Moglie zelante e spie arruffone

Moglie zelante e spie arruffone PRIME SULLO SCHERMO Moglie zelante e spie arruffone "Chi te l'ha fatto fare?" con la Streisand "S.P.Y.S." con il duo Gould-Sutherland Chi te l'ha fatto fare? di Peter Yates, con Barbra Streisand, Michael Sarrazin, Estelle Parsons. Americano, colore. Cinema Doria. Difficoltà di vita per Henriette, zelante sposina alle prese col rincaro dei prezzi, e suo marito Pete, tassista squattrinato e studente a tempo perso. Il peggio comincia quando i due giovani investono tremila dollari, avuti in prestito, in una speculazione sulla « pancetta » che gira male, tanto che Henriette, per soddisfare il creditore che minaccia rappresaglie da gangster, si adatta prima a fare la « squillo » a domicilio (con risultati soltanto comici), poi a trasportare un carico di bombe mafiose e quindi a scortare in piena città un armento di vacche rubate; il tutto di nascosto al marito, che, messo su dal fratello e dalla cognata ostili a Henriette, non capisce, poi capisce male e infine perdona alla mogliettina che per amor suo era ricorsa a quegli espedienti per mettere insieme la somma, sempre più alta, da restituire. Da ultimo un rialzo delle azioni della pancetta riporta benessere e serenità. Commediola senza dubbio garbata, ma di stile un po' vecchiotto, priva di quel ritmo di cui hanno bisogno anche le buggeratine, siano esse originali o imitate, per travolgere l'ammalizzito spettatore dei nostri giorni. Qui per lo più strascicano, e anche i gag intorno all'episodio della « squillo » improvvisata o quelli del bestiame a zonzo per la metropoli, hanno la corda lenta. Si potrebbe dire che il film vale per le sue pennellate sociali, rappresentando la condizione della piccola borghesia americana nella morsa dell'inflazione; ma lo diremmo senza convinzione. Il meglio è dunque nella prestazione della Streisand, così sicura nel comico, anche nel comico-rosa come questo, e nel modo discreto e intelligente con cui la seconda il compagno Sarrazin, un attore che meriterebbe altro destino che quello della « spalla ». * ★ S.P.Y.S. di Irvin Kershner, con Elliott Gould, Donald Sutherland. Inglese, colore. Cinema Cristallo. Dato in chiusura a Cannes la primavera scorsa, S.P.Y.S. (alla buona « Spie ») è una paradossale presa in giro dei «servizi segreti», affidata alla carica di Gould e Sutherland, i due famosi interpreti dì M.A.S.H., oltreché alle molte trovate di un copione arruffato fino al parossismo. ' I due compari, nei panni di due agenti americani della Cia venuti a contrasto con il loro superiore, si mettono per rivalsa a fare il doppio gioco al servizio della concorrenza sovietica e non di quella soltanto, risultandone un pasticcio in cui essi stessi non riescono a raccapezzarsi, figuriamoci noi che dovremmo esporlo al lettore. Ora alle prese con un ginnasta russo che sceglie la libertà a patto di far la conoscenza con Raquel Welch, ora alla ricerca d'un microfilm il cui codice di decifrazione è stato nascosto addosso a uno «spaniel», ora impelagati in una congiura di anarchici, i due buffi eroi non hanno e non danno tregua; e il film vive dei loro moti inconsulti, mal riducibili alle leggi del verosimile, ma perfettamente adeguati al concetto d'un cinema di ricreazione, culminante, al modo delle vecchie comiche, in un iperbolico inseguimento di macchine e in uno spassoso trambusto nel bel mezzo d'una festa nuziale. Il regista aimericano Kershner, altrettanto bravo a intricare situazioni quanto incurante di disintricarle, vi sfoggia estro satirico, scioltezza di mestiere e gran padronanza nella guida di attori e caratteristi di differente nazionalità. 1. p.

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