La Stampa - Consultazione Archivio

Bonn: nuove polemiche sulla politica vaticana Dopo il "caso" del sindaco di Berlino Bonn: nuove polemiche sulla politica vaticana Bonn, 7 novembre. Il governo di Bonn insisterà presso il Vaticano affinché tenga conto, nelle sue trattative con i Paesi dell'Europa orientale, del particolale statuto giuridico di Berlino Ovest. Lo ha dichiarato oggi al Bundestag il segretario di Stato agli Esteri Karl Moersch, rispondendo ad una interrogazione dell'opposizione sulla recente tensione con la Santa Sede per la mancata visita in Vaticano del sindaco dell'ex capitale Klaus Schuetz. Schuetz rifiutò l'udienza perché non poteva essere accompagnato dall'ambasciatore di Bonn a Roma. Moersch ha anche affermato di aver ricevuto assicurazioni secondo cui il Vaticano non ha alcuna intenzione di porre in dubbio o indebolire i legami esistenti tra Berlino Ovest e la Repubblica. Il settimanale Deutsche Zeitung, cattolico conservatore, critica oggi violentemente la politica vaticana sul problema di Berlino Ovest. Il giornale trae spunto dall'«incidente» Schuetz. L'autore dell'articolo, il deputato cristiano democratico Alois Mertes, accusa la Santa Sede di essere «insensibile alle violazioni dei di¬ ritti dell'uomo nei Paesi dell'Europa dell'Est». Il Vaticano — secondo l'articolista — mancherebbe poi di obiettività quando si pronuncia sulle miserie nel mondo. «Lede la credibilità della Chiesa — scrive Mertes — il fatto che le prese di posizione del Vaticano sulle ingiustizie del mondo siano state in questi ultimi anni così unilaterali». «Un esempio? Le accuse contro le crudeltà nel Vietnam non sono forse diventate più deboli — dice il deputato cristiano - democratico — da quando gli americani si sono ritirati?». Ma in questa sua «mancanza di obiettività» — prosegue il parlamentare — la Chiesa ha sottovalutato la reazione dei cattolici tedeschi che, pur riconoscendo la guida spirituale del Papa, non sono di sposti ad accettarne acriticamente la politica temporale. Il settimanale sostiene quindi in definitiva che tutta la politica del Vaticano nei confronti dell'Est europeo non deve più ignorare i consigli e le proteste dei membri della Chiesa più sensibili a questi problemi; ma deve invece tenere nel dovuto conto la lealtà dei cattolici tedeschi nei confronti della loro nazione. (Ansa)