Agostina Coppola dall'Ucciardone continua a dirigere i suoi mafiosi?

Agostina Coppola dall'Ucciardone continua a dirigere i suoi mafiosi? Arrestati sette "devoti,, amici del sacerdote Agostina Coppola dall'Ucciardone continua a dirigere i suoi mafiosi? Al prete e ai suoi due fratelli si imputano l'uccisione di un camionista avvenuta il 10 settembre scorso e un mancato omicidio - Don Coppola implicato anche nel rapimento dell'industriale lodi giano Emilio Baroni: gli hanno trovato soldi del riscatto (Dal nostro corrispondente) Palermo, 4 novembre. Dal carcere dell'Ucciardone, passando per misteriosi, ma funzionanti canali, padre Agostino Coppola avrebbe ordinato altri delitti. Torna così in prima piano la sconcertante figura del prete di Partinico, pronipote di Frank Coppola, accusato di numerosi reati e di complicità con Luciano Liggio nell'«anonima sequestri» anche per il rapimento di Luigi Rossi di Montelera. Gli sviluppi dell'inchiesta sull'enigmatico , • .sacerdote, parroco a Carini.-yiqino a Palermo, nelle ultime' ore hanno portato all'arresto di altre sette persone. Il sostituto procuratore della Repubblica, Salvatore Scozzàri, ha spiccato dieci ordini di cattura per omicidio, tentato omicidio ed associazione per delinquere aggravata. i S'imputano al sacerdote, ai suoi due fratelli — Domenico e Giacomo, 43 e 49 anni — e ai sette «devoti» amici, con i differenti ruoli di mandanti ed "esecutori materiali, l'uccisione del camionista Angelo Sgroi, avvenuta il 10 settembre, a Balestrate, sulla riviera occidentale dell'isola, e il mancato omicidio, di otto giorni or sono, nelle campagne di Carini, del pastore Francesco Randazzo. Gli ordini di cattura sono stati notificati all'Ucciardone a don Coppola, ricoverato in infermeria per un'infezione ai polmoni, e al fratello Domenico: questi era ricercato da due anni e fu arrestato proprio nella parrocchia di Carini, dove il fratello l'aveva tenuto nascosto. Adesso i carabinieri del nucleo investigativo di Palermo hanno catturato i presunti esecutori materiali dell'omicidio Sgroi e del tentato omicidio Randazzo. Sono i fratelli Giovanni,-Giuseppe e Francesco Polizzi^di Giardìnello, Leonardo ed Arrigo Prairlito, Antonino e Salvatore Lamberti, tutti e quattro di Borgetto, a pochi chilometri da Palermo. ' Angelo Sgroi, 39 anni, sposato e padre di tre figli, fu assassinato con due fucilate- a lupara il 10 settembre mentre si trovava alla guida del suo camion. Sgroi, uno dal passato tumultuoso che, sposatosi, aveva abbandonato la mafia, era stato condannato a morte per due motivi: forse perché aveva «par}ato»j con'.l^&ralttnieri dell'«anonima seque¬ stri », e per aver litigato con padre Coppola per un terreno. Don Coppola, che da qualche tempo si era messo in affari acquistando vaste proprietà a Monreale, Roccamena e nell'ex feudo Zucco (dicono gli investigatori'che l'abbia fatto con i soidi del'«anonima sequestri»)., aveva deciso di estromettere da Zucco i mezzadri che per decenni vi avevano lavorato. C'èra anche lo Sgroi, che aveva chiesto al prete uh indennizzo. L'altro episodio, il più re: cente, risale a domenica scorsa, e sarebbe successo sempre per l'ex feudo Zucco: anche Francesco Randazzo aveva degli interessi, e per rinunciare alla mezzadria aveva chiesto agli emissari di don Coppola una somma da essi ritenuta groppo alta..Non sólo.'mà la sua richiesta fu anche considerata un, affrónto. «Chi sei tu per apporti a noi che se. vogliamo ti schiacciamo la testa cóme a una formica?»,gli fecero . sapere. Ma Randazzo non chinò il capo. Così domenica fu assalito da 'due uomini armati di fucile che gli spararono a lupara. Il pastore riuscì a fuggire, nonostante avesse una brutta ferita ad un braccio. Interrogato dai carabinieri disse di non sapere niente e fu denunciato per favoreggiamento personale. I carabinieri sono certi che a sparare contro il Randazzo siano stati, a turno, i fratelli Polìzzi, Prainito e Lamberti, e non escludono che il piano per le due eliminazioni abbia avuto come regista Salvatore Riina, il luogotenente di Liggio che, dopò la cattura della «primula rossa» di Corleone, a Milano, il 16 maggio, avrebbe preso le redini. deU'«anonima sequestri». Fra i delitti imputati fino ad oggi a padre Coppola vi sono quelli dei fratelli Vito e Giovanni Gallina: 7- il primo trovato con la gola squarciata nelle Marche, a Rocchetta Alta di Fabriano, il 5 febbraio scorso; l'altro assassinato a lupara il 26 maggio nelle campagne di Carini. Quanto ai rapimenti, la valanga d'indizi è piovuta addosso a padre Coppola anche perché in casa sua,. a Palermo, furono trovati 5 milioni in varie banconote, contrasse¬ gnate, del riscatto di' 800 milioni pagato per la liberazione di Emilio Baroni, l'industriale lodigiano. Il ruolo del religioso nel sequestro Rossi di MontelBra è stato già spiegato dai carabinieri con la mediazione da lui offerta ad un influente gesuita di Palermo incaricato dalla Curia di Torino di prendere contatti con il «clan» dei Taormina. Antonio Ravidà