Ricerca di un equilibrio mondiale

Ricerca di un equilibrio mondiale li segretario americano trova un'Italia inquieta Ricerca di un equilibrio mondiale Roma, 4 novembre. Dopo l'Urss e V India, il Bangladesh e l'Iran, la Romania e la Jugoslavia e in attésa di riprendere una mediazione sempre più drammatica e urgente fra arabi e israeliani, Henry Kissinger fa tappa in un'Italia tesa ed inquieta, segnata da tutti gli aspetti possibili di una grave crisi politica ed economica. Il suo. stesso arrivo è diventato, in un simile quadro, un elemento ulteriore di tensione, un fattore emotivo, oltre i dati reali del rapporto Italia-Stati Uniti e la logica del mondo in cui esso si colloca. Per la sinistra extraparlamentare, Kissinger è i'«Amerikano», il «boia imperialista», il simbolo e l'esecutore di un potere schiacciante, venuto, come dice Lotta continua, a dettare ordini a Moro. Per questo, i gruppuscoli hanno mobilitato, soprattutto per domani, i loro adepti, in i differenti al pericolo, grave. di offrire un contributo al disordine e alle violenze di cui si alimenta la strategia «nera». Di un tale pericolo si dice consapevole II manifesto, che tuttavia rimprovera il pei di non aver preso la guida delle manifestazioni di protesta contro l'ospite americano e, anzi, di essersi prestato a svolgere un «servizio d'ordine». Il «servizio d'ordine» consisterebbe nel fatto che il pei ha organizzato per suo conto, per il pomeriggio di domani, una manifestazione di massa, ma senza esplicitamente riferirla a Kissinger: il tema sarà: «La salvaguardia dell'indipendenza e della sovranità dell'Italia». In questo modo i comunisti hanno inteso, in realtà, fornire un «filtro» politico agli umori antiamericani, distraendoli da sbocchi «avventuristici»; tuttavia è anche Iq loro, di fatto, una manifestazione anti-Kissiriger, ciò che espone il pei ad accu se provenienti anche dal lato opposto dello schieramento politico. Così il Popolo gli rimprovra una permanente ambiguità e uno spirito dì subordinazione psicologica ai temi, ancorché smentiti e condannati, dell'ultrasinistra. Secondo i repubblicani, il «goliardismo esasperato» dei gruppuscoli «fa presa su altre immaturità politiche» e richiama «logori miti del passato»; e in questo caso l'accusa coinvolge i socialisti, non il partito in quanto tale, che si è dissociato dalle manifestazioni antiamericane, ma singoli esponenti, anche autorevoli, da Lombardi a Branca, che hanno invece aderito a quella che ('Avanti! ha definito una «giornata di lotta contro il fascismo e l'imperialismo ». E naturalmente è anche più acceso il tono della polemica socialdemocratica. In pratica, l'arrivo di Kissinger ha fatto da catalizzatore di un contrasto latente, j nell'ambito stesso del centrosinistra, sui motivi di fondo della politica estera italiana: un contrasto che si svolge tra i partiti e all'interno stesso de> partiti, tra chi crede nella possibilità c nell'opportunità di un nostro disimpegno, totale o parziale, dall'alleanza occidentale e chi. invece, ritiene insuperabile la scelta atlantiAldo Rizzo (Continua a pagina 2 in quarta colonna)

Persone citate: Branca, Henry Kissinger, Kissinger, Lombardi, Lotta, Moro