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S'è aggravata la crisi della stampa francese Fallita tipografia: 6000 dipendenti S'è aggravata la crisi della stampa francese Parigi, 1 novembre. Un nuovo caso — dopo la recente scomparsa del quotidiano Combat e le difficoltà sempre più gravi nelle quali si dibatte il giornale di JeanPaul Sartre Liberation — polarizza l'attenzione dei francesi sulla crisi della scampa: la liquidazione giudiziaria, decisa dal Tribunale di Parigi, della più importante società tipografica francese, Néogravure, con 6000 dipendenti e sei tipografie in varie città del Paese. ' Néogravure, sostenuta dalla Banque de Paris et des Pays-Bas, poteva contare in passato sulla metà del mercato francese del settore: stampava infatti la maggior parte dei rotocalchi nazionali (in particolare Paris-Match, Elle, Marie-Claire, La Vie Ouvrière). A causa della crisi della stampa le commesse si erano però negli ultimi tempi rarefatte e, a un ritmo di 700 milioni al mese, il disavanzo della società è salito ultimamente a oltre sette miliardi di lire. Per non arrecare un pregiudizio irreparabile alle pub¬ blicazioni stampate dalla Néogravure, due dei sei stabilimenti continueranno a funzionare fino al 31 dicembre. Verrà intanto ricercata una soluzione che permetta di salvare, almeno parzialmente, l'azienda: ciò comporterà comunque, nella migliore delle ipotesi, il licenziamento di circa la metà dei dipendenti della società cioè circa 3000 persone. Per quanto riguarda la stampa d'informazione la Francia ha potuto fino ad oggi far fronte alle proprie necessità, ma il futuro si preannuncia particolarmente inquietante anche se la penuria di carta vi si è fatta sentire fino ad ora in maniera meno viva che in altri Paesi. Tutti gli aumenti (riguardanti le « voci » più onerose dei bilanci dei giornali) hanno avuto quale immediata conseguenza un aumento dei prezzi di vendita. Le Monde ha portato il primo novembre il suo prezzo a 1,20 franchi (circa 170 lire), i principali rotocalchi (L'Express, Paris Match) costano già 5 franchi (circa.700 lire). (Ansa)