Sciopero per l'occupazione nel mondo dello spettacolo

Sciopero per l'occupazione nel mondo dello spettacolo I sindacati sollecitano iniziative politiche Sciopero per l'occupazione nel mondo dello spettacolo Chiusi oggi cinema, teatri, sale di concerto, ippodromi - Due edizioni ridotte per il telegiornale - Programma unico musicale alla radio Roma, 12 novembre. Cinema, teatri, sale di concerto, ippodromi resteranno chiusi domani per tutto il giorno, la radio e la televisione limiteranno notevolmente i programmi in seguito ad uno sciopero deciso dalla Federazione unitaria dei lavoratori dello spettacolo nel quadro della «vertenza d'autunno». Sospenderanno il lavoro attori, registi, cantanti, « maschere », cassieri, scenografi, presentatori, addetti alla luce e alle macchine, operatori di vario genere ecc. La Rai - Tv comunica che saranno messe in onda soltanto due edizione del « Telegiornale », di minore du rata di quella consueta, alle 20 e alle 23, mentre il giornale radio sarà trasmesso alle 8 e alle 13. Estremamente incerta la possibilità di trasmettere programmi registrati sia alla radio che alla televisione; non si esclude, però, che dopo il telegiornale delle 20, ci possa essere un programma registrato. La radio diffonderà sulle varie reti un programma unico di musica. A Roma molti spettacoli saranno sospesi: fra questi « The Mikado » di Gilbert e Sullivin proposto dall'Accademia filarmonica, .'a commedia di Pinter « Il ritorno a casa», il nuovo lavoi■. di Carmelo Bene «S.A.D.E.», la commedia musicale « Nel mio piccolo... non saprei » di Rascel, la « Donna perfetta » di Dacia Maraini. Bloccate le rappresentazioni al «Bagaglino» e in altri cabarets, sospese le corse dei cavalli. L'agitazione è stata proclamata per richiamare l'attenzione sui problemi che investono tutto il settore dello spettacolo con particolare riferimento alle prospettive, preoccupanti, dei livelli di occupazione. Si sollecitano iniziative politiche in vista del termine di scadenza della convenzione della Rai-Tv, per l'approvazione della legge di riforma delle attività musicali, per sbloccare il credito verso la produzione cinematografica ed ottenere una legislazione « capace di garantire la continuità delle attività del teatro di prosa ». La partecipazione dei lavoratori, sostengono i sindacati, sarà « massiccia ». Le categorie economiche, rappresentate dall'Agis e dall'Anica, hanno espresso riserve sul motivo principale della manifestazione, indicato nella «carenza di volontà politica nel portare concretamente avanti il discorso sulle riforme e sugli interventi legislativi a sostegno delle diverse attività ». L'Agis e l'Anica hanno sottolineato, in un incontro con i sindacati, « la mancanza di interlocutori validi per la perdurante crisi di governo di fronte a una interruzione di attività suscettibile di accrescere le difficoltà congiunturali. Le due associazioni hanno osservato come nella vertenza non vi siano aspetti contrattuali, dato che alcuni accordi scadono a marzo, altri alla fine del prossimo anno. Analoghe considerazioni sono state fatte ai sindacati dai rappresentanti delle attività teatrali, g. f.

Persone citate: Carmelo Bene, Dacia Maraini, Pinter, Rascel

Luoghi citati: Roma