Quando i giovani erano partigiani

Quando i giovani erano partigiani Quando i giovani erano partigiani Gli studenti sono chiamati a riflettere sulla scelta dei loro coetanei di 30 anni fa Inverno del '43. Il Paese disorientato, i soldati sbandati, incertezza del domani dopo l'armistizio, sfacelo dello Stato, fuga dei capi dalle loro responsabilità. Freddo e fame nelle città. - La guerra continua ». Altri lutti, sacrifici, disagi per le popolazioni, Ma erano già scoccate le scintille della speranza di riscatto, con gli scioperi della primavera, l'esplosione di gioia per la caduta del fascismo. E nel settembre fu l'ora della scelta per i giovani, s'impose su ogni altra cosa il dovere di lottare. I ventenni del '43 scelsero la strada delle armi. Partigiani in montagna, resistenza efficiente e combattiva in città. Dlciotto interminabili mesi, le ore e i giorni scanditi da entusiasmo e sconforto, dalla certezza, comunque, di essere nel giusto. Sulla scelta di quei giovani di trent'anni fa poggiano le fondamenta della Repubblica, democratica e antifascista. Indietro non si torna. Perciò la Resistenza mantiene intatto il suo valore. Per questo è stata salutata con calore l'iniziativa della Provincia e dell'Anpi di farla entrare a pieno diritto nella scuola, nel quadro delle due giornate su: « Giovani e Resistenza europea ». I giovani del '74 sono chiamati a ripensare e riflettere sulla scelta dei loro coetanei del '43 e '44. Stamane alle 9,30, accompagnati da consiglieri provinciali e da partigiani dell'Anpi, delegazioni di resistenti dell'Unione Sovietica, Cecoslovacchia, Bulgaria, Belgio, Ungheria, Germania Federale e Jugoslavia si incontreranno con studenti e professori al Sommeiller, Pininfarina (Moncalieri), Einstein, Istituto tecnico di Avigliana, D'Azeglio, Liceo scientifico di Ciriè, Buniva di Pinerolo. Le delegazioni, ricevute alle 12,30 a Palazzo Cisterna, parteciperanno nel pomeriggio ai lavori del Consiglio provinciale. Alle 21 concerto all'Auditorium. Domani, appuntamento al Palazzetto dello Sport per 10.500 studenti di tutte le scuole della città e della provincia, presenti i Comuni con i gonfaloni, le associazioni partigiane e combattenti. Parleranno del 30° anniversario della Liberazione, il presidente della provincia Borgogno, l'assessore all'istruzione Picchioni, il presidente dell'Anpi Negro, due delegati stranieri. Al termine, recital del Teatro Stabile e dei Cori Bajolese e dell'Anpi di Monpantero. Cerimonia conclusiva domenica al Cudine. a. d. v.

Persone citate: Borgogno, Buniva, D'azeglio, Einstein, Picchioni, Pininfarina