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Si rafforza l'opposizione a Van Thieu Si rafforza l'opposizione a Van Thieu Hong Kong, 1 novembre. Il conflitto tra lì presidente Nguyen Van Thieu e l'alleanza contestatrice cattolico-buddista ha messo in luce oggi il suo motivo più profondo, sotto quello importante ma superficiale della corruzione: la volontà dell'opposizione sudvietnamita di abbandonare il « dogma » dell'« impossibilità » di trattare con i comunisti, per porre fine alla guerra vietnamita con un tentativo di applicazione dell'accordo di Parigi. Nel Vietnam oggi è festa nazionale. Thieu ha- lanciato una sfida agli oppositori più forti che mai perché comprendenti ambedue le compo nenti religiose nazionali Thieu ha ammonito il popolo a non unirsi al movimento ribelle, affibbiandogli l'etichetta di «fìlocomunismo». La corruzione è un pretesto — ha detto Thieu nel suo radiomessaggio per la festa nazionale — perché già la stiamo combattendo: i dissidenti sono solo sabotatori che favoriscono l'ascesa al potere dei comunisti. Gli oppositori buddisti hanno rivolto un invito a dimostrazioni di piazza per abbattere Thieu il cui discorso, affermano, «dimostra che le au torità non meritano di restare oltre al governo». «Invitiamo gli studenti, i militari, gli agenti di polizia e tutti gli altri elementi della popolazione — affermano in una dichiarazione — a sollevarsi insieme ed eliminare la dittatura militare». Infine, i vietcong — che, è stato detto, negozierebbero con il successore di Thieu, se questi venisse esautorato — hanno praticamente interrotto la lotta, sembra in attesa di vedere quale sarà la sorte del presidente. Il presidente americano Gerald Ford ha assicurato oggi al presidente sudvietnamita Nguyen Van Thieu «il contimio appoggio del popolo americano al governo e al popolo della Repubblica del Vietnam nella loro volontà di resistere all'aggressione e nella loro ricerca di una pace giusta e dui revole». (Ansa - Upi)