Bonn tra spie e terroristi di Tito Sansa

Bonn tra spie e terroristi Rovente clima, aspre manifestazioni Bonn tra spie e terroristi (Dal nostro corrispondente) Bonn, 12 novembre. La conferenza segreta dei ministri degli Interni dei «Laender», convocata oggi a Bonn per preparare una strategia comune nella lotta contro il terrorismo, ha dovuto affrontare i temi scottanti riguardanti la sicurezza della Germania federale: la morte, avvenuta sabato nel carcere di Wittlich, dell'estremista di sinistra Holger Meins e l'assassinio, commesso domenica sera a Berlino per vendetta politica, del più alto magistrato dell'ex capitale, Guenter von Drenkmann; l'esplosione furiosa di manifestazioni e di violenze stradali in diverse città, in nome di Holger Meins « ucciso dalla giustizia »; l'arresto di un alto funzionario della lega dei sindacati, Walter Boehm, capo dell'ufficio di Bonn, accusato di spionaggio a favore della Germania comunista. Le città hanno improvvisamente ripreso l'aspetto dei tempi in cui i membri della banda di anarchici BaaderMeinhof (che si autodefinisce « Frazione armata rossa ») seminava il panico tra la popolazione: sugli edifici pubblici sono comparse scritte in rosso che accusano il governo e la giustizia d'avere assassinato Holger Meins (che da quasi due mesi faceva lo sciopero della fame in cella), dinanzi ai palazzi di giustizia, ai commissariati di polizia e alle abitazioni dei magistrati sono appostate pattuglie armate, dappertutto circolano vetture della polizia, le autoblindo sono ridi¬ ventate imo spettacolo consueto. Il cancelliere Schmidt, non esclude che i terroristi possano compiere altri assassinai per vendicare Holger Meins. I guerriglieri, dei quali finora manca qualsiasi traccia, hanno annunciato oggi che colpiranno ancora, « per ogni morto in carcere vi sarà un morto fuori», avvertendo magistrati e agenti di polizia che le loro vite sono in pericolo. A Berlino, Amburgo, Francofobe, Heidelberg sono scoppiate le prime azioni di violenza, migliaia di giovani hanno bloccato i centri delle città, rovesciato automezzi, infranto centinaia di vetrine, che hanno poi saccheggiato. A Berlino — dove dieci automezzi sono stati danneggiati e 26 agenti sono rimasti feriti — la polizia ha fatto uso di gas lacrimogeni, ma non è riuscita a disperdere le migliaia di estremisti che gridavano «vendetta per Holger» e « assassini ». Trentadue di essi, fra cui quattro ragazze, sono stati arrestati. Nella conferenza segreta dei ministri degli Interni — che a sera continuava — è stato esaminato anche il caso del sindacalista di Bonn arrestato come spia insieme con la moglie. Di Walter Boehm, risulta finora che non era in contatto con la « superspia » Guillaume scoperta in primavera quando era collaboratore di Willy Brandt. E' (come Guillaume) un profugo dalla Germania comunista, che ha fatto rapida carriera, che ha seguito ben sei volte come volontario corsi di addestramento militare per la « guerra psicologica », e che soltanto un mese fa — in seguito alla fiducia riscossa presso lo Stato Maggiore dell'esercito — era stato promosso al grado di capitano della riserva. Tito Sansa

Persone citate: Di Walter Boehm, Guenter Von Drenkmann, Heidelberg, Holger Meins, Schmidt, Walter Boehm, Willy Brandt