In arrivo "Il vizio assurdo,, con altri undici spettacoli

In arrivo "Il vizio assurdo,, con altri undici spettacoli Stagione in abbonamento al Carignano In arrivo "Il vizio assurdo,, con altri undici spettacoli Dichiarazioni polemiche di Chiarella sul Teatro Stabile di Torino Anche il teatro privato annuncia a Torino la sua stagione in abbonamento: che nasce in alternativa e, per certi aspetti, scopertamente in rivalità con la stagione dello Stabile. Sono dodici spettacoli, che si snoderanno da novembre ad aprile sul palcoscenico del Carignano, e porteranno a Torino altrettante compagnie di prosa italiane. Già da tre anni il teatro di Daniele Chiarella veniva offrendo in abbonamento le prime tre recite di un certo numero di spettacoli con discreti risultati di pub-blico. Sembra che lo spetta- tore gradisca particolarmen-te il « posto fisso », assicura¬ to da questo sistema. Quest'anno lo spiegamento è maggiore, e il programma più ricco; nell'inevitabile e clettismo delle scelte che comporta una iniziativa per sua natura aperta a tutti. Si va da Pirandello al reperto rio di Covi, dalla pochade francese a Goldoni. L'elenco degli interpreti allinea alcuni fra i nomi più popolari della scena italiana. Il calendario si apre con la compagnia di Lauretta Ma siero e Arnoldo Foà, in La folle Amanda, una comme dia di Barillet e Gredy, (11- 17 novembre). E prosegue, subito dopo, con uno fra i maggiori classici del teatro italiano: « Il bugiardo » di Goldoni, nella nuova versione curata da Giulio Bosetti con la Cooperativa Teatro Mobile (18-24 novembre) Un primo Pirandello, La vita che ti diedi, (25 novembre - i dicembre) riporterà a Torino, dopo una lunga as senza, Sarah Ferrati, affian cata da Edmonda Aldini, Di na Sassoli, Mico Cundari e Regina Bianchi, regìa di Ma rio Ferrerò. Subito dopo, tea tro dialettale con Carlo Dap ,-1 porto, che insiste anche qùe- sfanno nel recupero del re-1 pertorio ligure già caro a Go-| vi: e mette in scena « Arti- j colo quinto » (2-8 dicembre), Dal 10 al 22 dicembre, con j una permanenza più lunga rispetto alle altre compagnie, il pezzo più atteso: quel « Vizio assurdo » di Diego Fabbri e Davide Lajolo, con gli « Associati », che lo scorso anno provocò una fra le più roventi polemiche nel teatro italiano, proprio per la sua « esclusione » da Torino. Vi giunge ora, con un anno di ritardo, confortato dai record di incassi nelle altre città d'Italia e sull'onda dei più divaricanti giudizi. Protagonista è ancora Luigi Vannucchi, con Valentina Fortu- nato, Ivo Garrani, Valeria Ciangottini; regìa di Sbragia, Dopo una interruzione di alcune settimane, destinate al ritorno natalizio di Macario, il programma di abbonamento riprenderà da febbraio, per gli ultimi sette spettacoli: Enrico IV di Pirandello, nel nuovo allestimento con Salvo Randone (17-23 febbraio); La sera del sabato di Guglielmo Giannini, con Gabriella Farinon e Aldo Giuffré (3-9 marzo); L'importanza di essere onesto di Wilde, con la Cooperativa del Teatro Stabile di Padova, protagonisti Elena Zareschi e Paolo Ferrari (1216 marzo); Pellegrino che vai a Roma, con gli ex Gufi Svampa e Patruno (17-23 marzo); Antonio von Elba, di Renato Mainardi, con Gianrico Tedeschi, Elsa Vazzoler e Gina Sammarco (1-6 aprile), Le metamorfosi di un suonatore ambulante, con Peppino De Filippo (7-13 aprile) e Inquisizione di Diego Fabbri, con Vittorio Sanipoli, Beppe Pambieri, Mila Vannucci (14-20 aprile). La presentazione del programma, in una conferenza stampa, non è stata priva di punte polemiche Chiarella na sottolineato la presenza, nel suo cartellone di tre eoo-1 perative, e ha lamentato l'as-1 senza di altre compagnie, di capocomici privati, che appa-1 ono invece nel cartellone j dello Stabile. Per essere più i esplicito, ha citato il caso j del «Malato immaginario », | to periodo per utilizzare il iteatro, io ho sempre detto di sì. Ma le condizioni di ai- jmilo sono sempre state Istabilite un anno dopo. E,.ancora oggi, avanzo quasi cin- 'que milioni della stagione ;passata ». Quest'anno, nessuno spetta- colo dello Stabile passa per il Carignano. Perché? Fra il :bel teatro settecentesco e gli \uffici dello Stabile, al quar- !to piano del Regio, ci sono poche decine di metri; ma :sembrano moltissimi da per- correre nei due sensi. g. c. | con Romolo Valli, e del « Trovarsi » di Pirandello, con Rossella Falk. « Erano spettacoli che avevo chiesto anch'io: credevo dovessero restare al teatro privato. Invece sono stati presi dal teatro pubblico, che li può offrire a prezzi più vantaggiosi ». Gli è stato chiesto se si è avuto qualche tentativo di intesa, per coordinare le varie iniziative, fra teatro pubblico e privato, in Torino. « Questa collaborazione non è mai esistita » ha risposto « non per colpa mia. Negli anni scorsi mi chiedevano un cer-

Luoghi citati: Italia, Padova, Roma, Torino