Le sorelle crudeli di Lietta Tornabuoni

Le sorelle crudeli VORREMMO LEGGERLO Le sorelle crudeli Due sorelle tedesche intellettuali, belle e avide, sono protagoniste di una delle più singolari tra le molte biografie dell'autunno editoriale inglese (Martin Green: The von Richtofen Sisters, Waidenfeld e Nicolson editori). Figlie del barone Otto governatore dell'Alsazia-Lorena, cugine del leggendario Barone Rosso, donne di buona cultura, di temperamento ardente e indipendente, di brillante razionale intelligenza, Frieda ed Else von Richtofen appartengono a quel gruppo di muse sregolate che accompagnarono il nascere o l'affermarsi di tutte le avanguardie europee nella prima parte del secolo. Sposate a due malcapitati professori e presto separate, furono entrambe amanti di Otto Gross, l'innovatore che ebbe enorme seguito a Heidelberg tra intellettuali e artisti. Gross sosteneva la superiorità del « principio femminile » e dei valori matriarcali di spontaneità, Eros e natura sull'universo patriarcale di autorità, tecnologia e morte; reclamava un « ministero della liquidazione borghese » incaricato di abolire la famiglia patriarcale e la sessualità borghese; finì, su richiesta del proprio padre, rinchiuso in manicomio. Le sorelle von Richtofen, sacerdotesse dell'erotismo ideologico, ne rimasero convinte seguaci. Divenuta nel 1914 moglie di D. H. Lawrence, Frieda ispirò in misura rilevante il misticismo sessuale dello scrittore inglese. Divenuta amante del grande sociologo Max Weber, Else ne influenzò in parte le teorie. Ricca d'informazioni, di personaggi (Wilhelm Reìch, Isadora Duncan, Middleton Murry), anche di pettegolezzi, la loro biografia risulta specialmente interessante dopo la rivalutazione del « principio femminile » dovuta alla controcultura giovanile, ai movimenti femministi, a Marcuse, e oggi che si rinnova l'attenzione intorno alle idee di Reich. Lietta Tornabuoni

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