Elazar, Golan, Rabin, Rafael Eitan

Luoghi citati: El Rom, Israele, Siria