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Con la vela al vento Con la vela al vento Bertoldi, Bianchessi, Guazzetti, Ladavas: « Gli italiani alla prima regata intorno al mondo», Ed. Mursia, pag. 174, lire 4200. Anche a un giornalista di lungo mestiere, sempre pronto a mobilitare ogni sua risorsa per inseguire notizie e sensazioni, e per di più esperto innamorato del mare e della vela, può capitare, sul punto d'imbarcarsi per la prima regata intorno al mondo, di dover sopportare tali scoraggianti disagi e imprevisti e contrordini da chiedersi « chi me l'ha jatto fare ». Poi, la passione, il fascino dell'impresa, l'innata curiosità hanno il sopravvento e attende con ansia, fatalista e felice, che i cannoni del porto inglese di Portsmouth diano il via all'avventura. Insieme marinaio e « inviato speciale » della Stampa, Paolo Bertoldi dal «CS & RB» di Doi Malingri quasi quotidianamente dettava al giornale, con una potente radio, un « suo » diario di bordo dove i dati dei venti, delle rotte, della forza del mare lasciavano sempre maggiore spazio a sensibili, attente annotazioni sugli uomini: emozioni e pensieri, momenti d'allegria o di apparentemente ingiustificata tristezza, taciturne meditazioni al chiaro di lune gigantesche, confidenze improvvise, quando dire « tra cielo e mare » non e retorica ma la semplice realtà. Precisi, incalzanti, coloriti di gentile umorismo e d'autoironia, i dispacci di Bertoldi, ben ricuciti insieme, costituiscono il lungo e bel capitolo dedicato ai dodicimila chilometri di Atlantico, fino a Città del Capo, la prima tappa. Piero Bianchessi, Edo Guzzetti e Luciano Ladavas raccontano le altre, con taglio altrettanto piacevole e invogliarne. a. s.